Fuck

58 9 7
                                    


Cazzo.
Ecco cosa Louis riuscì a pensare in quel momento.
Guidò premendo forte il piede sull'acceleratore.
Neanche la sua canzone preferita calmò i suoi nervi.
Era nella merda fino al collo se Harry avrebbe capito il l'autore di quei maledetti bigliettini.
Avrebbe voluto veramente sotterrarsi.
Parcheggiò la macchina proprio davanti al bar, dove lavorava.
Tirò il freno a mano e di fretta uscì dalla macchina.
Stava sudando e fuori faceva un freddo cane.

Aprì le porte dell'ordinato locale, pulito e sofisticato.
Dentro fortunatamente era vuoto.
Verso le 18:00 non c'era un'anima viva.
Di solito odiava il locale vuoto, si annoiava e doveva fare qualcosa, ma quel giorno, quel fottuto giorno ringraziò il cielo che non ci fosse nessuno, avrebbe potuto urlare in pace, senza spaventare qualche cliente intento a bere il suo caffè o a mangiare il suo buon cornetto.

Zayn era girato di spalle a pulire le ultime tazzine sporche di caffè.
Fischiettò tranquillo e sereno a ritmo della musica che echeggiava in tutto il locale,
facendo qualche suo strano passo di danza, nonostante fosse una frana a ballare.
Louis in quel caso avrebbe riso, ma in quel momento aveva solo voglia di prendersi a pugni da solo.

"Cazzo cazzo cazzo" un urlo acuto uscì dalle morbide e fini labbra di Louis.
Zayn sobbalzò, preso alla sprovvista, credendo di essere solo nel bar.
Fece cadere la tazzina che stava per rimettere a posto.
Essa andò a contatto con il pavimento e si ruppe in mille pezzi, facendo imprecare il moro.
Poi si girò verso lo stronzo che cacciò quell'urlo.
Incontrò gli occhi azzurri di Louis, completamente spaventati.
"Louis testa di cazzo, che problemi hai?" Disse infastidito, ancora con il cuore che gli battè forte a causa dello spavento.

Il castano si mise le mani nei capelli, guardando il suo migliore amico disperato.
"Tanti, troppi." Piagnucolò, sotto lo sguardo confuso di Zayn, che prese scopa e paletta, raccogliendo i cocci che si trovavano sul bancone.
"Sono un coglione." Continuò poi, con la solita lagna.
"Lo so." Rispose il moro, pulendo tutto.
"Stronzo smettila di prenderti gioco di me, sono serio." Alzò questa volta gli occhi Louis, puntandoli in quelli scuri di Zayn, che sospirò, rimettendo a posto il tutto.
Si mise a braccia conserte, pronto ad ascoltare la pena che affliggeva Louis.
"Che hai combinato?" Domandò alzando le sopracciglie.
"Mia sorella sta aiutando Harry a scoprire chi è l'autore di quei biglietti." Rispose, mentre l'ansia e la paura lo divoravano.
Zayn era l'unico che sapeva di tutta quella storia.

Non si azzardò a giudicare Louis, perché in fondo ognuno aveva il proprio modo di amare.
C'era chi lo dimostrava in un modo e chi in un'altro.
E Secondo il moro, Louis era veramente innamorato del riccio.
Di solito non si metteva a fare quelle stronzate, andava subito al sodo, era schietto, invece quando si trattava di Harry, un rosso porpora colorava le sue guance e subito iniziava a balbettare.

"Amico, non per metterti ansia, ma sei nella merda fino al collo." Confessò Zayn che ottenne uno sguardo assassino da Louis.
Era disperato e quello stronzo neanche lo consolava.
"Senti questo già lo so di mio, ma in quanto migliore amico dovresti anche consolarmi." Sorrise falsamente poi Louis.
Doveva proprio spiegargli tutto a quello.
"E poi spegni questa musica, dio mi irrita." Disse poi mettendosi le mani nei capelli.
"Cristo santo, chiamo un prete per farti esorcizzare." Ironizzò il moro, spegnendo poi la radio.
Cercò soltanto di spezzare tutto quel nervosismo, che si era formato nell'aria.
E Louis fece una risatina, stropicciandosi gli occhi, sperando di essere in un brutto sogno, in un incubo, ma era ancora lì nel bar con Zayn.

Pregò e sperò con tutto se stesso che Harry avrebbe lasciato stare e che soprattutto, quella ficcanaso di sua sorella Lottie, si sarebbe fatta i cazzi suoi.
"Cosa posso fare Zay?" Domandò esasperato occhi blu.
"Assolutamente niente, vedrai come andranno le cose, intanto parla con tua sorella e cerca di tenerla fuori da questa faccenda, e mi raccomando cerca di non destare sospetti." Lo raccomandò il moro, mettendogli una mano sulla spalla e sorridendogli dolcemente.
Lui ci teneva a Louis, del resto era il suo migliore amico da quando avevano cinque anni, e con lui aveva sempre condiviso tutto.

"Si, okay, ci proverò." Parlò poi, prendendo il grembiule, e se lo legò in vita.
Iniziò a lavorare, mettendo a posto qualcosina di là e di qua, giusto per passare un po' il tempo.
Piano piano il bar, o meglio locale che diventava di sera, iniziò a riempirsi e Louis cominciò a svuotare la mente.
Tutto quel casino gli piaceva da pazzi, riusciva a calmarlo, a distrarlo da tutti i pensieri negativi.
Le persone che ridevano e scherzavano, quelle che ballavano, gli trasmettevano tranquillità e felicità, che lui trasformava in energia mentre lavorava.
Accese nuovamente la musica.
Louis amava il caos ed Harry lo odiava con tutto se stesso, per un tipo calmo come lui era una vera tortura sentire tutte quelle urla e quella musica alta nei locali, per non parlare della gente.
Spinte ovunque, puzze di sudore, alcool e forse anche tabacco invadevano la maggior parte delle volte quei luoghi di divertimento, che facevano cagare ad Harry.
Era per questo che in quel momento si ritrovava a casa sua, sul suo comodo divano a vedere il suo film preferito:
Dieci cose che odio di te.
Adorava tutto di quel film, e la sua crush Heath Ledger con quei capelli lunghi un po' più sopra delle spalle, mezzi ricci, e quel chiodo lo facevano letteralmente impazzire.
Per non parlare del suo sorriso, che lo faceva sciogliere come un ghiacciolo al sole.
E poi si assentò un attimo con la mente, ripensando a Louis, a quegli occhi blu che l'avevano squadrato attentamente, così curiosi e scuri, che spendevano di luce propria come il proprietario.

Poi Harry si concentrò di nuovo quel film, notando di aver perso la sua scena preferita, per colpa della sua mente e degli occhi del ragazzo liscio, ma non erano solo gli occhi, era tutto l'insieme.
Louis era tutto quanto, e questo destabilizzava il povero cuore del riccio, e non poco.

--
HEEEEY PEOPLEEE.

Eccomi con un nuovo capitolo.
Okay che qualcuno dia dei tranquillanti al povero Louis.
Spero vi sia piaciuto anche questo e beh, ora devo andare, ily unicorni, bye. x

Blue meets Green ; larry Where stories live. Discover now