Alec' s pov
Avevamo fatto l'amore tre volte in due giorni e non ero ancora abituato a ciò. Amavo vederlo felice e sentirmi felice, svegliarmi accanto a lui e non avere la costante paura di essere punito, picchiato o violentato.
Quella mattina era in camera sua, arrotolato nelle lenzuola morbide e impregnate del suo profumo, la stanza odorava ancora di sesso e la cosa contribui ad eccitarmi nuovamente.
Ma la stanza era vuota e sul comodino notai un biglietto.A stasera piccolo.
Mags.Bene. Era andato a lavorare sicuramente, io ne avrei approfittato per continuare ad indagare su questa misteriosa ragazza. Sapevo solo che era costantemente nei suoi pensieri. La notte sussurrava il suo nome agitandosi come se lei lo spaventasse e io dovevo sapere. Dovevo sapere chi era. Scesi dal letto e corsi a vestirmi. Al piano di sotto era pronta una bella colazione, come a lui piaceva prepararmela ma io, come sempre, non avevo fame quindi mangiucchiai qualcosa giusto per restare in piedi e buttai il resto.
Se volevo continuare a piacergli dovevo restare così com'ero. Minuto e fragile o mi avrebbe respinto.
Saltellai in po' in giro soffermandomi a guardare il bosco fuori dalla finestra. Avrei tanto voluto uscire e vedere il mondo ma non avevo il coraggio di chiederglielo e magari fargli pensare che volessi andarmene.Osservavo il cielo azzurro e tutto quello che desideravo era poter volare via, magari con Magnus e dimenticare tutto il dolore e la rabbia.
Osservavo gli alberi, spogli e tristi e potevo vedere la mia anima riflessa in essi. Ancorati alla terra senza nessuna possibilità di fuga, non potevano avere dei sogni o degli obbiettivi perché erano costretti a stare lì, fermi, come me.
E sarei rimasto, per sempre, sarei rimasto a fare l'albero per lui.Staccai la fronte dal vetro drlla finestra e sospirai salendo con una lentezza estenuante le scale. Strisciai due dita su tutto il corrimano senza staccare gli occhi dai gradini. Cercavo di osservare ogni minimo dettaglio intorno a me. Da una parte volevo sapere chi era la ragazza che tormentava il sonno di Magnus, ma dall'altra avrei voluto non averci niente a che fare. Temevo che avrei sofferto, che magari fosse una sua ex.
Entrai nella cameretta rosa e ripresi i fogli che avevo in mano la volta prima.
Li aprii tremando.
Il primo raffigurava un ragazzo alto, dai tratti asiatici che era assolutamente Magnus abbracciato ad una ragazza più bassina e bionda. Entrambi sorridevano.
Il secondo aveva come soggetto la stessa ragazza di prima e sullo sfondo troneggiava il mare piatto e tranquillo. Lei aveva un fisico magro, forse un po' troppo. Visto Alec, a lui piacciono le persone pelle ed ossa. Tu sei tutta ciccia. Senza farci caso portai una mano allo stomaco stringendo la pancetta.Continuai a sfogliare foto su foto, alcune le scattarono insieme ed altre da soli. Una mi rimase impressa.
Un autobus fuori strada, accartocciato su se stesso. Ai lati delle transenne messe dalla polizia c'era gente che si teneva la testa tra le mani e corpi stesi a terra.
Notai in un secondo momento che dietro al foglio vi era un articolo, di giornale probabilmente.
La curiosità prese possesso di me e lo lessi.
E dopo di che capii che dovevo andarmene da li. Dovevo andarmene il prima possibile.Magnus' pov
È solo una gita scolastica...
Ripetevo quella frase nella mia testa come un mantra. Odiavo le gite, in realtà odiavo tutto ciò che comprendesse uno spostamento su un mezzo che non guidavo io.
Semplicemente non mi fidavo.
Era comprensibile no?
Salii sull'autobus sedendomi davanti insieme alla mia dolce sorellina che al contrario di me aveva uno stupendo sorriso stampato sulle labbra.
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Until you'll Love me
FanfictionE se Alec fosse un piccolo neko nelle mani di Magnus Bane? Si innamoreranno? O qualcuno si farà male? . DALLA STORIA "I suoi grandi occhi blu erano pieni di lacrime, le orecchie basse premute contro i capelli scuri, la coda non smetteva di muoversi...