Le parole fanno male

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"Vabbè io vi lascio parlare...." un sorriso malefico esce dalla faccia sfregiata di Jasmine che se ne va lasciandomi sola con lui

"No, no tu sei pazzo! Tu prima fai una cosa poi ne fai un'altra, poi dici...." inizio io blaterando dalla disperazione

"Cheryl ora lasciami parlare."
La sua voce è ferma e severa

Mi prende per un braccio e mi spintona nel corridoio

"Lasciami,mi fai male!"

Alzo più volte il tono delle mie proteste ma non mi ascolta

A un certo punto, mentre continuo a urlarle prende una mano e mi tappa la bocca

Io gli tiro infine un calcio liberandomi dalla sua stretta, ma cadendo per terra sul sedere perdendo l'equilibrio

In un'altra situazione io e Jamie ci saremmo fatti una risata, ma non era il momento.

Lui mi fissava serio come se gli avessi fatto qualcosa che lo ha ferito

E io il bello che dopo aver visto che intraprendeva un bacio appassionato con Jasmine, sono qui a parlargli? Sono del tutto fusa

Mi prende di nuovo per le spalle tirandomi su

Io mi scuoto un po' e faccio scuotere anche i miei capelli legati in 2 trecce lunghe a lisca di pesce

Tiro su lo sguardo e incrocio le braccia aspettando un segno da lui

"Vieni dentro"

Mi esorta ad entrare dentro una porta blu, probabilmente lo spogliatoio

Io sbuffo e sbattendo i piedi a terra apro la porta confermando la mia ipotesi dello spogliatoio

Esso si divide in 2 porte, rispettivamente lo spogliatoio maschile e quello femminile

È più luminoso del solito, infatti la finestra posta alla mia sinistra è aperta

Mi dirigo verso il davanzale della finestra e ci appoggio le mani

"Senti io non ho nessuna intenzione di stare qui ad ascoltare le tue stupid...."

Lui mi zittisce con un gesto della mano

"Sei bellissima Cheryl, ma se non stai zitta devo usare le cattive"

Mi imbroncio subito e gli faccio un gesto di accondiscendenza per iniziare a parlare

Jamie esita un attimo

"Se non hai voglia di parlare posso aspettarla la tua risposta e andarmene"

Scandisco bene le parole e per un attimo Jamie non mi risponde... penso di aver detto la cosa giusta

Tolgo le mani dal bancone e comincio ad avviarmi verso la porta

L'unica cosa che mi blocca è una mano calda aperta sulla mia pancia

Guardo Jamie che ha la faccia nascosta sotto l'intrico di capelli biondi che vorrei solo toccare e stringere tra le mie mani

"Dammi un minuto di tempo"

-hai tutto il mio tempo-
Le parole che gli voglio dire risuonano nella mia testa ma stentano ad uscire

Aspetto per un minuto che a me sembra un'ora battendo silenziosamente un piede a terra e aspettando

Solo alla fine Jamie toglie la mia angoscia e parla

"È per mia madre"
È come se le parole gli si bloccassero in gola

"Tua mamma?"

Lui mi lancia uno sguardo di fuoco come per dire
<< fammi finire>> o <<ti ho detto di aspettare>> e così mi zittisco

Wordplay-Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora