Capitolo 16

430 16 2
                                    

La stanza era ancora piuttosto buia quando Louis si svegliò.
Le nuvole coprivano completamente il cielo e qualche goccia d'acqua continuava a cadere imperterrita sbattendo contro il vetro dell'enorme finestra.

Si stropicciò gli occhi guardando la sveglia sul suo comodino che segnava le nove esatte e poi spostò lo sguardo sulla piccola creatura addormentata tra le sue braccia.
Un sorriso spontaneo si impossessò del suo viso e le sue mani si fiondarono immediatamente in quell'ammasso di ricci scompigliati che iniziò ad accarezzare.

Gli baciò la fronte spostando qualche ciocca ribelle e poi scese sul nasino e sulle labbra incredibilmente rosse e carnose.
Nonostante avesse voglia di mangiarlo di baci preferiva non svegliarlo; era dolcissimo ma aveva tanto bisogno di riposare per questo motivo lo strinse contro di lui e chiuse di nuovo gli occhi cercando di prendere sonno nuovamente.

Gli tornarono in mente le parole di Harry della sera prima, il racconto di quello che aveva subito a causa di quel mostro, il suo attacco di panico e il discorso che avevano fatto prima di addormentarsi sui brutti sogni che lo tormentavano.
Si rese conto che Harry aveva dormito tranquillamente tutta la notte, stretto a lui e sorrise al pensiero che si sentisse al sicuro tra le sue braccia e che fosse finalmente riuscito a proteggerlo dalle sue paure.

Passò circa un'ora a coccolarlo, giocando con i suoi ricci e ridacchiando per il modo in cui arricciava il nasino ogni volta che doveva starnutire, probabilmente aveva preso il raffreddore dopo aver passato tutto quel tempo sotto la pioggia ma Louis lo trovava comunque adorabile.

Quando iniziò ad agitarsi e a sbattere le palpebre lo strinse più forte contro di se per rassicurarlo, Harry strofinò gli occhi con i pugnetti e poi sbadigliò facendo scoppiare il cuore di Louis per la troppa dolcezza.
Aprì gli occhi lentamente e lo osservò ancora assonnato. Sembrava un gattino.

"Buongiorno micetto"
Il più piccolo ridacchiò a quel nomignolo e si strinse ancora di più al suo corpo non volendo abbandonare quel piacevole calore che lo aveva accompagnato tutta la notte.

"Buongiorno mio Lou" gli occhi di Louis si spalancarono per la sorpresa ma non poté fare a meno di sorridere per la gioia che quelle parole  gli avevano provocato.

"E da quando sono tuo, sciocco micetto?"
Harry ridacchiò e sollevò la testa per guardarlo negli occhi.

"Da sempre"
"Come stai oggi piccolo?"
"Un po' indolenzito credo, ma bene."

Louis sorrise e lo baciò dolcemente,
accarezzandolo in ogni punto in cui riuscisse ad arrivare.
Quando si staccarono i loro cuori rischiavano quasi di esplodere, c'era qualcosa che entrambi avevano voglia di dirsi ma allo stesso tempo nessuno dei due parlava, forse perché era ancora troppo presto o forse perché quelle parole non bastavano ad esprimere tutto quello che provavano.

"Grazie"
"Per cosa piccolo?"
"Per avermi fatto dormire qui con te e per avermi abbracciato tutta la notte.
È la prima volta che dormo tranquillamente senza svegliarmi in preda ad incubi o attacchi di panico ed è tutto grazie a te Lou.
Mi fai sentire al sicuro, fra le tue braccia io mi sento a casa ed è la sensazione più bella che abbia mai provato"

Louis sorrise mentre cercava di non impazzire per il significato che avevano quelle parole.

"Non devi ringraziarmi piccolo, sono felice che tu sia stato bene, sarò sempre la tua casa se me lo permetterai, non dovrai più avere paura perché ti proteggerò da ogni cosa, vorrei soltanto vederti felice piccolo."

"Non mi lascerai vero? Perché io credo che non riuscirei a sopportarlo Lou, ho sofferto tanto e non posso perdere anche te, ti prego non lasciarmi."

Take Care Of My HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora