Sono le 10.20
Ora lezione di filosofia
Oggi dovrebbe arrivare il nuovo prof.Da quando ho lasciato Jamie da solo in mezzo alla strada, mi sento come svuotata.
Non riesco a concentrarmi nemmeno sulle cose più semplici e quando la prof di matematica mi ha chiesto il risultato di un problema da scuola media, ho anche sbagliato la risposta.
Sono completamente deconcentrata e mi continuo a perdere nei miei pensieri.Direi che questa è l'ora peggiore per essere distratti perché, se non si capiscono i concetti, si rischia di prendere un quattro diretto diretto in pagella.
Mi prendo i capelli nella mano e li strizzo.
Perché non riesco a togliermi dalla testa quegli occhi azzurri?
E perché non posso smettere di pensare alla fantastica sensazione di toccare quei capelli biondi?
Non voglio nemmeno pensare al suo sorriso.Bene, anche oggi mi faccio del male da sola.
Mi rendo conto sempre di più che tendiamo a desiderare sempre ciò che non potremo mai avere, ciò che non ci appartiene, ciò che con ardore speriamo e che disperatamente non avremo.
Io per prima dovrei prendere quello che mi rende felice, non quello che mi fa soffrire.
Ed ecco che realizzo che per amore devo guardarmi intorno, non in alto.Una persona si siede di fianco a me e alzo subito lo sguardo: Lydia.
I suoi capelli biondi sono spettinati e i suoi pantaloni stretti neri sono tutti spiegazzati.
Inoltre sembra essersi messa la prima maglia che le è capitata in mano."Che hai fatto?"
Le chiedo togliendomi le mani dai capelli e alzandomi dritta sulla sedia"Cosa hai tu!
Dopo che te ne sei andata tutta arrabbiata da Jamie, quello è venuto da me e se l'è presa come un matto!
Si può sapere cosa ti gira in quel cervello?
Non per dire, ma il ragazzo più ambito della scuola ti adora e tu cosa fai? Lo lasci. Lo lasci! Se vuoi lo ripeto: lo hai lasciato!
E poi quante cose carine di ha detto prima? Quante?! Troppe dette da uno come Jamie."Mi guarda in attesa di una risposta, anche se non so veramente a cosa.
Alzo le spalle
"Io non sto con lui perché è popolare"
"Sarei rimasta con Austin sennò" aggiungo mentalmente
Intanto Lydia si copre il viso con le mani, evidentemente esausta
"Cosa c'entra? Lui ti ha detto che ha sbagliato Cheryl! Ha sbagliato! Quante volte sbagli tu?"
La guardo leggermente arrabbiata
"Non è questo il punto Lydia.
Il punto è che non voglio un ragazzo che ottenga tutto come e quando vuole, perché so benissimo che in questo modo, quando vorrà un'altra ragazza, non esiterà nemmeno un secondo per scaricarmi"Sbatto la schiena sullo schienale della sedia mordicchiando la parte finale della matita con un fare scocciato.
Probabilmente Lydia se ne accorge e infatti dopo poco si gira verso la lavagna stando zitta finché un uomo alto, snello e con sguardo di ghiaccio si presenta alla porta.
Il professore di per se stesso è decente.
Ha degli occhi verdi riconoscibili anche a tremila chilometri di distanza ed è vestito con un pantalone nero e una camicia bianca.
I capelli sono di un nero fuliggine, sono inoltre molto lisci e lasciati cadere un po' dappertutto sulla faccia, cosa molto interessante visto l'elemento vestito con pantaloni e camiciaSul braccio destro si appoggia una giacca nera e per le mani tiene una borsa a tracolla marrone.
È molto giovane e un piccolo tatuaggio a croce è visibile sulla mano
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Wordplay-Jamie Campbell Bower
Romance•Bedales High School: amici, feste, discoteche, studio, amore e alcool • - - ~Lei? Cheryl Evans: trasferimenti continui, studiosa, simpatica, bella, gentile, ambiziosa, dolce, misteriosa - - ~Lui? Jamie Campbell Bower: dannato, testardo , scontroso...