XXI

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There is not an hour that goes by that I do not think of making love to you 

[Jon Voigt]

Pier Basil Clérico era un uomo alto e magro, aveva capelli biondi e corti e un accento francese molto forte. Lavorava come amministratore di una grossa azienda multinazionale, conosciuta in tutto il mondo, e si era trasferito in Italia da poco. Spesso si ritrovava a viaggiare per riunioni e controlli vari.

Sebbene dal modo in cui si comportava, Pier sembrasse uno di quelle persone snob e insopportabili, Samanta capì che era solo la voglia di farle una buona impressione che lo induceva a quel modo di fare. Lei si mostrò gentile e disposta a conoscerlo, e Valentina ne era visibilmente felice.

Nel frattempo, Frederick era uscito dalla porta sul retro come da istruzioni dategli da Samanta. Fece il giro della casa, suonò il campanello e cercò di comportarsi il più normalmente possibile. Salutò nuovamente Samanta con un sorriso, si fece prendere per mano e, qualche secondo dopo, si trovò in salotto con una donna che assomigliava molto a Samanta e ad un uomo dall'accento francese.

«Mamma, questo è Frederick Bartley. È in Italia per una vacanza con degli amici, l'ho conosciuto un paio di settimane fa al ristorante in cui lavoro» disse Samanta. «Purtroppo non sa l'italiano, ma farò da traduttore»

«E' un piacere conoscerti, Frederick» si affrettò a dire Valentina, sorridendo all'amico che Samanta aveva portato a casa.

Naturalmente, una parte di lei si chiedeva perché farglielo conoscere proprio quel giorno. Infondo, quel week-end sperava di dedicarlo a ricostruire la loro famiglia, a far conoscere a sua figlia il suo nuovo compagno; ma allo stesso tempo non si fece poi molti problemi.

Passarono un pomeriggio molto bello, dove ad un certo punto Frederick e Pier si misero a conversare del più e del meno in francese. Samanta ascoltò Frederick ammaliata, sorpresa dal fatto che lui conoscesse una seconda lingua, oltre alla sua.

Mentre parlava con la madre, raccontandole un po' di come stava procedendo l'università, Samanta sentì una mano sfiorarle la sua. Si voltò in quella direzione e ci trovò gli occhi di Frederick: la stava osservando intensamente, con un sorriso leggero dipinto in volto.

«Devi assolutamente fermarti a cena, Frederick!» esclamò improvvisamente Valentina, aspettando che sua figlia traducesse per lei. «Pier adora cucinare, è bravissimo ai fornelli, e sono sicura che anche a Samanta farebbe piacere»

Frederick, ormai da qualche ora nel 2017, annuì e si offrì di aiutare Pier in cucina. Ma questo scosse il capo: quello che avrebbe preparato per loro quella sera era una sorpresa, non avrebbe permesso neanche a Valentina di aiutarlo. Così, mentre Valentina andava a prendere qualcosa da bere, Frederick e Samanta rimasero soli in salotto.

«Tua madre è molto gentile» mormorò Frederick, guardando le loro mani ancora strette l'una nell'altra.

«Avresti dovuta conoscerla quando c'era ancora mio padre» disse lei, sospirando.

Frederick si avvicinò a Samanta, le diede un bacio sulla fronte e poi la guardò negli occhi. Samanta sapeva che l'uomo che le teneva la mano stava per dirle qualcosa di importante, lo capiva dal modo in cui Frederick la osservava. Ma Valentina entrò in salotto con un vassoio, tre bicchieri, una bottiglia di vino bianco e una ciotola di patatine.

«Rimani qua, Samy? Stanotte, intendo» le domandò la madre, sorridendole.

Samanta scosse il capo. «Non lo so ancora, forse»

«Lo sai che abbiamo una camera in più: Frederick può restare anche lui!» replicò la donna, versando ad entrambi un bel bicchiere di vino.

Samanta, allora, propose a Frederick di rimanere lì. La giovane sapeva benissimo che lui non aveva dove andare, ma glielo chiese comunque. Bartley accettò immediatamente, poi propose un brindisi.

Stay with me | CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora