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Tornati a casa, Nicolas é corso in bagno, chiudendosi lì dentro per quasi un'ora. Fra sole tre ore dobbiamo essere allo stadio e dobbiamo ancora docciarci e prepararci.

Ma pur avendo tantissime cose per la testa quel bigliettino mi incuriosisce sempre più. So solo che quel ragazzo è un giocatore di calcio e le sue iniziali sono la F e la C.

"Fabrizio" lo chiamo entrando nella sua stanza.

"Dovresti bussare prima di entrare, la prossima volta potresti trovarmi nudo"

"Ma se ti conosco da quando avevi il pannolino, non mi preoccuperei di quello. Piuttosto tu conosci i giocatori di calcio?" chiedo senza pensare alla domanda un po' sciocca

"A volte sei proprio scema" ridacchia infilandosi una maglia.

"Non mi parlare in quello modo imbecille. Credo di averne incontrato uno oggi al mare. Mi ha lasciato questo sulla sdraio, tu per caso riconosci le sue iniziali?" domando passandogli il biglietto.

"Roosmery, ti rendi conto della fortuna che hai? Il ragazzo é Federico Chiesa, attaccante della Fiorentina. É un giocatore fortissimo. Com'è possibile che tu non lo conosca. Tuo fratello non te ne ha mai parlato?"

"Si chiama Federico Chiesa, eh? Come hai fatto a capirlo così in fretta? Impossibile ci sia solo un giocatore con quelle iniziali"

"Nella Fiorentina si" annuisco e lo lascio preparare in pace.

Quando siamo tutti pronti, partiamo con destinazione lo stadio Franchi di Firenze

"Nicolas, imposta il navigatore con il tuo cellulare, quello di Silvia mi fa solo innervosire" affermo riconsegnando il telefono alla mia amica, che prima mi guarda stupita poi scoppia a ridere.

"Si ma calmiamoci, sembra tu sia incazzata ventiquattro ore su ventiquattro"

Mio fratello é solo un grandissimo maleducato.

Lo stadio dista da casa solamente 20 minuti  e ne sono felice, almeno non sono costretta a guidare per ore.

Google maps ci porta direttamente ai parcheggi della struttura. Pur essendo le otto passate, è ancora tutto libero.

"Siamo sicuri sia qui?" chiede Fabrizio uscendo dalla macchina e iniziando a controllare tutti i segnali lì presenti.

"Si sicuri" mento parcheggiando e spegnendo il
motore.

"Vi chiedo solo per favore di non perdervi" sento dire da Silvia ridendo e vedendo i due ragazzi allontanarsi. Probabilmente si perderebbero anche tra le mure domestiche.

Il cancello da cui siamo entrate qualche minuto prima, si riapre e al suo interno passa un autobus enorme con il logo della Fiorentina dipinto sopra.

Si posiziona in modo tale da far scendere i passeggeri e solo in quel momento ricollego tutto.

Ci siamo infiltrati nel parcheggio dei giocatori!

"Cazzo, Roosmery, ma quello non è il ragazzo di stamattina al mare?" mi chiede Silvia strattonandomi.

"Si è lui, in carne ed ossa. Spero solo non mi veda, mi mette alquanto in ansia"

Inizio a camminare nella stessa direzione di Nicolas e Fabrizio, cercando in tutti i modi di passare inosservata, ma probabilmente oggi non è il mio giorno.

"Ei tu!?" sento dire alle mie spalle.

Che faccio? Mi giro o continuo a camminare facendo finta di non aver sentito?

"Allora mi segui!"

A sentire quelle parole, mi giro di scatto quasi spaventandolo.

"Io non seguo proprio nessuno, ma se ti piace crederlo fai pure"

"Sono Federico, tu sei?" chiede porgendomi la sua mano.

"Ora so chi sei, ma mi dispiace, non parlo con gli sconosciuti"

"Se mi dici il tuo nome possiamo passare dalla fase sconosciuto a quella di amico"

"E chi ti dice che io voglio essere tua amica?"

Vediamo se riesce a starmi dietro.

"Non basta che lo dica io?" si avvicina con il borsone ancora sulla spalla.

La maglia che indossa mostra tutti i suoi pettorali e la visione non è poi così tanto malvagia.

"Che cosa vuoi da me?" mi dice lui all'improvviso.

È impazzito?

"Ma cosa vuoi tu? Io stavo tranquillamente cammina-"

"Nel parcheggio riservato?" mi interrompe con quel suo sorriso fastidioso. "Mi hai seguito in spiaggia e poi qui. Devo iniziare a pensare che tu sia una stalker?"

"Io non seguo proprio nessuno, te lo ripeto. Mio fratello è tifoso e mi ha obbligato ad accompagnarlo. Quindi non ti illudere." dico allontanandomi

"Perché scappi?"

"C'è la mia amica lì e non voglio lasciarla sola." invento la prima scusa che mi passa per la mente.

"Penso che sia più occupata di te" mi fa segno con la testa ed è vero.

Silvia sta parlando con un ragazzo, che le sorride mentre lei è totalmente rossa in viso.

"Chi è?" domando subito.

"È un mio compagno di squadra, si chiama Federico Bernardeschi. Ma sta tranquilla, è un bravo ragazzo" mi fa l'occhiolino per poi allontanarsi.

"Se dovessi segnare, lo dedico alla mia prima stalker"

"Finiscila non sono la stalker di nessuno" urlo per farmi sentire quando ormai è distante.

********
I due Federico alla riscossa! Cosa ne pensate?

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Quando Meno Te Lo Aspetti - Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora