"ALEC, NO"l'urlo di Isabelle mi fece tremare fino alle fondamenta e, ignorando la fatica della battaglia, corsi dove si trovavano i due fratelli.
Meliorn aveva le mani nei capelli e continuava a chiedere scusa per le sue azioni.
Una fitta di puro terrore mi attraversò, quando vidi Alec steso a terra, con quel marchio sul collo.
"Come è possibile?"chiesi con un sussurro avvicinandomi.
Meliorn iniziò a raccontarmi che gli era stato ordinato di infilare una siringa di solo sangue del demone nel collo di Alec.
La mia magia non poteva curarlo, ma il domatore del sangue demoniaco era morto, quindi il moro si trovava in una via di mezzo.
Stava per continuare la frase, ma si fermò, gli occhi pieni di sensi di colpa.
"PARLA"lo presi per il colletto e lo sbattei contro il tavolo del laboratorio, facendo cadere delle fiale per terra.
Isabelle mi intimò di lasciarlo, ma io strinsi la presa ancora di più.
"Alec...non vivrà per molto".
Lo mollai subito.
Sentii tutte le energie andare via, in verità mi sentii come trascinata in tutto il mio essere, come se quella frase potesse spazzarmi via.
Caddi battendo rumorosamente e dolorosamente le ginocchia.
Mi trascinai fino ad Alec, che, nonostante fosse debole, sentiva e capiva benissimo tutto.
Isabelle gli accarezzava i capelli e continuava a ripetere:"Non posso perdere anche te, Alec, sei il mio fratellone, non posso perderti, ti prego, ti prego".
Jace corse fino al corpo del suo parabatai, lacrime scendevano come mai sul volto del biondo apparentemente indistruttibile e intoccabile.
La sua mano era appoggiata sulla runa parabatai che pulsava dolorosamente, all'altezza dello stomaco.
Alec non diceva nulla, lo sguardo perso, consapevole di tutto quello che stava succedendo.
Clary era dietro di noi, con una mano davanti alla bocca.
Gli occhi del moro si posarono su di me e con un lieve sussurro disse:"Mi assicurerò che l'ultima cosa che vedo prima di morire sia tu, quindi preparati a starmi sempre vicina, capito?".
Annuii, mentre singhiozzi mi scuotevano.
"Nono, non piangere"la sua voce suonava bassa e rauca.
Arrivammo all'Istituto, dove Magnus e Maryse ci aspettavamo davanti al portone.
Quando mi videro arrivare, lo stregone mi abbracciò e contento disse:"Allora è andata bene!".
Nel momento in cui notò che non sorridevo, né rispondevo alla sua affermazione, il viso subito si rabbuiò.
Maryse si avvicinò:"Dov'è Alec?"
"Al...Maryse, io..."la donna subito sbiancò e quasi svenne.
Giunsero anche Jace e Isabelle che reggevano Alec su una barella e Clary dietro, che si torturava le mani.
"ALEC"la mora subito corse dal figlio, con le lacrime agli occhi.
Mi chiesi quando doveva soffrire ancora: i suoi figli erano morti o rischiavano di morire.
Stendemmo Alec sul letto in infermeria, io e Magnus cercavamo di aiutarlo con la magia, alternandoci e facendo pozioni a non finire.
La sera eravamo esausti e senza aver ottenuto nessun particolare miglioramento: se non altro, adesso Alec non si sentiva più debole.
Isabelle rimase insieme a Jace tutta la notte, Magnus se ne andò e io mi rinchiusi in camera di Alec.
Con la magia insonorizzai la stanza e velocemente indossai uno dei suoi maglioni, che odorava di lui.
Sapeva di quella meravigliosa persona, di quel ragazzo così bello, così gentile, disponibile e non sarei riuscita a dire tutti i suoi pregi e tutte le cose che amavo di lui.
Lacrime scendevano a non finire, la seconda volta che piangevo in tutta la mia vita.
Entrambe erano state dedicate ai Lightwood.
Adesso più che mai, non potevo mostrarmi debole agli altri, ma non riuscivo più trattenermi.
Piansi per tutte le volte che non avevo pianto.
Piansi per il mio piccoletto e per Al, il mio Al.
Urlai per il dolore profondo, peggiore di mille morsi di demoni, peggiore di mille spade e di mille graffi velenosi.
Alla fine, esausta, mi stesi sul suo letto, aggrappandomi a tutte quelle cose che erano sue, con le lacrime che mi bagnavano il viso e un'unica parola, ferma sulle mie labbra.
"Alec..."

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Fiksi PenggemarBianca Blackrose, un'esperta di rune, dei Nascosti e dei mondani, odiata da molti Shadowhunters per questo, è una bellissima ragazza, che ha dovuto affrontare molti problemi nella sua vita. Si è imposta di mostrarsi sempre forte e mai lasciarsi anda...