Capitolo 38

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La mia soliti routine va avanti per una settimana e mezza.
Io e Jace ci sentiamo ogni sera, come minimo due ore.

Negli ultimi giorni mi ha vista molto turbata.
Il perché?

Perché resterò a casa, da sola per una settimana.
Deve andare a Verona per un progetto di quelle zone.
Insieme a Marco, così quelle due menti geniali hanno pensato di farmi stare a casa di Trevor.

Cosa manca ancora.
Ah!

Giusto, le chiamate ed i messaggi di Fred che è ritornato all'attacco.
Tempo fa l'avevo bloccato su whatsapp, infatti mi manda i comuni SMS, mi ha chiesto di vederlo tramite video chat.

Utilizzerò whatsapp, lo bloccherò per quei cinque secondi che gli voglio concedere di parlare.

Milly si è sentita negli ultimi giorni, dice che già sta guardando le università, presenti nelle nostre zone.
Luca è super contento, fa il countdown per la maturità della sua ragazza.

E per quando conoscerà la sua famiglia.

"Sicura che va tutto bene?"
Aiuto a mio fratello a piegare quattro magliette e tre paia di pantaloni, per la valigia.

"Certo"
Sono silenziosa da un po' e la mia scusa è quella del sonno.

"Dovresti dire al tuo ragazzo di chiudere prima la chiamata, se poi stai così"
Ecco il suo lato premuroso tornare alla riscossa.

"Tranquillo, da domani parleremo di meno.
Non posso disturbare i genitori di Trevor"
Chiude la valigia.

"Mi spiace, ti ho portata via da casa perché mamma e papà erano sempre impegnati ed ora faccio la stessa cosa"
Ridacchia in maniera nervosa.

"Loro non c'erano mai, la tua è un'occasione.
Che devi cogliere!"
Dico come incoraggiamento, e non lo faccio per fare bella figura davanti a lui, ma perché ci credo e secondo me lui se lo merita.

"Sei incredibilmente spettacolare stellina"
Questa si può dire?

Bah, non importa almeno è stato dolce.

Mi da il bacio della buonanotte.

Più tardi andrò nel suo letto.

'Ciao piccola'
Appare sullo schermo del mio pc il suo volto, l'unico che riesce a farmi arrossire, tremare le gambe, farmi impazzire i neuroni e farmi battere il cuore.

Inizio subito col solito parlare della scuola, e della mia idea di trovarmi un lavoro part time d'estate.
Così da poter avere quel che mi basta, per le uscite con gli amici o i miei bisogni, senza dare fastidio a nessuno.

'Ora ti devo dire una cosa, che non ti piacerà e non ti dirò la solita frase, non ti arrabbiare.
Ti chiedo solo di fidarti di me'
Partiamo subito con l'anteprima che già dice tutto, senza però aver detto ancora niente.

'Luca deve stare via una settimana, sarebbe più felice se vado a stare a casa di Trevor.
Con i suoi genitori!'
Dico l'ultima frase con enfasi, non si sa mai che lui si fermi alla sola presenza del mio amico.

'Scordatelo!
Perché a casa di quello?
Non mi piace, li comanda lui'
Lo interrompo, provando a farlo rilassare.

'E cos'è un mafioso o un branco di lupi e Trevor è l'alpha?'
Jace non apprezza per niente la mia battuta.
Mi trucida con lo sguardo.

'Prometto che starò attenta'
Questi dovrebbe farlo stare tranquillo.

'Già, come quando ti ha baciata?'
Resto scioccata, lui come fa a saperlo?

Avevo deciso di non fargli sapere nulla, per evitargli un dispiacere.

Resto in silenzio, il suo sguardo diventa sempre più cupo, serio e con una certa sfumatura di delusione e tristezza.

'Mi dispiace'
Lo deludo, dovrei essere più forte.

Ma ora sto facendo un procedimento nella mia mente.
'Tu come sei venuto a saperlo?'

Questo non risolve nulla, ma questa è una mia curiosità.

'Supporto maschile'
Chi c'era con me e Nicole.

L'unico maschio che in quel momento ne era a conoscenza.
Michael.

Razza di traditore, no dai non esageriamo.

Però così mi viene spontaneo pensare da che parte sta.

'Grace io ho fatto una cavolata ben peggiore e continui a fidarti di me.
Io farò in modo di mantenere il controllo, ma devi promettermi che starai attenta'
Gli prometto tutto quello che vuole.

Andiamo a dormire verso le dieci, ma vado immediatamente da Luca per coricarmi insieme a lui.

Il giorno dopo, in casa del mio amico, i suoi genitori mi accolgono in modo caloroso e familiare.

Prima di andare a pranzare, Trevor entra in bagno, dove mi stavo lavando le mani.

"È incredibile che lui ti faccia sorridere ancora, dopo averti fatto del male"
Sputa con odio, nei confronti di Jace.


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