giorno 24

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Alec's pov

Era la viglia di natale quando aprii gli occhi.
Mi aspettavo di trovarmi in stanza con Magnus che mi stringeva la mano mentre cercava di non piangere o al massimo di svegliarmi solo.
Solo, senza che a qualcuno importasse di me, com'era sempre stato.
Invece vidi un ombra nell'angolo destro, vicino alle grandi finestre con le tapparelle abbassate.
Tra il buio profondo e la vista non ancora abituata non riuscii a riconoscere subito la figura.
Immaginai fosse un medico lí per monitorarmi.
"C-che ore sono?" Chiesi mentre cercavo di ristabilire la voce.
"Le quattro di notte."

Deglutii, conoscevo bene quella voce, quell'orrenda voce. Immagini di quella notte tornarono nella mia testa, il dolore, le lacrime, le urla.
Quei fotogrammi si sovrapponevano senza che io potessi impedire loro di farlo.
"C-che vuoi?" Non riuscivo a muovermi, non ancora.
"Finire quello che Jace ha iniziato, ma prima divertirmi un po'. "
Anche se era buio e non riuscivo a vederlo, sapevo che sul suo viso era spuntato un sorriso, un ghigno spaventoso.
"No, t-ti prego, n-non ancora..." Sussurrai cercando di mantenere un minimo di controllo che però persi non appena Simon si avvicinò al letto lanciando via le coperte.
"Tranquillo, non ti farò male, non tantissimo."
Perche proprio a me? Cos'avevo fatto di male per meritarmi tutto questo?
Dov'era Magnus?

"Lasciami!" Esclamai quando le sue mani mi afferrarono le caviglie.
"Shh" Estrasse qualcosa dalla tasca posteriore dei Jeans. "Devi stare zitto gattino" E con questo mi imbavagliò. "O ci sentiranno" Lentamente mi levò il camice sotto il quale ero completamente nudo. Cercai di arretrare, dimenarmi, e magari scappare, ma non ne avevo la forza necessaria, non dopo un coma.
"N-non voglio" Piagnucolai attutito dalla stoffa sulla bocca.
"Non devi volerlo" Si slacciò la cinta dei pantaloni tirandoli giù fino metà gamba. "Non devi nemmeno smettere di dimenarti. " Abbassò anche i boxer scoprendo un enorme erezione. "È più eccitante se so di starti stuprando"
E con quesge parole salì in ginocchio sul materasso del letto d'ospedale spalacandomi le cosce il più possibile.
"Sarei tentato di entrarti dentro ora, senza lubrificare" Spalancai gli occhi terrorizzato. Faceva già abbastanza male così, figuriamoci senza lubrificazione. Iniziai a scuotere la testa freneticamente stringendo il lenzuolo con tutta la forza che avevo.
"Ma non sono una persona cattiva"
Si portò due dita alle labbra leccandole e riempiendole di schifosa bava e poi le passò sulla mia entrata.
Ripeté l'azione due volte prima di far entrare un dito. Sussultai. Ne sentii entrare un altro e un altro ancora e dopo iniziò a muoverle avanti e indietro, a sforbiciarle e a ruotarle. Aumentava la velocità ogni secondo e io volevo solo tornare in coma.

Poi d'improvviso la porta si spalancò con un colpo secco. Un dottore, un infermiera doveva avermi sentito quando prima avevo urlato.
"Che cazzo stai facendo bastardo!?"
Era una domanda retorica ovviamente ma quello che mi interessava di quella frase era chi l'aveva pronunciata.
In poco tempo il corpo di Simon venne scaraventato al suolo fino a picchiare la testa al muro.
"Ora vattene, subito e non tornare mai più, quello che ho detto a jace vale anche per te. Vuoi che ti spacchi il naso? O magari il cazzo visto che è già li pronto e non vedevi l'ora di usarlo!!"
Il ragazzo non disse niente, si alzo e rimettendosi i vestiti scappò il più in fretta possibile.
Magnus Bane mi aveva salvato.

Morii dalla vergogna quando si girò verso di me con sguardo dispiaciuto.Ero nudo, ancora con le gambe aperte e legato.
Mi slegò il bavaglio e mi rimise il camice coprendomi per bene con le lenzuola che erano state tolte.
"M-magnus" Azzardai. Non aveva ancora spiccato parola, non con me e si era seduto in una sedia in disparte con la testa abbassata sulle sue ginocchia.
"Sono qui..." Disse semplicemente.
Non era felice che fossi sveglio?
"G-grazie p-per..."
"Ti amo" mi interruppe.
Rimasi muto dallo shock, ero contento ma non capivo perché, se mi amava era così freddo.
"Mi sono innamorato di te ogni giorno un po' di più. L'idea di averti perso,anche se in sogno, mi ha distrutto quel briciolo di sanità mentale che mi era rimasto dopo il tuo coma."
" scusami" Non volevo farlo stare male perché io in primis lo amavo.
"Non farlo, non scusarti, sei tu ad aver sofferto più di tutti. Io... Non mi ero mai innamorato, dopo la morte della mia sorellina avevo deciso di non provare più niente per nessuno perché lei doveva rimanere la persona che amavo di più"
Lo guardai titubante, non lo avevo mai visto così fragile.
"Poi sei arrivato tu e ora io appartengo a te" Sorrisi. Un sorriso di pira gioia che non facevo da molto, molto tempo. Un sorriso che notò anche Magnus e si lasciò contagiare da esso.
"Vieni qui Mags" Mi spostai per fargli spazio sul letto. "Rimani con me"
Si sdraiò al mio fianco ed io mi raggomitolai a lui attorcigliando la mia coda alla sua gamba.
"Mi sei mancato" Sussurrò a fior di labbra. "S-si" Tremai e poi lui mi baciò con tutta la tenerezza che aveva tentato di reprimere per anni ed io mi sentii amato finalmente. Era il primo vero bacio che ci scambiavamo, e fu bellissimo.

"Scappiamo Alexander. Io e te. Andiamocene via da qua."
Mi limitai ad annuire, non importava dove, non importava come, importa lui, io volevo lui e basta.

"Anche io ti amo Magnus"

Contenteeeee?
Bene ora annullate le vendette e disdicete gli ordini su amazon di forconi e torce chiaro!!??

Tristemente annuncio che il prossimo capitolo sarà un epilogo quindi... Alla prossima gente!!

-mags-

Until you'll Love meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora