Giorno 10

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Alec's pov

Erano passati ormai cinque giorni dall'ultima volta che Magnus aveva dimostrato un minimo di umanità nei miei confronti. Da quella sera aveva cominciato a trattarmi esattamente per quello che ero, uno stupido oggetto sessuale da usare per sfogare i propri bisogni e poi lasciare sfinito sul letto. Aveva cominciato a legarmi durante o rapporti per non permettermi di tirare calci ed era arrivato a picchiarmi o frustarmi se facevo qualcosa di sbagliato.

Il giorno prima ero andato da lui perché avevo tanta fame e mi ero ritrovato scaraventato sul pavimento.
Stavo per rialzarmi quando mi sentii trascinare per un polso lungo il corridoio e poi giù fino in taverna.
Mi aveva lanciato al centro della stanzetta e riedeva nel vedermi arretrare strisciando.
Io non avevo paura, ero terrorizzato.
Sentivo le lacrime pronte ad uscire ma si erano come pietrificate all'interno della congiuntiva.
Mi aveva afferrato la coda tirandomi a lui provocandomi un dolore acuto per poi colpirmi con una bacchetta di legno flessibile sulla schiena e  sull'addome arrivando fino alle cosce. Io mi portai le mani davanti al viso per proteggere almeno quello. Andò avanti per un'eternità finché non persi i sensi.

Il decimo giorno mi ero svegliato nel pieno della notte per colpa di un altro incubo. Mi misi a sedere sul davanzale della finestra e in maniera patetica iniziai a parlare con l'unica persona a cui volevo davvero bene.

"Hey mamma -sospirai- come stai?"
Ero ridicolo ma continuai.
"Io non molto bene sai? Sono a casa di un pazzo sadico. Si diverte a f-farmi del male e i-io non ce la faccio p-piú. -iniziai a piangere silenziosamente- Vivo nella p-paura. M-mamma v-volevo solo essere felice.
Scusami se ti ho d-deluso, sono sempre stato u-un peso per voi.."

Avrei voluto continuare ma un rumore dal corridoio mi fece scattare sotto le coperte. Se avesse saputo che ero sveglio magari mi avrebbe scopato ancora e dio, mi faceva già male tutto.

La mattina mi alzai e per prima cosa andai al bagno. Mi tolsi i vestiti guardandomi allo specchio davanti a me.
Non ero mai stato ridotto così.
Oltre ai numerosi lividi nei punti in cui lui mi afferrava avevo decine di segni rossi che al minimo tocco bruciavano da morire e due grossi tagli sui polsi dove le corde stringevano.
Al solo pensiero mi venne la nausea e dovetti piegarmi a vomitare.
Mi facevo schifo, più del solito.

Stavo per vestirmi quando due mani mi presero per i fianche e mi ritrovai appoggiato al suo petto caldo. Il suo naso mi sfiorava il collo in un dolce sali e scendi in cui potevo avvertire il suo respiro caldo infrangersi sulla mia pelle gelata.
"Ti prego, n-non farmi m-male"
Furono le prime parole che mi attraversarono la mente e le pronunciai senza nemmeno pensare.
"Rilassati" Sussurrò iniziando a baciare dove prima aveva tracciato il percorso. Nel frattempo la sua mano scese sul mio membro vergognosamente eccitato.
Sussultai al contatto con le sue dita affusolate.
Magnus iniziò a massaggiare lentamente avanti e indietro soffermandosi piacevolmente sulla punta arrossata. Strinsi gli occhi mugolando.
Non aveva mai fatto una cosa del genere. Non aveva mai lasciato che io provassi piacere ma solo dolore.
Aumentò la velocità e bastarono pochi istanti per farmi venire nella sua mano con un urlo soffocato.

"P-perché?" Chiesi affannato.
"Vestiti e scendi a fare colazione fiorellino" Disse semplicemente e io capii che era in vena di dolcezza.

Magnus' pov

Quella notte non riuscivo a dormire. Il rimorso di averlo frustato fino a farlo svenire mi stava dando alla testa. Mi alzai per andare a bere un po' d'acqua quando sentii una voce proveniente dalla camera di mia sorella. Mi avvicinai silenziosamente e vidi Alec seduto sul davanzale della finestra nascosto in parte dalle tende candide.
Stava parlando da solo, o meglio, con sua madre. La donna da cui i miei amici lo avevano strappato via per regalarmelo. Parlava di me, di come lo trattavo e poi 'scusa se ti ho deluso, sono sempre stato un peso' Dopo questa frase sentii una morsa allo stomaco. In quel momento aveva preso qualcosa di me che avevo giurato di non dare mai a nessuno.
Aveva preso il mio cuore e lo aveva legato stretto al suo.
Nonostante avessi provato a reprimere i sentimenti con la violenza e con le più crudeli torture non avrei più potuto nasconderli ma Alec... Lui non avrebbe mai provato lo stesso. Un ragazzo delicato come lui non avrebbe mai potuto amare uno come me. Amare. Era una parola così distante da quello che ero io ma in quel momento era la parola più adatta.

Dopo la colazione mi sedetti sul divano pronto per guardare un film in pace. Qualche minuto e il piccolo Neko iniziò a giocare con il suo solito gomitolo lanciandolo in avanti per poi balzare e prenderlo. Era la tenerezza a quattro zampe certo, ma non sentivo la televisione.
"Hey piccolo vieni qui?" Colpii il divano con la mano destra.
Mi guardò sgranando gli occhioni blu. "D-davvero?" Lanciò via il gomitolo. "Si se prendi una coperta prima." Gli indicai dove trovarla e quando torno si sedette composto al mio fianco rimanendo distaccato.

Feci partire il film ma invece di guardarlo osservavo Alexander  mentre si concentrava nel seguire la storia. Ad un certo punto il mio braccio si mosse da solo andando ad afferrare il ragazzo. Lo tirai verso di me facendolo rannicchiare sul mio petto coprendoci entrambi con la coperta colorata. In quel momento mi sentii finalmente bene.

Presi ad accarezzargli i capelli e la guancia dolcemente ascoltando il suono del suo respiro. "Owww" lo sentii esclamare mentre i protagonisti finalmente si baciavano.
Ridacchiai intenerito e Alec alzò lo sguardo di conseguenza. Lo guardai intensamente per poi fissare le sue labbra e prima che potessi riflettere le sentii su le mie.
Mi aveva baciato.
Mi staccai per farlo sedere meglio e poi ripresi da dove avevamo lasciato.
Passammo delle ore a baciarci e niente di più per poi addormentarci abbracciati.
Non avevo mai fatto una cosa del genere... Mai.
Alec era la mia prima volta.
La prima volta in cui permisi alla mia dolcezza di manifestarsi e avrei continuato così finché non mi avrebbe amato.

Si ehm okay...
Lascio a voi i commenti.
-mags-

Until you'll Love meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora