You're an idiot

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"Fattelo dire Harry, sei un coglione."

Ecco quali furono le prime parole che Harry e Niall si scambiarono quel pomeriggio a casa del riccio.

Harry alla fine glielo aveva detto a Niall che aveva "perdonato" Elias, e il suo migliore amico, ceco di rabbia aveva iniziato ad insultarlo.

Aveva ragione.

Era stato un coglione, e solo adesso si pentiva dell'errore che aveva commesso.

"Che cazzo ti è saltato in mente?" Continuò a sbraitare il biondo, mentre camminò avanti e indietro nella stanza.

"Volevo solo dargli una seconda possibilità." Si giustificò Harry, che si sedette sul letto con le gambe incrociate e lo sguardo basso.

Si stuzzicava nervosamente le unghie.

"Ti sto per mettere le mani addosso Styles, te lo dico." Si fermò Niall, guardandolo esterrefatto.

Che cosa gli era saltato in mente?

Questo Harry non lo sapeva.

Era tutta una grande confusione la sua testa.

E Niall quel pomeriggio era diventato così aggressivo quasi da far paura.
Di solito non era così, era colui che nel gruppo infondeva la calma e la tranquillità.

Ma quando venne a sapere della cazzata di Harry, non ci vide più dalla rabbia.
A Niall non era mai stato simpatico Elias.
Lo trovava povero, e non di soldi, ma di anima.

Secondo lui, non amava Harry abbastanza da poterlo chiamare "amore" o tantomeno usare la fatidica parola "ti amo".

Niall era un tipo che pesava abbastanza le parole, era attento ai movimenti e agli sguardi.

Poteva sembrare un tenero e simpatico Irlandese, ma non era di certo stupido.

Non era stupido fin quando non si trattava della sua crush secolare Noah.

Lì era come se il suo cervello andasse a puttane, qualcosa saltava e si rompeva, non facendolo ragionare.

Quando vedeva i suoi occhi verdognoli, il suo cuore batteva all'impazzata e le sue gambe diventavano come gelatina.
Molli e flaccide.

"Senti Niall, starò attento okay?" Lo tranquillizzò Harry, o almeno ci provò.

"Non sei tu che mi preoccupi Harry, ma lui." Intervenne il biondino, mentre la sua voce calò di qualche tono.

"Non preoccuparti, gli ho detto che siamo solo amici."

"Si, certo, come se a lui basta."

"Se ci tiene, gli basta Niall."

"Esatto Harry, a lui non gliene frega nulla, non ci tiene a te, quando lo capirai?"

E Niall aveva ragione.

Elias non teneva ad Harry, o almeno non come Louis teneva ad Harry.

Ma quello si chiamava amore, ed Elias non ne sapeva neanche il significato.

Ciò che si formava quando Louis ed Harry si trovavano nella stessa stanza era qualcosa che nessuno capiva, neanche loro stessi.

Era qualcosa di diverso, di bello, ma sconosciuto.

Louis ci pensava spesso al perchè ogni volta che incontrava gli occhi verdi di Harry, qualcosa in lui cambiava.

Si sentiva più calmo, ma più vulnerabile.

La parte menefreghista e festaiola di Louis se ne andava completamente.

Era come se Harry colpisse ogni suo piccolo punto debole, trasformandoli in punti di forza.

Riusciva a far cambiare Louis con uno schiocco di dita.

Louis odiava tutto questo.

Ma lo amava allo stesso tempo.

Credeva di essere bipolare, e forse lo era anche.

Gli mancava Harry, anche se aveva cercato di andare avanti e dimenticarlo in quei giorni.

Gli mancava vederlo da vicino in ogni suo piccolo dettaglio, in ogni piccola cosa.

Gli mancava stare attento a come i suoi occhi cambiavano sfumatura.

Gli mancava semplicemente lui, e nessuno l'avrebbe rimpiazzato.

Ci aveva provato a baciarsi altri, a scoparci, ma niente, sempre dei ricci e degli occhi verdi erano fissi nella sua mente.

Varie volte, invece di gemere il nome della persona con cui stava condividendo il corpo, aveva chiamato il nome di Harry.

Era come se il suo corpo aveva un disperato bisogno di lui, delle sue mani sui suoi glutei sodi, su tutto il suo corpo.

Quel corpo che scopava con gli altri, ma che avrebbe fatto l'amore solo con uno.

Blue meets Green ; larry Where stories live. Discover now