Sasuke P.O.V.'s
E' appena passata una settimana dal funerale e finalmente riesco a muovere meglio la spalla non più tenuta bloccata, anche se a volte fa ancora abbastanza male. Credo che fra pochi giorni ripartirò.
Esco a fare una passeggiata. Ammetto che il villaggio mi era mancato un po'. I viali alberati della foresta, il profumo degli alberi in fiore. E' primavera e gli alberi di ciliegio sono magnifici. Arrivo sotto ad uno particolarmente grande. Ne osservo i possenti rami e le radici piantate in profondità.
- Ehi! Sasuke!- Sento la voce di Naruto chiamarmi.
Quando mi volto me lo ritrovo già davanti al naso.
- Ti vedo in forma oggi!-
- Sì, ora sto meglio. Fra poco riprenderò il mio viaggio -.
- Ma come? Di già?-
- Sakura non te l'ha detto?-
- Sì... Ma speravo ti fermassi un po' di più -.
- Non posso -.
- Uff...capisco. Quando ti metti in testa qualcosa è proprio difficile farti cambiare idea uh?- ridacchia lui.- Anche se comunque una volta ci sono riuscito...eh eh -.
- Nah... E' stato un caso -.
- Eh?!Come un caso?! Che ingrato! Se non fosse per me saresti ancora al punto di partenza!-
- Se, se... certo. Ora devo andare -.
- No! Non abbiamo ancora finito io e te!-
- Ciao Naruto - lo saluto tranquillamente, facendo finta di ignorare le sue parole, ridendomela nella mente.
Mentre continuo a camminare, lo sento imprecare come un pazzo. Naruto non cambierà mai...
E' notte. Dopo la passeggiata sono già stanco. Queste ferite mi hanno ridotto proprio male. Sono disteso di fianco nel letto, dando le spalle alla finestra. Dal secondo piano si riescono a vedere bene le stelle perché gli alberi non intralciano la visuale. Ma oggi non sono in vena di guardarle. D'un tratto sento un ticchettio sul vetro. Sono di nuovo loro. Che seccatura...
- Esci fuori bastardo! Ti conviene fare valige e smammare! Anzi, già che ci sei perché non vai direttamente a buttarti giù da un ponte?!-
- Pezzo di merda!-
- Traditore! Vattene via e non tornare mai più!-
I tre continuano a lanciare sassolini alla finestra. Ci manca solo che mi rompano il vetro. Non vengono tutte le sere, ma quasi. Io faccio finta di niente. In primo luogo, se andassi lì fuori e li facessi a pezzi darei solo ragione alle loro parole. In secondo, non credo di averne neppure le forze adesso. Probabilmente questi qui stanno approfittando del fatto che non mi sia ancora ristabilito del tutto. In terzo, non li biasimo. So che cosa siano la rabbia e la sete di vendetta. Questi sono tutti cari o amici delle persone uccise dalla mia decisione. Alcuni hanno capito i motivi della mia scelta e non se la sono presa con me. Altri invece no, o semplicemente li ignorano. Ma a me va bene così. E' questo che significa sporcarsi le mani. Fare ciò che è meglio, anche se potrebbe non essere completamente giusto. Lasciarsi insultare senza reagire. Anche perché in fondo, alcuni di quegli insulti credo di meritarmeli.
- Se non esci ti sfondiamo casa!- Lo dicono ogni vota, ma non è ancora successo.
- Appena esci ti ammazziamo di botte! Preparati!-
STAI LEGGENDO
Sei perdonato
FanfictionDurante il suo viaggio di redenzione, Sasuke è costretto a tornare al Villaggio della Foglia, ricattato da un gruppo di criminali che in cambio della salvezza degli abitanti vuole i suoi occhi. Che cosa succederà? Riuscirà Sasuke a salvare il villag...