Louis si trovava nello stesso posto di tutti gli altri giorni passati, aveva un sonno terribile e delle occhiaie che facevano paura, ma non gli importava perchè rivedere Harry lo rendeva davvero felice, e l'unica cosa che desiderava in quel momento era proprio quella, la felicità, una persona che riuscisse a fargli provare quella ormai, sconosciuta e vecchia emozione dopo tanto tempo.Harry aveva qualcosa che lo attirava, ma che Louis doveva ancora capire.
Si accese una sigaretta, calmando i nervi.Era nervoso come fosse la prima volta, come se non lo vedesse da giorni, eppure ogni giorno si fermava su quella dannata panchina a farsi stregare dai suoi occhi verdi, e a perdere ore, lasciando biglietti e rose segrete.
Il liscio sentì alcune urla, che lo fecero distogliere dai suoi pensieri, e gli fecero alzare lo sguardo verso due figure.
Una era più alta dell'altra e si stavano urlando contro.E poi riconobbe la sua voce, era inconfondibile, l'avrebbe riconosciuta ovunque.
"Stammi lontano Elias." Harry urlò con tutta la rabbia che aveva in corpo, scansando tutte le avance che il suo "ragazzo" cercava di attuare.
Louis sorrise fra se e se, era felice e forse anche un po' egoista perchè lo voleva tutta per lui.
"Fammi spiegare." Disse lui, in preda al panico, troppo timoroso di perderlo, anche se ormai il danno era già bello che fatto."Fottiti tu e anche lui." Disse il riccio allontanandosi con le braccia conserte e andando il più lontano possibile da lui.
"E quindi l'aveva tradito con un'altro." Pensò occhi blu, scuotendo la testa.
Solo uno stupido avrebbe tradito un ragazzo come lui, perchè lui li racchiudeva tutti, uno per uno.Louis rise a quanto fosse patetico il ragazzo, che girò i tacchi, andò e se ne fregò completamente.
Harry diede un pugno al lampione ed un calcio, mentre cacciò un urlo arrabbiato e provato.
Louis aveva così tanta voglia di consolarlo e abbracciare il suo piccolo ed esile corpicino, ma non ci sarebbe mai riuscito, non sarebbe riuscito a spiccicare mezza parola davanti ad una creatura così bella e umile.Si accasciò sullo stesso marciapiede e rimase lì ore, credendo di essere solo, ma no lui non era solo, perchè c'era Louis e sempre ci sarebbe stato.
Molto prima, nel tardo pomeriggio, era andato dal fioraio a comprare la solita rosa, per la solita persona, con la solita battuta del fioraio.
Decise di posizionare la rosa sulla panchina e di prendere il bigliettino con la penna.Iniziò a scrivere, concentrato e con la lingua fra i denti.
La firmò con una semplice "L" e una x.
Mise il pezzo di carta accanto alla rosa, sperando che la mattina dopo, quando Harry si sarebbe messo sulla panchina, avrebbe letto il biglietto e preso la rosa, magari strappandogli un sorriso, magari stavolta, per opera sua.
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Blue meets Green ; larry
FanfictionDove Louis ogni giorno va al parco e si siede su una panchina, ma non una qualsiasi, la panchina dove si siede la sua più grande ossessione: Harry. Un ragazzo dai capelli ricci e dai profondi Occhi Verdi. Ogni giorno prima di andarsene ci posa sop...