Sono le nove e mezza del mattino e Nicolas sembra non aver intenzione di svegliarsi e preparsi per andare al mare.
"Nicolas, se non alzi quel culo entro due secondi, ti lasciamo qui solo" urlo finendo il mio caffè.
"Sono sveglio, mi servono due secondi per infilarmi il costume, non dobbiamo mica andare ad un matrimonio"
Ieri sera abbiamo affittato un'auto molto carina che guiderò solo ed esclusivamente io, perché non possiamo permetterci di raschiarla o addirittura romperla.
Silvia è sempre di buon umore e riesce a far sorridere anche una statua, è sempre solare, parte del suo carattere che probabilmente ci distingue.
Appena entrati in macchina sorgono le domande essenziali per la sopravvivenza.
"Sapete come arrivarci a questa spiaggia del cavolo?" chiede Fabrizio smanettando con il suo cellulare.
"Invece di skippare le storie su Instagram, metti il navigatore e poi passamelo così lo mostro a Roosmery" ordina Silvia girandosi verso i due ragazzi seduti sui sedili posteriori.
Dopo vari chilometri, rotonde e semafori siamo riusciti a trovare il nostro adorato mare. Pur essendo abbastanza presto, la spiaggia é già stracolma. I bambini corrono da una parte all'altra, le mamme urlano e i papà le guardano sorridendo.
"Ragazzi noi ci fermiamo qui, voi andate pure via. Ci vediamo direttamente allo stadio?" ironizzo affinché ci lascino godere della nostra libertà.
"Sei simpatica" sorride falsamente Nicolas, che prende la sua borsa e inizia a camminare cercando una sdraio distante dalle nostre.
"Sei proprio cattiva con tuo fratello" dice Silvia, quando si sono allontanati abbastanza da non sentirci, beccandosi una della mie occhiatacce.
"Silvia, purtroppo non puoi capire come ci si sente ad avere un fratello più piccolo che ti segue ovunque tu vada. Fidati, non diresti così"
"Hai ragione, non so cosa si prova. Non ho nemmeno un fratello."
Stendiamo i nostri teli sulle sdraio, pronte a passare una giornata di mare e di sole. Posso finalmente perdermi nei miei pensieri e ascoltare un po di musica. Chiudo gli occhi, rilassandomi.
La mia mente corre ad una sola persona in questo momento: Francesco.
Era il mio migliore amico, uno dei pochi che avevo a Roma. Eravamo sempre insieme, passavamo delle bellissime giornate, divertendoci come matti, anche con un semplice pallone. Ma poi un bacio inaspettato e innocuo ha rovinato l'intera amicizia. Lui mi manca ancora e credo che mi mancherà per sempre.
A riportarmi alla realtà è un dolore improvviso alla gamba, che mi fa aprire immediatamente gli occhi.
Accanto alla mia sdraio, c'è un pallone.
"Scusami" mi sento urlare nelle orecchie
"Che volete?" uso con lo stesso tono di voce.
"La palla accanto a te" dice un ragazzo avvicinandosi.
A giocare con lui ci sono altri cinque o sei ragazzi, tutti senza maglia e tutti con una faccia da schiaffi.
"Tenete questa dannata palla e la prossima volta fate più attenzione, mi avete fatto un male cane"
"Restiamo calme? Che dici?" dice ancora quel ragazzo che preso il pallone non sembra avere intenzione di lasciarmi in pace.
"Mi spieghi cosa vuoi da me? Voglio semplicemente prendere il sole senza qualcuno che mi disturbi. Ho appena mandato via mio fratello, se avessi voluto litigare o bisticciare lo avrei fatto con lui" continuo io mostrandomi sicura di me stessa.
Lui sorride e poi si gira verso i suoi amici, che scuotono la testa in segno di disapprovazione.
"Mi hai riconosciuto, vero?" chiede alla fine.
"Non sono di qui, sono di Roma e poi non mi va di giocare, sono ormai cresciuta, non credi?"dico trascinando Silvia con me nel mare, spaventandola poiché ascoltava la musica con le sue cuffiette.
Mentre cammino verso il bagnoasciuga, sento il suo sguardo addosso. Ma chi si crede di essere!
"Magari la prossima volta potresti farmi lasciare il cellulare" ridacchia cercando di non bagnarlo.
"Silvia, conosci quel ragazzo?" chiedo curiosa di scoprire chi sia.
"No, dovrei?"
"Non lo so, mi chiesto se lo avessi riconosciuto."
"Dai amica è pure molto carino, magari é interessato"
"Carino niente, mi ha fatto innervosire"
"Come sei scorbutica, é carino e non lo puoi negare, chissà si è avvicinato per attaccare bottone. Ti ha detto come si chiama?" domanda poi lei, cercandolo con lo sguardo.
"No e non lo voglio sapere"
"E va bene, stai tranquilla però altrimenti escono le rughe sulla contorno occhi" mi prende in giro schizzandomi con la mano libera.
Una volta tornate alle nostre sdraio, intravedo un bigliettino giallo con sopra una scritta rossa.
Non segui il calcio vero? F.C
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Il terzo capitolo della storia é fuori! I 4 ragazzi al mare, cosa ne pensate? Cosa accadrà?Per restare aggiornati sulla storia o interagire con me e altre lettrici, potete seguire la mia pagina Instagram (lovelymine.books)
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Quando Meno Te Lo Aspetti - Federico Chiesa
De TodoRoosmery, amante dei libri e di serie tv, si trasferisce a Firenze per le vacanze estive con la sua migliore amica,suo fratello e il migliore amico di suo fratello. I fantastici quattro, una volta arrivati a destinazione, fanno un incontro inaspetta...