Capitolo 17

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La prima cosa che Harry fece non appena tornarono a casa di Louis, fu gettarsi fra le sue braccia e respirare il suo profumo con la testa nascosta nel suo petto, Louis sapeva di bagno schiuma alla vaniglia, di caffè e semplicemente di Louis, un odore che Harry non riusciva a classificare ma che probabilmente era un miscuglio tra forza e dolcezza.
Era una cosa che riusciva a tranquillizzarlo sempre il modo in cui lo stringeva contro di se, circondandogli la schiena con un braccio mentre portava l'altro ad accarezzargli i ricci, si sentiva incredibilmente grato a chiunque da lassù glielo avesse fatto incontrare quel giorno in cui aveva deciso di mettere fine alla sua vita.
Louis era stato sicuramente un angelo venuto dal cielo per salvarlo perché non c'era altra spiegazione al modo in cui si era preso cura di lui. O forse si, e l'aveva scoperto quella mattina stessa, quando Louis glielo aveva sussurrato sulle labbra, quel "Ti amo" che aveva mandato in tilt il suo cervello e il suo cuore al punto che per un attimo aveva davvero creduto di essere in un sogno, ma era tutto vero e adesso lui si trovava lì tra le braccia del suo amore mentre quest'ultimo gli lasciava dolci baci tra i capelli morbidi.

Improvvisamente il telefono di Louis iniziò a squillare e quest'ultimo non fu sorpreso di vedere il nome di sua mamma sul display, non si faceva sentire da un po' e sapeva che questo la faceva impazzire.
Dopo la solita ramanzina sua mamma capí di aver interrotto qualcosa dal modo in cui Louis la liquidò in due secondi per questo motivo incuriosita cominciò a riempirlo di domande alla quale Louis rispose con un sorriso che prendeva tutto il volto mentre vedeva Harry arrossire ad ogni complimento che gli faceva. Sua mamma era completamente impazzita, aveva anche voluto parlare con Harry e gli aveva ripetuto almeno mille volte di non vedere l'ora di incontrarlo ed Harry non poté fare a meno di pensare alla conversazione che avevano avuto lui e Louis quella mattina, e al fatto che non aveva ancora chiamato sua madre dopo averla lasciata con uno stupidissimo messaggio.

Dopo che Louis ebbe chiuso la chiamata recuperò il suo telefono dalla tasca della giacca del liscio e compose il numero di sua mamma sotto gli occhi orgogliosi dell'altro.
Appena sentì la sua voce così preoccupata e quasi incredula non poté fare a meno di farsi scappare un piccolo singhiozzo, sua mamma gli domando se stesse bene e cosa fosse successo e nel frattempo probabilmente aveva anche iniziato a piangere ma Harry non riusciva ad esserne certo, gli raccontò solo una piccola parte della storia poiché era troppo lontano da lei e non voleva farla preoccupare inutilmente, le disse che il messaggio lo aveva mandato semplicemente perché lei e Gemma gli mancavano tanto e che non aveva risposto alle chiamate perché aveva avuto qualche problema col telefono che non riusciva più ad accendersi.
Le raccontò anche di Louis perché quello meritava davvero di saperlo, di quanto fosse felice adesso e di quanto lo amasse più della sua stessa vita sotto gli occhi lucidi dell'altro che non riusciva a smettere di sorridere e a lasciargli baci ovunque gli capitasse.

Dopo la chiamata tornarono a coccolarsi sul divano sotto le loro morbide coperte fino a quando Louis non spezzò il silenzio.
"Piccolo posso chiederti una cosa? Non devi rispondermi se non vuoi"
Harry annuí dolcemente
"Perché non hai mai detto niente a nessuno? Perché sei andato avanti per così tanto tempo nascondendo tutto alla tua famiglia?"
Il riccio fece un respiro profondo prima di cominciare a parlare.
"Io avrei tanto voluto farlo Lou, ma avevo paura, lui mi minacciava continuamente di uccidermi e ancora peggio di fare del male a mia mamma e mia sorella. Loro non avevano nessuno e io dovevo proteggerle, non potevo permettere che qualcuno gli facesse del male, quindi sono andato avanti fino a quando non è diventato impossibile da sopportare e poi, poi sei arrivato tu e mi hai salvato da ogni cosa."
"Dio tu sei così coraggioso Haz, ti proteggerò sempre piccolo mio" sussurrò contro le sue labbra prima di baciarlo con così tanta foga da togliergli il fiato. Voleva fargli dimenticare quei brutti ricordi che lui stesso aveva appena rievocato e a quanto pare ci stava riuscendo più che bene dal momento che Harry aveva iniziato a mugolare rapito da una tale passione.
Quando si staccarono Louis cominciò a torturagli il collo con baci umidi che arrivarono fin dietro l'orecchio, vedeva il più piccolo cercare di controllarsi in tutti modi mentre si muoveva in maniera agitata tra le sue braccia e non poté fare a meno di ridacchiare quando quest'ultimo arrossì incredibilmente non appena abbassò gli occhi sul leggero rigonfiamento che si era formato nei suoi pantaloni.
Louis lo trovava così dolce, puro e innocente che davvero non riusciva a capire come qualcuno avesse avuto il coraggio di abusare di una tale meraviglia.

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