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Dopo poco Magnus entrò nella stanza.
"Bianca, tesoro, mi hanno raccontato tutto, dove senti il dolore?".
Mugugnai appena "schiena".
Stavo sudando e mi sentivo febbricitante, il dolore alla schiena non cessava.
Guardò la mia schiena e lo sentii trattenere il respiro.
"Hai mai sentito di quei demoni che si accoppiarono con degli angeli, per formare una nuova specie più potente, ma poi fallirono perché sconfitti dagli angeli stessi?"
"Non mi dire che"non riuscii a finire la frase per la fatica che mi costava.
"Sì tesoro, forse usare la tua magia o aprire il tuo cuore a qualcuno hanno sbloccato l'angelo che è in te".
"Mag-Magnus, come facc-"il dolore si intensificava.
"Penso che le ali spariscano non appena avrai finito di usare i poteri angelici, poi torneranno quando li riutilizzerai, ma prima, devono crescere completamente e questo farà molto male, fiorellino".
Isabelle, Jace, Clary e Alec entrarono nella stanza, quasi cadendo l'uno sull'altro, dato che erano appoggiati alla porta per origliare.
"Noi saremo con te"disse Isabelle con un sorriso rassicurante.
"Al-Alec scu-scusa, non volevo-"
"Bianca, eri scioccata, tranquilla, riposa."
Sorrisi un poco, poi un'altra fitta di dolore attraversò la spina dorsale.
"Hai la febbre altissima"disse Izzy, toccandomi la fronte.
Subito i due fratelli si operarono per farmi stare sotto le coperte.
"Grazie"riuscii a dire.
Sfiorai la mano di Alec, che me la strinse.
Un'altro urlo sfuggì dalle mie labbra e sentii i miei occhi illuminarsi.
Nella mia testa riuscivo a sentire solo una parola: la Chiave.

Io ero la Chiave per distruggere il creatore di quella invenzione di controllo folle e dovevo scoprire chi fosse e dove si trovasse.
Allora, forse, tutta questa storia sarebbe finita e io sarei stata finalmente accettata da tutti gli shadowhunters.
Qualcuno aveva paura di me e quel qualcuno doveva sapere delle mie capacità, perché quando quei poveri nascosti mi avevano visto non volevano che facessi nulla, sapevano che avrei spezzato quell'incantesimo o qualunque cosa fosse.
Per sopportare il mio dolore pensavo e pensavo a chi potrebbe essere.
"Magnus, parlami ancora di quegli angeli"dissi tutto d'un fiato.
Lui annuì:"Gli angeli che furono scelti, erano molto forti, ma erano anche inclini al peccato.
Si innamoravano e avrebbero fatto di tutto per amore.
I demoni si finsero mondani o altri angeli o nascosti.
Quei poveri angeli ciechi non si accorsero dell'inganno, finché non partorirono, miracolosamente, dato che gli angeli non potevano partorire, dei bambini speciali.
Quei bambini erano il perfetto bilancio fra male e bene, buio e luce.
Purtroppo, furono uccisi tutti, almeno si pensava...tu sei una dei pochi, se non l'unica che fu risparmiata, forse ti hanno nascosto.
Ma questo è successo secoli fa quindi...deduco che un angelo ti possa aver fatto un incantesimo e abbia trasportato la tua anima da bambina in un'altra, spostandola attraverso lo spazio e il tempo.
Tua madre doveva essere un'angelo molto potente e molto amorevole."
Magnus concluse il discorso e io non potei fare altro che rimanere a bocca aperta, stavolta non per il dolore, e così fecero gli altri nella stanza.
"Che figata!!"Isabelle si lasciò scappare dalla bocca.
"Oh, ti sembra una "figata"?? Allora stai te lì a soffrire e a stare male stesa su un letto, aspettando che ti escano delle ali dalla schiena!"ringhiò Alec.
"Hey, calmo"disse Jace poggiando una mano sulla spalla del fratello.
"Stanno succedendo talmente tante cose che-che non avete tempo di pensare a Max"dissi, con gli occhi lucidi e la fronte imperlata dal sudore.

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