Sei perdonato

Capitolo 17

Sasuke P.O.V.'s

   E' passata più di una settimana. Ora Sakura sembra essersi ripresa completamente. Oggi me ne andrò dal villaggio.Akashi non si è ancora fatto vedere e questa cosa non mi piace. Lo troverò, lo finirò e poi non tornerò mai più qui.

   Sento bussare alla porta di casa mia, proprio mentre sto per uscire. 

   E' Sakura. 

   Volevo andare io direttamente a casa sua e dirle come stanno le cose, ma a quanto pare mi ha preceduto. In questi tempi l'ho evitata il più possibile. Non l'ho mai toccata, neppure quando ha tentato di abbracciarmi o di darmi un bacio. Mi sono sempre scansato e me ne sono andato.

   Le apro la porta.

   - Dobbiamo parlare - esordisce lei.

   - Sì -.

   La faccio entrare.

  - Che cosa ti succede?- mi chiede con aria preoccupata.

  - Sto per andarmene dal villaggio -.

  - Perché?-

  - Non posso più rimanere -.

  - Per quale motivo? Centro qualcosa con questo?-

   - No. Il problema non riguarda te -.

   - Come quando sei partito per il tuo viaggio di redenzione... Quando tornerai?-

   - Non tornerò -.

   - Cosa? - 

   La vedo abbassare lo sguardo e rimanere in silenzio.

   - Stai scappando?-

   - No -.

   - Allora perché devi partire? Un altro viaggio di redenzione?-

   - No -. Un viaggio di punizione che durerà fino alla fine dei miei giorni. 

   - Sasuke -. Non mi sembra disperata come avevo immaginato.- Io so di centrare qualcosa in questa storia. Dimmi la verità, ti senti in colpa? E' per questo che vuoi andartene?-

   Non rispondo. Non voglio farla sentire in colpa. Lei mi ha salvato. Non voglio che pensi che me ne vado a causa sua, però non voglio neppure mentirle.

  - Non è solo per i sensi di colpa. Io voglio anche proteggerti -.

   - Come pensi di proteggermi standomi lontano?-

   - Voglio proteggerti da me -.

   Lei mi guarda con occhi interrogativi.

   - Proteggermi da te?-

   - Sì. Non voglio più farti del male. Te ne ho fatto troppo -.

   Con queste parole la supero e poggio la mano sulla maniglia della porta.

  - Questo è un addio, Sakura -. 

   Faccio per aprire, ma subito dopo lei mi blocca poggiandomi la mano sulla spalla.

   - Lasciami -.

   - No -.

   - Ti prego, non voglio più causare altre sofferenze. Lasciami -.

   - Non posso -.

   D'un tratto mi sento sbattere alla parete. Le nostre lingue si uniscono. Tento di liberarmi, ma non ci riesco. La sua presa pervasa di chakra sul mio polso è troppo forte. Mi costringe a tenere le nostre labbra unite. Solo dopo svariati secondi riesco a staccare la nostra unione.