Alec's pov
Magnus era andato a lavorare da venti minuti quindi io avevo tutto il tempo per fare quello che dovevo.
Da quando aveva nominato Annie la mia curiosità era salita alle stelle e avevo fame di risposte.
Non avevo idea di chi lei fosse ma sapevo che era femmina e qual'è il colore delle femmine? Il rosa.
Così partii da quella che era più o meno la mia stanza anche se Mags non voleva che ci restassi da solo, motivo in più per partire ad indagare da li. Entrai nella stanza chiudendo la porta alle mie spalle e successivamente ci appoggiai la schiena schiacciando le mani in mezzo.
Presi un respiro profondo guardandomi intorno e cercai di capire da dove partire. Optai per la scrivania. Ci passai l'indice e il medio sfiorando il legno chiaro per poi scendere ad aprire i cassetti. Erano vuoti, totalmente vuoti.Come tutto in quella stanza. Era piena di oggetti: cornici, porta penne, astucci, quaderni ma niente era utilizzato. Le cornici erano vuote, i quaderni erano bianchi.
Era quasi inquietante.
Perlustrai tutto e poi aprii l'armadio rigorosamente in mogano.
Sembrava anche quello perfettamente inutile alle mie ricerche se non fosse stato per un angolino della base alzato e non fissato al resto del mobile.
Mi inginocchiai e lo osservai per capire se era solo scheggiato o nascondeva qualcosa di importante.
Ci passai sopra la mano e poi decisi di tirare. Ne venne via una lunga striscia di legno e sotto ad essa c'erano vari foglietti ripiegati su se stessi.
Li presi tutti in mano e sistemai l'armadio per poi uscire velocemente e chiudermi in bagno.Avevo intenzione di leggere quegli articoli dall'inizio alla fine eppure avevo paura di scoprire cosa ci fosse scritto e avevo paura che Magnus lo avesse potuto scoprire e punirmi.
Non lo faceva da molto ma aver frugato tra la sua roba pensai che potesse essere un buon motivo per farlo. Mi tremavano le mani mentre aprivo quei foglietti ed ero sul punto di iniziare quella pazzia ma... La porta di casa si aprii e la sentii chiudersi e poi una voce. "Alexander!!" Urlava. "Ti ho portato una cosa, scendi??" Merda.Magnus' pov
"Andiamo al fiume?"
"E perché mai?"
"Così mi alleni!"
"A fare cosa?" Sbuffai.
"Uhm... La sirena!" Si mise a saltellare.
"Se dico di si mi lasci stare?"
Ci pensò su.
"Si"
Mi alzai riluttante.
"Coraggio, andiamo." Mi infilai la giacca e la aiutai a mettere la sua.
Salimmo in moto. Era fantastica la sensazione del vento sulla pelle e dell'avere il pieno controllo.
Annie era seduta davanti a me, bloccata tra le mie braccia che stringevano il manubrio.
"Yeeee". Urlava come sempre.
Adorava venire in moto con me. Diceva che era come essere una principessa a cavallo, un cavallo freddo e rumoroso.
Diceva anche che io ero il suo principe, ma io non mi sentivo un principe.
Odiavo l'azzurro.
Era un colore stupido e frivolo.
Ricordava il cielo. E il cielo stava in alto, lontano kilometri su kilometri dalla terra e se stai troppo lontano non potrai mai combinare niente nella vita.
Era il colore dei sogni, quelli felici che si fanno da bambini, quelli che non facevo più dalla morte dei miei genitori, quelli che non avrei mai più rifatto.Arrivammo al fiume. L'acqua correva veloce e si infrangeva sulle rocce sporgenti.
" si guarda che bello Mag!" Per me non era niente di speciale ma lei vedeva con l'immaginazione e chissà quale mondo fantastico aveva creato.
"Dobbiamo sconfiggere la regina del muschio fratellone"
"Fallo tu io non sono capace"
Mi afferrò per mano. "Vieni. Lei ti vuole parlare."
Mi portò davanti ad una pietra ricoperta da lichene. "Hai sentito?" La guardai interrogativo. "Andiamo... Lei vuole te."
"Non mi avrà mai." Rispose.
"No tu sei il mio principe starai con me per sempre."Hey bambineeee
Ecco un capitolino dove
Alec inizia a mettersi nei guai.
Stupido nephilim
E magnus ricorda del passato.IL PROSSIMO SARÀ SCONVOLGENTE QUINDI RESTATE CONNESSE.
eventuali errori verranno corretti in seguito
-mags-
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Until you'll Love me
FanfictionE se Alec fosse un piccolo neko nelle mani di Magnus Bane? Si innamoreranno? O qualcuno si farà male? . DALLA STORIA "I suoi grandi occhi blu erano pieni di lacrime, le orecchie basse premute contro i capelli scuri, la coda non smetteva di muoversi...