We look up at the same stars, and see such different things
Frederick si svegliò calmo, rilassato. Si rese subito conto che non aveva mai dormito così bene in vita sua e, con un sorriso assonnato, aprì gli occhi lentamente. Davanti ai suoi occhi trovò Samanta ancora addormentata, bellissima come un angelo. C'era l'ombra di un sorriso sul suo dolce viso ed era così tranquilla che gli dispiaceva svegliarla.
Durante la notte la tempesta si era calmata, sebbene la pioggia continuasse a scendere imperterrita. Per fortuna, adesso era meno violenta e faceva sicuramente meno freddo della sera precedente. Mentre dormivano, poi, si erano mossi più volte, infatti, ora, Frederick aveva un braccio adagiato sul fianco di Samanta con la mano poggiata delicatamente sulla sua schiena; erano talmente vicini che, se solo quel maledetto pensiero non l'avesse frenato, si sarebbe allungato ancora un po' per assaporare le sue labbra.
Ma qual era quel pensiero? Ebbene, nella mente di Barley c'era il decoro. Cosa avrebbero detto i suoi amici, se l'avessero trovato a condividere lo stesso letto con una donna che non era né sua moglie né la sua promessa sposa No, Frederick Bartley non era tipo da amanti ed era già impegnato con Annette. Ma se solo...
«Devo dimenticare questo sentimento, Samanta» le sussurrò, sperando che non si svegliasse. «E mi dispiace, moltissimo»
Il tono della sua voce era quello di un cuore che doveva essere spezzato. Le spostò una ciocca di capelli – che nel corso della notte, probabilmente muovendosi, le era caduta sul viso – dietro l'orecchio, poi le accarezzò una guancia e sorrise nel vedere che Samanta si muoveva come un bambino che non vuole essere svegliato.
In pochi secondi dovette comunque prendere una grossa e difficile decisione, quindi si alzò dal letto facendo in modo che lei non si svegliasse e le lasciò il suo cappotto. Poi fece un passo indietro, senza smettere di guardarla, raggiungendo la porta della camera dove avevano dormito e, con un ultimo «Non dimenticatevi di me», uscì dalla casa abbandonata e tornò in fretta da Harvey, da Mrs Thomas e Lorain.
«Frederick!» esclamò Harvey, alzandosi dal divano per raggiungere l'amico che era appena entrato in salotto. «Dove siete stato E dov'è Miss Masini»
«Io e la signorina abbiamo dovuto passare la notte in una casa abbandonata qui vicino» spiegò Frederick, mettendosi più vicino al camino acceso perché potesse riscaldarsi. «Fortunatamente c'era una camera da letto, che io ho volentieri ceduto a Miss Masini perché riposasse»
«E voi dove avete dormito» domandò Lorain, preoccupata per l'amica che era là fuori tutta sola.
«C'era una vecchia poltrona, nel salottino» mentì Frederick.
Qualche minuto più tardi Mrs Thomas lo obbligò a fare colazione, voleva che riacquistasse un po' di forze, e gli fece compagnia in sala da pranzo. Bartley, mentre riempiva lo stomaco – si era rifiutato più volte, in realtà, ma Mrs Thomas aveva insistito –, chiese alla padrona di casa un pezzo di carta e una penna con cui scrivere voleva lasciare un messaggio a Samanta, prima di tornare a casa.
Una volta finito di scrivere la lettera, Frederick l'affidò a Lorain come se le stesse affidando la sua stessa vita. Quindi si girò verso Harvey, gli sussurrò quali erano i suoi piani e infine i due gentiluomini salutarono le signore per tornare alla casa di Mr Ross. Sulla carrozza, nel viaggio silenzioso che fecero Harvey e Frederick, fu fatta solo una domanda, alla quale ci fu solo una risposta.
«Siete sicuro di quello che volete fare, Bartley»
«Per niente, Harvey»
Verso le dieci del mattino, Samanta si svegliò con uno sbadiglio. Era da anni che non dormiva così bene, e subito sorrise nel ricordare gli eventi della sera precedente. L'ultimo con cui aveva dormito era stato Stefano, il suo ex ragazzo – la sua prima relazione seria. Aprì gli occhi, pronta ad osservare Frederick dormire, ma poi il sorriso svanì Frederick Bartley non c'era, non era al suo fianco. Eppure, il suo cappotto la copriva ancora.

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Stay with me | Completata
RomancePoche persone hanno la possibilità di affermare che hanno viaggiato nel tempo, e Samanta è una di queste. Aprendo una porta invisibile, tirando semplicemente un misterioso modello, Samanta si ritrova nel 1811. Può essere benissimo uno scherzo, ma a...