Harry si trovò di fronte casa Tomlinson, con lo zaino in spalla, mentre iniziò a mordersi il labbro ed a girovagare davanti la porta della graziosa casetta a due piani.
Il giardino era molto carino e ben curato, molti fiori lo decoravano dandogli un aspetto delizioso e fresco.
Harry adorava i fiori, molto spesso quando andava al parco, ne raccoglieva uno, per incastrarlo gentilmente fra i suoi capelli ricci.
Era combattuto se suonare o no al campanello, oppure sarebbe potuto rimanere fuori casa al freddo a congelarsi le mani e i piedi, a non sentirne più la sensibilità e se doveva essere sincero la seconda idea non lo allettava molto, soprattutto per il suo essere molto freddoloso.
Si decise così, a camminare a passo incerto verso la porta, non mettendo troppa forza sul campanello, non volendo fare come i fattorini della pizza che si attaccavano al campanello facendolo sobbalzare ogni volta di paura.
Sapeva che non sarebbe stata Johannah ad aprirgli la porta, era occupata la maggior parte del tempo in ospedale a prendersi cura dei suoi pazienti, così dolce e pacata nei modi da infondere sicurezza in chiunque.
Fizzy era in giro sicuramente con i suoi amici
e le gemelle, Daisy e Phoebe si trovavano ancora a scuola.
beh, Doris ed Ernest gli ultimi arrivati, anche loro gemelli, sicuramente si trovavano al nido.
Gli unici rimasti erano proprio la sua amica e suo fratello.
Harry ripensò all'accaduto di quella mattina, quando notò il ragazzo, ridere ingenuamente.
Poi ricordò i suoi occhi, così lucidi e splendenti, da togliere il fiato.
Louis era un bel ragazzo o un gran pezzo di gnocco, come lo avrebbe definito Niall in quelle circostanze ed Harry non poteva di certo negarlo, ma era solo un tantino strano e misterioso.
Sapeva che sotto quel sorriso tirato e nervoso si nascondeva qualcosa, qualcosa che preferiva non far sapere a nessuno, soprattutto ad Harry.
Cercò di sistemarsi un po' i ricci ancora in attesa.
Poi sentì dei passi aumentare come il battito del suo cuore.
Deglutì cercando di rimanere calmo, del resto non stava facendo nulla di male.
La porta si aprì rivelando un Louis annoiato, tanto che alzò gli occhi al cielo, con soltanto il pezzo sotto della tuta grigia dell'Adidas, la sua marca preferita tra l'altro a fasciargli quel corpo formoso.
Harry notò alcuni tatuaggi anche sul petto, ora si vedevano meglio.
Arrossì immediatamente abbassando lo sguardo.
Lo sapeva che non doveva aprire, se lo sentiva che avrebbe fatto qualche figuraccia.
"Mi dispiace, ma non siamo interessati ai vostri cazzo di aspirapo-" disse Louis, con la sua morbida e acuta voce, piacevole da ascoltare, ma non continuò la frase quando si rese conto di chi aveva davanti.
Sentì le parole morirgli in bocca e le ginocchia molli, come fossero gelatine.
Provò ad aprire bocca per formulare una frase di senso compiuto, ma lasciò subito perdere, fallì semplicemente in partenza.
Non poteva credere di avercelo davanti.
Chiuse gli occhi e li riaprì, credendo di avere le allucinazioni, ma no.
Harry era ancora lì sulla soglia della porta, con le guance rosse mentre si mordeva il labbro.Cosa ci fa lui qui? Pensò Louis immediatamente, ancora con la porta aperta, e la mano tremante sulla maniglia.
Osservò i suoi occhi verdi, che quel giorno erano più chiari e limpidi del solito.
I suoi riccioli erano sistemati come al solito e il suo profumo, era così buono e delicato proprio come lui.
Era uno strano profumo, di fiori, ma non ne era certo.
Quella magnifica fragranza gli mandò il cervello in pappa, o molto probabilmente già ce l'aveva grazie alla persona che suonò alla sua porta.
Harry sentì lo sguardo del liscio addosso, sentì gli occhi blu di Louis addosso, ma non riuscì a ricambiare lo sguardo.
Stava facendo la figura dell'idiota davanti a quella porta senza aprir bocca, e si concentrò sulle sue converse bianche, che diventarono alquanto interessanti.
Sembravano due perfetti idioti che si rubavano sguardi all'insaputa dell'altro.
Poi Harry alzò lo sguardo e incontrò finalmente il volto del liscio che continuava a guardarlo, attendendo una risposta.
"Uhm ciao, ecco io sono Harry e tua sorella è in casa?" Azzardò a chiedere impappinandosi con le sue stesse parole, avrebbe voluto sotterrarsi in quel momento.
"Di quale sorella parli?" Rispose, facendo mancare il fiato ad Harry che non colse neanche la battuta.
"Lottie, l-lei è in casa?" Riformulò leccandosi le labbra abbastanza secche, e Louis posizionò i suoi occhi proprio su di loro, carnose e rosee, avrebbe voluto volentieri assaggiarle per testarne lui stesso il sapore, avrebbe voluto farle congiungere con le sue, solo per sentire le molteplici farfalle che occupavano il suo stomaco ormai da mesi."Tutto bene?" Chiese con un filo di voce il riccio, quando notò l'altro in un mondo tutto suo, fra i suoi pensieri.
"Cosa? No, cioè voglio dire si, si." Rispose quasi più a se stesso che ad Harry, perché diciamocela tutta, Louis era sul punto di svenire a quella visione paradisiaca.
"Sicuro?" Domandò di nuovo occhi verdi con un sorriso ingenuo sul volto a causa della timidezza del giovane, era ben evidente e se ne era accorto.
Il liscio annuì vigorosamente con un sorriso stampato in volto cercando di essere abbastanza convincente, ma fallì.
Harry sapeva che qualcosa non andava, ma non era di certo affar suo, così si limitò a lasciar perdere.
"E comunque no, Lottie non è in casa mi dispiace." Disse amareggiato, e lo era veramente.
"Oh beh, allora ritornerò più tardi graz-" "NO" lo interruppe Louis forse alzando un pochino la voce, ed Harry sobbalzò spaventato girandosi di scatto verso la figura minuta del ragazzo alla porta.
Occhi blu non voleva che Harry se ne andasse, ce l'aveva davanti e non se lo sarebbe fatto scappare, non stavolta.
Harry aveva ancora l'espressione sconvolta quando Louis provò ad inventare una scusa abbastanza credibile.
Non poteva di certo dirgli "non voglio che tu te ne vada perché non voglio lasciarti andare dato che sono innamorato di te da mesi." Non gli sembrava davvero il caso.
"No, fuori fa così freddo e non vorrai prenderti di certo qualche strana influenza." Disse con un sorrisino imbarazzato.
"Beh anche tu dovresti stare attento dato che sei a petto nudo al gelo." Notò Harry e ripensò alle parole mentre con passo ancora non molto convinto varcò la soglia di casa.
Louis gli sorrise e si grattò il retro del collo, perché il riccio non aveva poi tutti i torti.
Nessuno si era mai preoccupato per Harry in quel modo, e Louis era stato il primo a farlo, lusingandolo.
Un altro se ne sarebbe fregato e l'avrebbe lasciato lì fuori a farlo morire di freddo, invece lui no.
"Comunque sono Louis." Disse sporgendo la piccola mano verso quella più grande del riccio che gli sorrise calorosamente.
"Io Harry." Rispose l'altro stringendogli la mano.
"Lo so" sussurrò Louis con un sorriso dolce sulle labbra.
"Come scusa?" Chiese Harry abbastanza confuso da tutta quella situazione.
Lo sapeva? Ecco la domanda principale che girovagò nella mente di Harry.
"Ho detto bel nome." Sviò Louis dandosi del cretino mentalmente, poteva starsene zitto.
Harry annuì poco convinto, eppure aveva capito un'altra cosa, ma poteva anche essersi sbagliato, anzi si era sbagliato sicuramente."Vuoi che chiami Lottie? Così magari ritorna prima." Propose Louis, cercando di mettere Harry a suo agio, sapeva che non lo conosceva neanche e questa era già una fonte di imbarazzo per il riccio.
"Oh no, non c'è problema." Lo rassicurò, non volendo disturbare proprio nessuno, tanto meno la sua amica, tanto a momenti sarebbe arrivato Niall.
"Vuoi qualcosa da bere?" Gli chiese premurosamente Louis.
"Se c'è del tè, grazie mille." Sorrise gentilmente verso il liscio.
"Oh si, ne è avanzato un po' prima, sarà freddo, te lo vado a riscaldare, tu intanto mettiti comodo." Gli rispose, e poi sculettò verso la cucina, ignaro dello sguardo di Harry sulle sue bellissime e sinuose forme, che a Louis non dispiacevano per niente.Il liscio sparì in cucina e sorrise, finalmente di felicità.
Harry si sedette sul divano e sorrise anche lui mordendosi il labbro.
Sorrisero entrambi ignari di quanto grande e forte era l'amore che provavano l'uno per l'altro.---
HEY PEOPLEEEE.Eccomi qui con un nuovo capitolo che sarà diviso in due parti.
Spero vi piaccia, nel caso fatemelo sapere che continuo.
Ily unicorni, bye. xx
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Blue meets Green ; larry
FanfictionDove Louis ogni giorno va al parco e si siede su una panchina, ma non una qualsiasi, la panchina dove si siede la sua più grande ossessione: Harry. Un ragazzo dai capelli ricci e dai profondi Occhi Verdi. Ogni giorno prima di andarsene ci posa sop...