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“Signor Kim ma è sicuro che non ci siano altre stanze accessibili in questo museo? Magari scantinati o altro”chiese Namjoon incredulo che in 3 ore di ricerca non ci fossero tracce di Rabbit JK.
Le uscite erano strettamente sorvegliate, non poteva essere uscito da lì...o forse sì. La sua mente era in subbuglio; era la prima volta che aveva a che fare con un ladro del genere e il castello di carte che si era costruito fatto di duro lavoro e sicurezze si sgretolava ad ogni missione incompiuta.
“No, gli posso assicurare che i nascondigli che avete visto sono tutti quelli presenti all'interno della struttura”quasi sussurò deglutendo forzatamente, sentendosi la bocca secca. “Mi dispiace coinvolgerla in tutto ciò. Siamo arrivati al punto da coinvolgere un cittadino, incredibile”il monologo del poliziotto continuò per un paio di minuti e Taehyung non sapeva come interromperlo.
C'erano solo loro due nell'ufficio riservato unicamente ai guardiani e questo lo metteva molto a disagio. Sperava che gli agenti se ne andassero al più presto, così permettendogli di andare dal suo amore che lo stava aspettando.
“Ormai sono le 3:00 di notte, penso che dovremmo smetterla di dargli la caccia. I miei uomini sono stanchi e sono sicuro che continuando di questo passo non andremo da nessuna parte. JK ha avuto quello che voleva e adesso starà gioendo lontano da qui alla nostra faccia” mentre pronunciava l'ultima frase si ricordò della faccia avvilita di Jin quando gli comunicò che Rabbit aveva rubato grosse quantità di oggetti, tra cui alcuni fossili e statuette egizie.
“La penso come voi, agente” Taehyung ringraziò tutti i santi del paradiso per aver posto fine a quello strazio.
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