You know I love you, I really do. But I can't fight anymore for you. I don't know, maybe we'll be together again, sometime, in another life
[The Veronicas, Another life]
Ornery era seduto su una poltrona nel salottino di casa Thomas, seduta su una sedia accanto a lui c'era Mrs Thomas con un paio di occhi stanchissimi. Trovarsi Melton Ornery alla porta, a quell'orario, l'aveva fatta andare su tutte le furie, ma da brava signora l'aveva accolto in casa sua con un sorriso – naturalmente falso.
«Posso chiedervi cosa vi porta qua, Mr Ornery?» gli aveva chiesto Mrs Thomas, facendolo accomodare sulla poltrona e chiamando una domestica perché fosse portato su del tè.
«Vorrei scambiare due parole con Miss Masini, se per voi va bene» aveva risposto Melton, sorridendole con fare saccente. Mrs Thomas voleva dirgli di andarsene e tornare il giorno successivo, ma Ornery fu più veloce di lei e, infatti, aveva aggiunto: «So che è molto tardi, e capisco perfettamente che siate stanca dopo questa deliziosa serata a casa del vostro futuro genero, ma ho davvero bisogno di parlare con Miss Masini»
Il modo in cui aveva parlato era misterioso, non si capiva bene cosa avesse in mente. Quindi, sia perché era stanca sia perché non aveva alcuna voglia di parlare con l'uomo, Mrs Thomas rimase in silenzio. Le si stavano chiudendo gli occhi quando, dal corridoio, si sentirono le voci di Lorain e Samanta.
«Mr Ornery» fece Samanta, entrando nel salottino con Lorain al seguito. «Qual buon vento la porta qui? A quest'ora della sera?»
«Vorrei parlarvi in privato, Miss Masini» rispose Melton, tirandosi su in piedi con uno strano rumore. «Devo togliermi un peso dal petto e, essendo questa una questione delicata e che mi sta molto a cuore, non ho potuto rimandare oltre»
Mrs Thomas colse al volo l'opportunità per augurare la buona notte a Samanta e Ornery, poi fece un cenno alla figlia e le due uscirono dal salottino. Adesso che Samanta si trovava sola soletta con Melton, andò nel panico.
Ornery non parlò subito, ma prese a fare avanti e indietro per il salottino. Quando si fermò, proprio davanti a lei, le afferrò le mani e la guardò con occhi pieni d'amore – o almeno era quello che voleva dare a vedere.
«Miss Masini,» mormorò con enfasi. «Samanta! Io sono accecato dalla vostra bellezza! Voi mi avete stregato e io–»
L'uomo si bloccò improvvisamente, ricordandosi che doveva inginocchiarsi. Il panico di Samanta, con quel movimento, triplicò e il fiato le si mozzò in gola. Realizzò una cosa: Mr Ornery era il suo persona Mr Collins, ma dov'era Charlotte Lucas che arrivava in suo soccorso?
«Come vi ho già detto poco fa: non posso assolutamente rimandare. Devo dirvi quello che provo per voi, devo dirvi tutto quello che sento qui dentro» proseguì, portandosi una mano al cuore e tenendo con l'altra entrambe le mani di Samanta. «Vogliate rendermi l'uomo più felice a questo mondo e farmi l'onore di diventare mia moglie»
L'affermazione "Corri come se Mr Collins ti avesse appena fatto la proposta" d'un tratto le balzò in mente. Ma non riusciva a muoversi, era come inchiodata al terreno. Faticava persino a sbattere le palpebre.
Fu proprio in quel momento che, con uno scatto, la porta del salottino si aprì. Frederick Bartley entrò con al seguito un domestico che aveva tentato di fermarlo.
«Oh merda» fu l'unica cosa che uscì dalle labbra di Samanta, guardando prima Frederick poi Ornery inginocchiato davanti a lei.
Frederick corrugò la fronte: Samanta non si era accorta di aver parlato in italiano. Poi, però, i suoi occhi incontrarono quelli di Ornery e si riempirono di rabbia. Samanta, quasi percepisse lo scontro in arrivo, si allontanò da Ornery e fece un passo nella direzione di Bartley.

STAI LEGGENDO
Stay with me | Completata
RomancePoche persone hanno la possibilità di affermare che hanno viaggiato nel tempo, e Samanta è una di queste. Aprendo una porta invisibile, tirando semplicemente un misterioso modello, Samanta si ritrova nel 1811. Può essere benissimo uno scherzo, ma a...