Capitolo 7

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1 febbraio 2016

Caro diario,
Oggi è il mio compleanno.
Gli altri anni lo avrei trascorso a casa con la mia famiglia.
Avrei mangiato quella buonissima torta al cioccolato che mamma mi preparava ogni anno e poi probabilmente avrei ricevuto alcuni dei tanti libri che desideravo.

Ora invece sono qui a piangere mentre scrivo, perché lo ha fatto ancora una volta.

Anche oggi che era il mio diciassettesimo compleanno.

Non ha mai smesso da quel giorno.

Non posso parlarne con nessuno, continua a ripetermi che mi ucciderà e ho paura.

Stamattina mi ha chiamato mamma, è stata dieci minuti a piangere al telefono perché avrebbe voluto che fossi stato lì con lei a festeggiare.
Ho cercato di essere forte in tutti in modi per non farle capire quanto mi mancava essere a casa con lei.
Ma non credo di esserci riuscito, si è accorta di come sono diventato, prima ero sempre scherzoso e sorridente, ora mi sento vuoto, è come se tutto quello che avevo dentro fosse stato spazzato via dal dolore e dalla tristezza.

Mi fa male tutto, sto imparando a convivere col dolore, ma la voragine al centro del petto non riesco ancora a controllarla.
È la cosa che più mi distrugge.

Mi sembra di essere diventato l'ombra di me stesso.
Non sono più il ragazzo di qualche mese fa.
Non riesco più a sorridere, ad essere felice.
Mi sveglio ogni notte a causa degli incubi e ho iniziato ad avere attacchi di panico.

Non so mai cosa fare perché in quel momento non riesco più a controllarmi, mi manca l'aria e quando provo a respirare i polmoni mi bruciano come se respirassi fumo al posto dell'ossigeno.
E poi sento urla, non so di chi siano, forse le mie o forse no e vedo sangue ovunque.

Ho bisogno di aiuto.
Vorrei qualcuno che mi portasse via da qui, voglio essere coccolato e amato.
Voglio svegliarmi con qualcuno che mi stringa forte quando durante la notte faccio brutti sogni, che mi baci quando inizio a fare uno dei miei discorsi senza senso e che mi sussurri parole dolci quando la mattina non ho voglia di alzarmi.

Voglio essere felice.
Chiedo troppo?

A volte si domandava perché il mondo fosse così crudele.
Perché il dolore doveva essere affrontato da persone che non lo meritavano, mentre chi faceva del male non provava neanche un briciolo di colpa.

Gli avrebbe dato tutto quello che voleva.

Se soltanto lo avesse trovato lo avrebbe portato via da lì, da quel mostro.

Aveva intenzione di aspettare fino al giorno dopo, se non lo avrebbe visto al lavoro sarebbe andato a cercarlo.

Non sapeva dove, solo lo avrebbe cercato.
In tutta la città se necessario.
Era il suo Harry e doveva proteggerlo.

Aveva già sofferto abbastanza.
Adesso meritava soltanto di essere amato.


Grazie mille a tutti 💖

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