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Sono passate 2 settimane dalla discussione con Jamie.
Sono anche due settimane che me ne sto sempre chiusa in camera con Lydia e Brigit che cercano di consolarmi e sono ancora due settimane che mio fratello vuole spaccare la faccia a Jamie.
Non gli ho detto niente ma sa benissimo che è il playboy della scuola , ma non avrebbe mai pensato che avesse potuto far soffrire anche sua sorella senza badare a lui che era uno dei suoi migliori amici.
Il giorno dopo l'accaduto Connor è andato da Jamie e gli ha tirato un pugno in faccia davanti a tutta la mensa sussurrando un "bastardo" e assestando un altro colpo.
Jamie non ha nemmeno replicato ai pugni e subito dopo è arrivata Jasmine a "medicarlo"
Io non gli ho neppure rivolto la parola da quel giorno e per il progetto abbiamo solo altre 3-4 settimane , anche se penso che se non voglio nemmeno parlare con lui sarà difficile ballare uno shuffle, per di più in coppia.

Martedì mi porta sempre a scuola o Lydia o Connor o Brigit ma oggi ho deciso di andare a piedi e passare in centro per prendere un caffè dallo Starbucks.
Devo respirare un po' e sopratutto non voglio più pensare alle parole che Jamie ha detto.
Mi ha definito praticamente una facile e che se mi baciava era solo per farmi un piacere perché in sintesi gli facevo schifo.

Esco di casa e percorro la piccola strada circondata da campo per poi arrivare nel modesto centro della città.
Svolto a destra ed ecco lo Starbucks.
Entro e ordino un caffè che ho pensato di bere al parco così aspetto lì al bancone guardandomi in giro.

Sono abbastanza tranquilla finché non vedo una chioma bionda e degli occhi azzurri, che si posano su di me.

Tutto si blocca un attimo.
Poi mi riprendo

"Anche qui no." Penso

Ma poi succede qualcosa di ancora più inaspettato, si sta alzando e sta venendo verso di me.

Io mi volto subito verso la cameriera dello Starbucks che mi da il caffè e con velocità le lascio lì i soldi e corro fuori dallo Starbucks.

Appena esco respiro e per almeno tutta la strada fino al parco mi continuo a guardare indietro sperando di non scorgere una chioma bionda ma nel farlo ovviamente vado addosso a qualcuno facendo rovesciare il mio caffè per terra.

Mi abbasso e lo raccolgo e rialzandomi borbottò qualcosa come "stai attento" "colpa mia"

"Ci sarà un giorno in cui ci incontreremo senza che tu faccia cadere qualcosa?"
La voce è fin troppo famigliare

Mi blocco e mi impietrisco. Come aveva fatto? Ho guardato sempre indietro e lui non c'era...

"Vivo nello Hampshire da più di 16 anni e vuoi che non sappia come pedinare la gente senza farmi vedere?" Mi rivolge un sorriso rispondendo alle mie domande

"Cosa vuoi Bower?" Rispondo io con tono freddo

Lui esita prima di rispondere

"Senti Cher..."

"Cheryl o se vuoi non chiamarmi proprio. Non hai il diritto di farlo" lo interrompo io

"Cheryl... io non volevo certo che tu ci stessi male.. ma pensavo..."

"Oh ma stai zitto Jamie! Cosa pensavi? Cosa? Che io volessi soltanto andare a letto con te? Che ero come Jasmine o Bethany? E sai una cosa? Si ci sono stata male perché pensavo che per 5 minuti avessi visto il buono che c'è in te Bower, ma non c'è buono in te, mio fratello aveva ragione nel dire che te le facevi tutte per gioco. E ora so anche perché stai tornando da me, perché hai paura che Connor ti massacri di botte e ti faccia uscire dal gruppo e Austin lo appoggi perché mi conosce da quando sono piccola. Sei proprio un verme."

Faccio per andarmene ma lui mi ferma con un braccio

"Senti Cheryl io non...."

"Lasciami il braccio" "Ora" dico quasi urlando

Wordplay-Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora