I'm back!
Amatemi.
Ciao.Narratore...
Erano passati quasi due giorni da quando il piccolo Neko aveva subito la violenza dei due amici di Magnus.
Nessuno era venuto ad accertarsi che stessa bene o che avesse abbastanza cibo.
Non stava bene.
La coda spezzata gli mandava scosse di dolore ogni qual volta cercasse di muoversi, ma Alec non si muoveva.
Stava cercando di andare al bagno quella mattina, sentiva il bisogno di vomitare, ma non solo quello fisico dovuto al senso di nausea nonostante non mangiasse da giorni,ma soprattutto quello psicologico di espellere il dolore e l'umiliazione di quei giorni. Voleva dimenticare tutto ma non poteva. Era un pensiero fisso in un angolo remoto della sua testa, pronto a saltare fuori quando chiudeva gli occhi per riposare o quando si accoccolava da solo sotto le coperte fredde in un letto vuoto.Cercava solo di raggiungere la piccola stanza quando qualcosa andò storto.
Sentí un dolore lancinante alla schiena e poi svariati colpi nello stomaco e in faccia e poi solo il buio.
La dolce quiete che si prova quando non si avverte più dolore.
Era immerso in un denso sfondo nero su cui erano impresse solo le immagini sbiadite dei suoi ricordi.
La sua vita scorreva veloce in quel fiume scuro e freddo come la notte, ma lui sentiva il calore della pace crescere nel suo petto e diventare sempre più grande raggiungendo e riempiendo ogni sua parte.Jace teneva in mano il corpo freddo del ragazzino con sguardo vuoto, grigio.
Cos'ho fatto? Pensava Dovevo solo stordirlo non ucciderlo. Ed infatti era vero. Doveva stordirlo e dargli dei sonniferi mentre il medico specializzato che aveva deciso di chiamare l'avrebbe curato, per il piccolo ed influenzabile neko, le violenze sarebbero state solo un brutto incubo, un scherzo della sua immaginazione, ma aveva esagerato.
Immaginate un fiore.
Il fiore che preferite, giallo, rosso, blu, una rosa, un orchidea, una margherita.
Il fiore è nel mezzo del giardino, il sole risplende sulla sua corolla e lui cresce diventando bellissimo.
Un giorno un bambino passa e, vedendolo, lo coglie senza pensarci.
Il fiore muore.Alec era quel fiore. Jace lo aveva strappato alla vita con la facilità che un bambino impiega a strappare un fiore dalle sue radici.
Gli aveva negato la possibilità di avere un futuro, un futuro che meritava.
E alec non si muoveva più su quel pavimento, il suo respiro era sempre più lento.
Era stanco.Magnus stava tornando a casa, non vedeva l'ora di rivedere il suo fiorellino. Simon lo stava accompagnando in macchina, sicuro che a casa dell'amico avrebbe trovato un sano esemplare di neko ancora addormentato e di scamparla.
Il ragazzo dalla pelle ambrata guardava fuori dai finestrini con occhi sognanti mentre passava le dita lentamente sui sedili posteriori accarezzandoli. Ad un tratto il suo indice sfiorò qualcosa che al tatto gli sembrò fredda. Giro lo sguardo verso l'oggetto e si rese conto che era una piccola chiavetta nera.
Non si sa perché ma la prese e la mise in tasca, come se questa lo chiamasse implorandolo di guardarne il contenuto.
Ormai era arrivato e non appena la macchina si fermo lui scattò giù correndo ad aprire la porta.
"Alexaaaaander" Urlò con tono cantilenante. "Dovee seiii??" Si avvicinò alle scale ridacchiando.
Dorme, lui dorme sempre.Poi il tempo si fermò.
Il suo cuore perse uno,due,dieci battiti.
Si accasciò sul pavimento picchiando le ginocchia sul parquet del corridoio.
"Alec..." Sussurrò debolmente, quasi a non volerlo svegliare dal suo sonno.
"Hey piccolo..." Sorrise confuso scuotendolo piano.
Poi si rese conto che non era la sua immaginazione. Si rese conto che il suo fiorellino non c'era più e non ebbe il tempo di pensare che delle lacrime fredde come il corpo del ragazzo rigarono le sue guance cadendo a terra.
Lo strinse tra le sue braccia come a volerlo scaldare.
"Okay... È tutto okay. Va tutto bene, ora passa tutto si?" Ripeteva frasi sconnesse ma per lui avevano un significato, cercava di rassicurare Alec anche se non poteva sentirlo. Non era stato con lui, non c'era stato quando tutto aveva smesso di girare.
"Tieni duro Alexander, tra poco sarà tutto finito" Chiamò l'ospedale dal quale era appena uscito senza accorgersene. Dovette ripetere tutte le informazioni più volte perché il panico non gli permetteva di parlare bene e la voce tremava, come tutto il suo corpo. Quando i medici arrivarono dovettero sfondare la porta per entrare in casa e raggiungere i due ragazzi perché magnus si rifiutava di lasciare il corpo del più piccolo."Mi dispiace" Sussurrò il dottore primario all'uomo in lacrime nella sala d'attesa.
E magnus cedette.*si prepara a essere colpita da svariate papaye*
Non uccidetemi, è già morto Alec non uccidete anche me!!
Che pensate succederà?
Cosa ci sarà nella chiavetta?
Alec è davvero morto?
Tan tan taaaaaaan
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Until you'll Love me
FanfictionE se Alec fosse un piccolo neko nelle mani di Magnus Bane? Si innamoreranno? O qualcuno si farà male? . DALLA STORIA "I suoi grandi occhi blu erano pieni di lacrime, le orecchie basse premute contro i capelli scuri, la coda non smetteva di muoversi...