Copri il lato cieco #Wattys2017

Capitolo 20

I Rangers non vinsero la finale di campionato. Non furono portati in trionfo o acclamati dal paese, la gente si congratulava per la partita ma nulla di più.

Ethan e Tom erano tornati alla loro vita di tutti i giorni, come se nulla fosse successo. Jack continuava a riparare le auto dei paesani e dei forestieri.

Mi ricordo di giugno, ah giugno, per l'intero mese i ragazzi poterono mangiare gratis nel pub del paese. Stranamente non è andato in bancarotta. Giugno è stato un bellissimo periodo, poi Tom ha iniziato a preparare i bagagli per andare al College e così il mio bagagliaio si è riempito a vista d'occhio ogni giorno di più.

Ethan, beh, il giovanotto ha occhi solo per quel cavallo... Balboa.

Devo dire che lo vedo solo la mattina, quando mi passa vicino per andare in selleria. Passa una mano sulla mia fiancata lucida e prosegue la sua giornata: pascoli e addestramento. Entrambi i gemelli hanno lasciato il lavoro, Ethan guadagna abbastanza per tutti e tre, il padrone di Balboa lo paga profumatamente e finalmente posso godere del privilegio di assaporare benzina di prima qualità e non vi ho detto l'ultima novità: sono in autostrada con il giovanotto al volante, Jack accanto a lui e Tom sdraiato dietro.

E' tempo di un nuovo inizio per lui.

°°°°°°°

Ethan accarezzava pensieroso il volante mentre imboccava l'uscita dell'autostrada, seguendo le indicazioni del padre che guardava una cartina con espressione concentrata.

Indossava una maglia verde chiaro a maniche corte, un paio di jeans e gli scarponi da trekking che non lo abbandonavano mai, Jack aveva una camicia azzurra e gli stivali da cowboy dai quali non si separava mai insieme a dei jeans. Tom era vestito come il fratello, eccezion fatta per la maglia che era nera.

-Giù i piedi dai sedili, Harvard.-
Ethan allungando un braccio alle sue spalle per spostare i piedi del gemello

-Non mi mancherai rompipalle.-
Tom

-Bugia!-
Ethan

-Ci vediamo tra quattro anni.-
Tom

-Come vuoi Yale.-
Ethan parcheggiando dietro a una fila interminabile di auto parcheggiate davanti al Midwestern Texas College

I tre entrarono nell'edificio guardandosi intorno: i corridoi erano gremiti di ragazzi e ragazze carichi di scatoloni, di genitori che portavano tra le braccia libri e lenzuola, mobili parcheggiati vicino all'entrata degli alloggi a ostacolare il passaggio e la Segreteria era intasata di studenti.

Dopo un tempo interminabile, finalmente, Tom riuscì ad avere le chiavi della sua stanza e il plico di benvenuto con norme e regolamenti inclusi.

Si voltò per cercare il fratello e lo vide appoggiato al muro mentre chiacchierava con una ragazza che sembrava del secondo o terzo anno.

-Di che anno sei?-
Becky sorridendogli di rimando

-La scuola non fa per me...-
Ethan

-Vuol dire che sei un cattivo ragazzo?-
Becky

-Puoi scommetterci.-
Ethan

-Questo è il mio numero, chiamami quando sei libero.-
Becky sparendo all'interno della sua stanza chiamata da un'amica

Ethan si voltò trovandosi davanti suo padre e Tom che, sbuffando, lo trascinarono a prendere gli scatoloni in auto.

-Scommetto che non sanno che sei più piccolo di loro.-
Tom posando i libro sulla scrivania