0.4.2 | You got a fetish for my love

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Partimmo da casa mia, una volta chiusa a chiave la porta scesi le poche scale che mi separavano dal giardino. Cole era già sulla moto ad aspettare che scendessi per partire. Una volta volta per strada passammo dal solito incrocio dove tutti aspettano il pullman per andare a scuola, quella mattina c'erano tutti:
Jared, Vicky e le Walker; non mi preoccupavo dei primi due ma dopo quello che è successo ieri sera mi sorprese vedere le tre gemelle alla fermata, di solito non prendono l'autobus.

Arrivati a scuola, eravamo soli - tempo di dare spazio alle bocche, penserete- ma appena entrati nei corridoi vuoti e arrivati ai nostri armadietti rossi ci fermò il preside.

"Signor Richards e signorina Haiton seguitemi in presidenza, c'è qualcuno che vuole parlare con voi" disse il preside con tono freddo e severo.
Io e Cole ci guardammo senza dire una parola e ci incamminammo velocemente dietro il preside tenendoci quasi per mano preoccupati; appena arrivati nel suo ufficio, tra gli scaffali pieni di scartoffie e libri c'era una scrivania dove vi era seduto un ispettore di polizia a gambe incrociate.

"Signore, ecco i ragazzi che ha visto sui fascicoli." disse il preside indicandoci.
"Fascicoli? Che fascicoli?" dissi sottovoce a Cole.

L'ispettore dall'aria minacciosa si alzò e ci chiese di sederci sulle sedie davanti a lui.
"Vi farò un paio di domande, se non rispondete sarò costretto a costringervi a modo mio." disse mentre maneggiava una sigaretta tra le dita.
"S-si signore." risposi balbettando; Cole continuava a non proferire parola, il suo sguardo gelido era puntato sulla sigaretta dell'ispettore.

"Direi che possiamo iniziare, signor preside." continuò. Appena dette quelle parole il preside chiuse a chiave la porta e abbassò le tapparelle del suo ufficio.
"Allora, mi potete dire dove eravate ieri sera tra le 21:00 e le 24:00?" chiese l'ispettore.
Presi fiato per provare a calmare l'ansia, quindi dissi: "Noi eravam-"
"Alla festa."disse Cole interrompendomi.
"Si, eravamo alla festa." dissi guardandolo; "Ma signor ispettore, non è quello che ci hanno riferito le signorine Walk-"
"Signor Preside, se c'è una cosa che ho imparato in questi anni alla polizia è che la prima affermazione di un sospettato non è mai vera. Ora, ragazzi.." disse l'uomo rivolgendosi a noi e non più al preside: " Delle ragazze vi hanno visto andare in giro con una moto intorno alle 23, voi sapete che cosa è successo a casa delle vostre compagne Walker, vero?" continuò.

Cole inizió ad innervosirsi, si alzó in piedi e sbattè entrambe le mani sulla scrivania : " Signor Ispettore, mi scusi ma lei ci sta per accusare di qualcosa che non abbiamo mai fatto. Non può tratternerci qui e tanto meno può continuare ad interrogarci, sappiamo entrambi cosa succede a chi viene condannato ingiustamente, vero?" disse con tono infastidito. L'ispettore restò muto per qualche secondo dopodiché sussurrò qualcosa all'orecchio del preside e ci lasciarono liberi.
Mentre uscivamo dall'ufficio, la campanella suonò e la massa di studenti entrò dalla porta principale.

Camminammo in corridoio mentre tutti ci fissavano, qualcuno aveva sparso voci su di me e Cole che riguardavano quel che era accaduto la sera prima dalle Walker, ma chi poteva essere stato?
Andammo infondo al corridoio vicino al mio armadietto, lui mi prese le mani e disse: "Si risolverà tutto se restiamo uniti, io devo andare a risolvere una cosa, torno presto, te lo prometto." " Hai il mio numero, mandami un messaggio anche nel cuore della notte e io verrò da te." continuó con tono serio.

Io annuii, mi diete un bacio sulla fronte e se ne andó.
Passai tutta la giornata a guardarmi intorno, la gente parlava e adesso ero veramente sola. In mensa continuavano a fissarmi, le Walker si avvicinarono al mio tavolo mentre mangiavo la ciambella che Cole mi aveva portato la mattina, una di loro tre si sedette e mi disse:

"Allora stronzetta, capisco che tu e il tuo compagno di crimini dovete salvaguardare la vostra reputazione e la vostra pseudo relazione ma se scopro che siete coinvolti in qualche maniera con la rapina che è avvenuta a casa nostra, oltre che a rovinare la vita del tuo ragazzo dal bel faccino, ti faremo buttare fuori dalla scuola e renderemo la tua esistenza un vero e proprio inferno finché non muori.", dopo l'altra sorella (la più piccola) prese la bottiglietta d'acqua e la versò sulla mia testa urlando: "Ecco un rimedio per le tue doppie punte, ringraziami dopo Sel.", dopodiché girarono i tacchi e se ne andarono.

Nelle mie orecchie rimbombava il suono delle risate di ogni singolo studente, ma quel che mi fece più male era vedere che Jared, nonostante tutto quello che abbiamo fatto insieme, si era unito anche lui.
Non ne potevo più, non  mi interessava più niente di nessuno, quindi me ne tornai a casa da sola e a piedi..

***Spazio autore
Si, lo so, questo capitolo non è interessante ma dal prossimo le cose inizieranno ad avere un senso. Come sempre vi chiedo di segnalarmi eventuali errori perché scrivendo dall'iphone non riesco a revisionare bene i capitoli. Inoltre vi chiedo che giorno e a che ora preferireste i capitoli nuovi, perché sono ancora molto indeciso, fatemi sapere xoxo

Bad HabitsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora