Capitolo 44

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Anche se il mio stomaco brontola non ho voglia di uscire da camera mia.

Il mio rifugio del momento.

Luca si è accorto del mio comportamento strano e diverso.
Gli ho detto di aver un semplice mal di testa.

Gli dirò della mia relazione finita quando sarà un ricordo.
Anche se non lo sarà mai.

Io mi sento ancora la sua ragazza, solo svuotata dentro, senza più il cuore che batte, ha smesso di farsi sentire quando Jace ha messo un punto alla nostra storia.

Da quando non è più con me, sento che le mie paure sono ritornate a perseguitarmi.
Ma se penso a lui, si sono masochista che continuo a pensare alla persona che ora mi fa piangere e mi provoca un dolore dentro, penso che Jace non avrebbe voluto mi comportassi così.

"Hai visite"
Dalla porta leggermente aperta vedo la testa di mio fratello.

E poi sparisce.
Lascia spazio a Trevor.

Fantastico, proprio un pessimo tempismo.

Resto nel mio letto con le gambe incrociate e le cuffiette con musica deprimente, mentre guardavo le nostre foto.

"Mi dispiace per te, ma secondo me ti sei solo liberata di un deficiente"
Lo guardo male.

"Sai che sei di grande aiuto"
Borbotto girando la testa.

"È inutile che mi dici questo, lo sai anche tu.
Una persona che ti fa soffrire ventiquattro ore su ventiquattro, non ti ama"
Dice il saggio in amore, con serietà.

Oggi non sono proprio dell'umore, gli conviene andarsene.

Ma non riesco a reprimere la mia rabbia, il mio fuoco ed il mio odio per tutti e tutto.

"Ascoltami una volta e per tutte Trevor, io lo amo che ti piaccia o no.
Anche lui mi ama, solo a modo suo, non è abituato ad esprimere i suoi sentimenti e con lui, ho passato i momenti più belli della mia vita!
Non venire a puntargli il dito contro, non con me nei dintorni.
Ed anche se mi ha fatto soffrire, si sta comportando da uomo!
Si è preso la sua responsabilità ed anche la sua sofferenza, gli altri avrebbero detto alla ragazza di abortire, o che non ne volevano sapere nulla.
Quindi almeno su questo, vedi di portargli rispetto!"
Urlo dopo essere scattata all'impiedi.

Faccio uscire tutta la rabbia che dormiva dentro di me, anche nel suo odio verso Jace.

Accecato anche lui dalla rabbia e dal fastidio delle mie parole, dette con veleno.

"Smettila di difenderlo.
Cerchi delle scuse per appianare quello che stai provando, ti stai prendendo per il culo da sola"
Prima stavo provando a spingerlo lontano da me, per evitare tutto questo.

Aumentando in lui questo astio nei miei confronti.

Stringe i miei polsi nelle sue mani, e nello spazio tra le mie braccia, avvicina il suo viso al mio.

Non sembra neanche lui, gli occhi fissi ai miei, cupi, bui e freddi.
La mandibola ferrea ed il suo respiro dritto in faccia.

"Preferisco questo, che abbandonarmi al dolore e lasciarlo vincere e farne quel che vuole di me"
Confesso abbattuta, stanca anche di combattere da lui.

Devo accettare la realtà, dirgli addio.

Ma il mio cuore, vuole andare contro la mia scelta.
Continuando a baciarlo e ad abbracciarlo, nei miei sogni.

Che forse a breve diventeranno incubi.

Spero vi piaccia.

Sei la mia rovina 3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora