ho solo chiesto dell'acqua

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Mi sono alzata velocemente e mi sono accorta che era ora di pranzo. Fortuna il cercapersone... Mi sono alzata e Callie era lunga accanto a me. Non sapevo cosa sarebbe successo. L'ho svegliata e siamo andate insieme al lavoro. C'era un'emergenza. L'emergenza era una donna incinta che già aveva sette bambini che é scappata da un'incendio. Quella donna é sopravvissuta per poco ma per prima cosa ha salvato i bambini. L'abbiamo resa stabile e siamo tornate  a casa. Io ho scritto un'email ai genitori di Callie per sapere di Sofia e Callie ha fatto una doccia. Quando é tornata in salotto si é messa seduta davanti a me e mi ha fucilata.
C: Arizona, facciamo un bambino
A: Callie lo sai che non me la sento di portare un decimo bambino nell'utero e poi perderlo di nuovo...
C:posso portarlo io...
A: no Callie non hai capito, non posso sopportare un'altra perdita.
C: Allora che vuoi fare...
A: te?
Non mi ha risposto e se ne é andata.
A casa non é tornata per dormire.
Il giorno seguente é entrata in casa ed io preoccupata ho tolto il computer dalle ginocchia e l'ho fatta sedere davanti a me.
Si é seduta e non ha parlato. Mi ha mostrato la mano sulla quale era scritto un numero di telefono.
C: Arizona, questo é il numero di una bella ragazza, che vuole avere dei bambini ma il numero non si vuole cancellare...
A: Callie vieni qui...
L'ho fatta mettere sul bracciolo del divano e piangendo l'ho baciata.
C: cosa vuoi fare?
A: prendo la mia roba e me ne vado..
C: Arizona io TI AMO
A: anch'io ti amo calliope
C: allora co.e facciamo..
A: ci vedremo all'ospedale..
E piangendo abbiamo continuato a baciarci... Un evento irripetibile. Non ero l'unica a piangere ma eravamo in due. Entrambe volevamo rimanere insieme ma Callie voleva un' altro bambino e l' ultima volta che abbiamo usato un surrogato, é finita male. Ricordo che avevo un giorno di ritardo e così pensando che un giorno non era niente ho fatto il test di gravidanza ed era positivo. Uscita dalla sala operatoria due settimane dopo ho fatto la visita in ostetricia ma... Con gli occhi rossi ho detto a Callie che non c'era battito. Non volevo ripetere quell'evento. Baciarci mentre piangevamo era... Era. Potrei descrivere quei baci all'infinito, ma non erano baci di felicità perciò ne faccio a meno. Il giorno dopo sono andata a lavoro cinque ore prima e sono uscita due ore dopo e stranamente Callie ha fatto la stessa cosa. Sono entrata in ascensore e c'era solo lei.
A: Ciao
C:Arizona...
A quella chiamata mi sono giarata e... Si . Ho baciato Callie in ascensore. E me ne sono andata.
Dieci giorni dopo ero a casa e Callie é rientrata con un mazzo di rose e un sorriso enorme. Dalla tasca ha tirato fuori una scatolina ed io ho iniziato a sudare dall'ansia. L'ho aperta mentre le mani mi tremavano e ho visto un anello nel quale era inciso: io, te, loro
C'era anche un bigliettino: io e te, baci di lacrime, baci di gioia, labbra fatte di perali di rose, le dita che scivolano tra i capelli, le mani che accarezzano le guancie, le lingue che si incontrano. Queste siamo noi. Ho iniziato a piangere e le ho detto una cosa che l'ha fatta impazzire in senso bello. Le ho chiesto il motivo del sorriso.
C: volevo dirti che mi dispiace e sono veramente contenta che avevo cambiato idea.
Ha aperto una bottiglia di vino e ha preso due bicchieri. Ha riempito il mio ed il suo ma io ho chiesto un' bicchiere d'acqua. Ha storto le labbra e le sopracciglia con un'espressione interrogativa.
A: Callie voglio solo dell'acqua, non ho chiesto la luna...
C: tu non dici mai di no al vino...
Le ho sorriso ed é scoppiata a piangere. Ha iniziato a baciarmi sulla pancia e sulle guancie. Avremmo avuto un bel bambino...

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