Levi mi fa entrare dentro la macchina con forza, penso a Mikasa e a come sia stata maltrattata ingiustamente da lui... L'uomo che si trova accanto a me in questo momento... Lui che non ha proferito alcuna parola da quando siamo qui dentro. Ed io ho paura a parlare per primo. Ma cosa potrebbe fare? Mangiarmi?
Lo guardo con la coda dell'occhio: guarda dritto davanti a se, senza espressione, le sue mani sono chiuse in due pugni ordinatamente disposti sulle ginocchia.
Sposto il mio sguardo verso Smi-ma... Quello che guida non è Smith...
Aguzzando gli occhi noto delle ciocche grigie, ma non riesco a vedere altro.
Sarà stato licenziato?
-Yagami, portaci al mio appartamento- mormora tranquillamente Levi, l'uomo annuisce semplicemente e senza parlare invertisce la rotta e imbocca la strada verso l'appartamento di Levi, noto solo ora dei sottili baffi grigi sopra le sue labbra.Yagami... Che fine ha fatto Smith?
Guardo Levi, non so se sia il momento giusto per fare una conversazione. Beh, non su Smith. Mi ha sbattuto in macchina dopo aver insultato Mikasa.
-Le...- il suo nome si spezza a metà, mi ricordo della presenza di Yagami e che non devo chiamarlo per nome davanti agli altri. Ma beh... Che importanza può avere? Mi ha sbattuto qui dentro, ha insultato una mia amica, sicuramente qualcuno lo avrà visto. E poi perché dovrei star sotto le sue regole?
-Levi che stai facendo?- domando in modo freddo, tengo le braccia legate al petto con lo sguardo rivolto da tutt'altra parte. Lo sento ispirare profondamente, in quel momento dei sottili brividi mi percorrono la schiena. -Ti porto nel mio appartamento, dobbiamo parlare di quei documenti, ricordi?- risponde e mi domanda col fare ovvio, non mi ha rimproverato per averlo chiamato per nome, questa cosa mi sorprende... Ma le sue parole mi irritano al quanto, -perché hai fatto in quel modo?- alzo un po' la voce infastidito, sospiro dopo averlo fatto e guardo fuori.
Passano interminabili secondi, non risponde e sembra non voler dire altro.-Davvero non lo capisci?- mi domanda con amarezza. Vorrei che le sue parole fossero chiare, come lo sono le mie per lui. Mi vede come un libro aperto, invece lui... È un libro scritto in etrusco chiuso con un lucchetto di cui chiave è dispersa... Come posso capirlo? Non riesco a leggere niente, né attraverso le sue parole, i suoi gesti o il suo viso. Sono così cieco? No. È lui che non si apre. È lui che vuole rimanere chiuso.
-Non è colpa mia, se fai così...- borbotto a bassa voce, lo guardo con la coda dell'occhio, sembra tranquillo ma allo stesso tempo amareggiato mentre guarda qualcosa fuori, qualcosa che nessun altro oltre lui può vedere. Perché mi è così difficile capirlo? Perché mi importa tanto?-Eren... Puoi farmi un favore?- la sua voce è rauca, bassa, sento uno strano peso sul petto. Una strana ansia... Mi farà un'altra delle sue strane richieste... Qualcosa da fare, qualcosa da accettare.
Sospira lievemente -qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa ti diranno... Credi sempre e soltanto a me, ti prego...- sembra preoccupato, probabilmente qualche giornale scriverà qualcosa su di lui, vero o falso che sia. -Non mi fido dei giornali e cose di questo tipo, puoi star tranquillo- borbotto a bassa voce, l'ansia che si è gentilmente poggiata sul mio petto non va via. Lo sento ridere appena ma poi sospirare di nuovo -non parlavo di loro- il tono della sua voce è sempre lo stesso.
Appoggio la fronte contro il finestrino -non vedo perché dovresti preoccupartene tanto... Al massimo, ti libereresti di me, troveresti qualcun altro e basta.- sussurro piano, le mie stesse parole mi feriscono.
È strano parlare così con lui e davanti a qualcun altro...
-Non voglio liberarmi di te...- quella frase la mormora appena, come se stesse cercando di non farsi sentire. Lo guardo sorpreso e più confuso di prima, ma il suo viso è disperso da qualche parte.Mi faccio piccolo contro lo sportello dell'auto, sospiro arrendendomi al vano desiderio di comprendere. Mi sento stupido... Torno a guardare fuori confuso, -me lo prometti?- mi chiede con una strana gentilezza. Agrotto la fronte e guardo in basso. Perché fa così?
-Promesso...-Prov. Riumi
Suona il campanello. Chi sarà mai?
Apro la porta ritrovandomi il suo solito omaccione col parrucchino biondo.
-Com'è andata dal parrucchiere oggi?- gli lancio una frecciatina ridacchiando, -Mi ha mandato...- inizia già a parlare, quanto può essere noioso? -sì, sì... So che ti ha mandato lui- borbotto alzando gli occhi al cielo.
Torno in cucina -quando potrò finalmente vederlo?- gli domando urlando, sento la porta chiudersi e dei passi pensanti avvicinarsi e un sospiro stanco -lo sai che devi stargli lontano...- sussurra. Bugia.
Ridacchio di nuovo -non è vero- chiudo il fornetto vedendo l'acqua bollire, in una giornata così ci vuole proprio una tazza di tè. Preparo la tazza, lo zucchero... Oh no, niente zucchero... A lui non piace lo zucchero...
-Ha provato ad aiutarti...- la sua voce è così seria, bassa... Fin troppo per i miei gusti. Aiutarmi? Un'altra bugia...
-Mi ha rinchiuso lì dentro- mormoro guardando in basso -mi ha lasciato... Mi avrebbe lasciato marcire lì...- il mio sguardo vaga in vecchi ricordi, io e lui... Insieme... Felici. Tutti quei momenti... -Mi ha sostituito- sussurro disgustato - con... Quello...- l'immagine di quel ragazzo si fa vivida nella mia mente -ma adesso... Sono qui!- è questo ciò che conta. Rivoglio lui. Un sorriso smagliante viene accolto dal mio viso, mi giro verso l'omaccione porgendogli la tazza -del tè?-
Storce il naso guardandomi male -l'ultima volta mi è bastata- brontola, alzo le spalle -mi sono semplicemente scivolati dei lassativi...- dico in modo ovvio ed innocente.Inizio a pensare a l'ultima volta che l'ho visto, anche da arrabbiato si dimostra sexy. I suoi capelli neri, il suo profumo, quello sguardo... Levi, so che non è cambiato niente.
Salve a tutti :3
Questo è l'ultimo capitolo scritto anni ed anni fa... Ma sto lavorando ai successivi...
Vi chiedo scusa se troverete eventuali errori in generale- Farò del mio meglio perciò: seguitemi, mettete una stellina, commentate con tutto ciò che vi pare e supportatemi plz (❁'◡'❁)Sayo~!
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Sʜᴀᴅᴇs Oғ Yᴏᴜ • Sfumature Di Te • ERERI
Hayran KurguQuesta storia è ispirata a 50 sfumature di Grigio, ovviamente non intendo copiazzare ogni singola parola, azione o altro. Eren cerca di dare il meglio di se stesso riguardo a ciò che ama fare, ovvero scrivere. Molte volte gli si sono state sbattute...