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La sera d'estate era arrivata.
Shinju camminava con dei Shorts corti e una maglietta poco più alta dell'ombelico su cui aveva una giacca di pelle nera.

Entrò nel locale illuminato da una piccola scritta e sorrise appena vide il moro con una siringa in mano.
Si tolse la giacca e la pose sull'appendino dopodichè seguì il moro.

-Allora?-
-Sono pronta!-
-Shinju è proprio da te... ma ti chiedo un'ultima volta: sei sicura?-
-Uta ma c'è bisogno di ripeterlo così tante volte?-
-Si perchè ti conosco.-
-Allora se mi conosci sai che è quello che voglio.-
-Si, hai ragione ma devi anche sapere che molte persone poi si pentono.-
-Fuck le altre persone! Anche tu l'ho hai fatto e non una volta!-
-Si, ma io l'ho fatto da solo. E sapevo cosa volevo.-
-Beh non è colpa mia se non sono un'artista! E poi guardati sei uno schianto! Se solo non fossi un ghoul nascosto da tutto e tutti, saresti una star e tutte ti sbaverebbero contro.-
-Hahhaah! Grazie per il complimento diamante.-

Uta sorrise calorosamente mentre Shinju si accomodava comodamente sulla poltrona.

-Dove me lo consiglieresti fare?-
-Beh come ti ho detto, penso che hai scelto un bel posto. L'unica cosa è che deve essere sul lato destro per simboleggiare correttamente.-
-Bene mi fido di te.-

Dopo un'ora e mezza Uta si alzò per andare a prendere la crema.

-Mi meraviglio di te... non ti sei mossa neanche un po' per il dolore.- Disse sorridendo.
-Dopo tutto sono o no un drago?-
-Eh si, ora ti puoi alzare ma non puoi ancora mettere la maglietta.-

Shinju si alzò e nel frattempo ammirava i disegni e i quadri sulle pareti della stanza.

-Sai mi hai fatto ricordare una cosa...- Disse Uta tornando.
Shinju lo guardò con fare interrogativo.
- Ho avuto alcune clienti tra cui anche umane che quando gli ho chiesto di togliersi la maglietta mi hanno guardato male...- Rise.
-Beh hanno scelto loro di fare un tatuaggio no?-
-Si si vede che non avevano le idee chiare.- Disse aprendo la crema.
-Per quanto lo devo tenere coperto?-
-Due giorni dovrebbero bastare.-

Shinju annuì e si alzò.

-Questa non te la devi dimenticare!-
-Si grazie.- Esclamò Shinju prendendo la crema.
-Ci sentiamo per il piano Diamante!- Disse Uta sorridendo.
-Certo- Rispose Shinju stampandogli un bacio sulla guancia.

Un mese dopo...

-Allora sei pronta Shinju?- Chiese Sayu sbattendo la porta.
-Sisi...-

Shinju uscì dalla stanza guardando la foto sul comodino.

-Dai muoviti! Alla fine lo hai trovato il tuo mp4?- Chiese Sayu scendendo di corsa giù.
-No.- Urlò Shinju mentre la seguiva.
-Ragazze avete preso tutto?- Chiese Mayumi con cinque buste.
-Si e tu?- Disse Shinju.
-Mi sembra ovvio!- Rispose Sayu indicando le buste e le due valigie.
-Fanculo Sayu.- La mora la guardò male.
-Andiamo allora.- Disse Shinju prendendo la sua valigia.

Le due ragazze annuirono e seguirono Shinju.
Chiusero la porta a chiave e aspettarono fuori.

-Ragazze aspettatemi qua... devo vedere una cosa.- Disse Shinju correndo via.

Quello era Suzuya? Shinju continuò a correre finchè non si accorse che si stava sbagliando.
Ritornò di corsa dalle ragazze.

-Shinju sei pazza?- Chiese Mayumi mettendosi una mano in fronte per il caldo.
-Tu non lo sapevi?- Rispose Sayu ridendo.
-Avevo visto una persona...- Shinju guardò in basso poi il clacson dell'auto la riportò alla realtà.

-Ragazze pronte? Salite a bordo!- Esclamò Koma.
-Si, mettiamo le valige dietro.- Disse Mayumi mentre Sayu apriva il portabagagli.

Shinju salì direttamente nell'auto.
Dopo aver messo le valigie Mayumi si accomodò dietro con le due buste.

-Mi dispiace che non siano entrate tutte.- Disse Koma girandosi dietro.
-Non ti preoccupare ringrazio il cielo che abbiamo un passaggio.- Rispose Mayumi sorridendo.
-Eccomi- Disse Sayu poggiando la sua grande borsa al centro del sedile posteriore.
-Tutto ok?- Chiese Koma.
-Si perfetto, tranne che Shinju mi abbia rubato il posto avanti.- Rispose mettendosi la cintura.

Koma rise poi accese il motore per partire.
Guardò Shinju un secondo ma decise di non chiederle nulla dopo aver visto il suo sguardo perso nel vuoto.

-Allora si parte! Dobbiamo prendere anche Itori.-
-Bene allora ci dobbiamo stringere!-

Durante il traggitto Mayumi non faceva altro che parlare di scuola mentre Sayu canticchiava le canzoni che passavano in radio.
Shinju invece guardava il tempo fuori al finestrino.

-Ciao ragazze!- Esclamò Itori entrando in macchina.
-Io sarei una ragazza?- Chiese Koma guardando Itori.
-Tu sei un caso esclusivo.- Rise Itori.
-Vabbene se lo dici tu...-

Il resto del traggitto fu simile al precedente: Mayumi continuava a parlare, Sayu canticchiava, Shinju non proferiva parola mentre Itori ascoltava Mayumi e urlava ogni tanto.

Nel frattempo che le ragazze scendevano e si sistemavano con le valige l'albino era fuori ad allenarsi.
Tirava più forte che poteva i suoi coltelli su un muro.
Proprio in quel momento Sachiko si fermò per controllare le sue ricerche.

-Juuzou! Che fai?- Sorrise sedendosi su una panchina di cemento non molto lontano dall'albino.
-Mi alleno.- Rispose Juuzou senza accennare alcuna emozione.
-Per la prossima battaglia?-
-No.-
-Per cosa?- Sachiko poggiò la sua cartellina sulla panchina e si alzò in direzione di Juuzou.
-Per salvare una persona.- Disse continuando a lanciare con sempre più forza.
-È quella che ti ha dato il ciondolo?- Indica la collana che indossava l'albino.
-Si.-
-La vuoi salvare dai ghoul?-
-No, la voglio salvare da noi umani di merda.- Rispose lanciando l'ultimo coltello con tale forza da formare un'enorme crepa sul muro.

L'albino si avvicinò al muro per raccogliere i coltelli mentre la ragazza rimase immobile per la sua affermazione.

-Cosa c'è ti hanno pietrificata?- Chiese Juuzou prendendo il suo ultimo coltello.
-È un ghoul...- Balbettó Sachiko.
-Chissà- Rispose Juuzou allontanandosi.
-Aspetta! Juuzou!- Urlò la ragazza.

L'albino si voltò.
La ragazza si avvicinò e lo guardò negli occhi.

-A te piace quella persona?-
L'albino scosse la testa.
-Ehm... Juuzou volevo dirti che... che io credo di amarti si di amarti!-  Disse tutto ad un fiato Sachiko.

L'albino la guardò per alcuni secondi.
-Io non conosco l'amore.- Disse voltandosi per poi allontanarsi.

Sachiko rimase lì in quel parchetto quasi sul punto di piangere mentre l'albino si allontanava felicemente con le mani dietro la testa come se fosse un bambino che aveva appena ricevuto le sue caramelle preferite.

Spazio autriciosaaaa

Sorratemy per l'assenza ma sono tornata dalla Polonia.
Questo capitolo l'ho scritto a pezzi, un po' lì un po' in viaggio e un po' in questi giorni.
Spero che vi sia piaciuto, comunque quella sopra nella foto è Mayumi.
Per il resto si avvicina la fine, eheheh poi il per il capitolo 20 voglio fare una cosa specialaaaah.

Siete andati in vacanza? Io si! Domani invece parto per andare a mare!😉

Se volete potete taggarmi dappertutto con:
#leggoagoefiloyume
Vi scriverò💙

-Yume💚

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 13, 2017 ⏰

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Ago e filo... (Tokyo Ghoul) -Suzuya-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora