Salvami

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"Jamie"
La mia voce esce come un sussurro ed è del tutto spaventa

Mi alzo da terra e corro verso di lui abbracciandolo forte

Mentre mi dirigo verso di lui, noto, in quel piccolo frangente di tempo, che la sua espressione è indecifrabile e spaventata.

Mi attacco al suo collo e comincio a piangere

Non voglio dimostrarmi debole con lui, ma come si fa a non piangere in una situazione così?

Le mie ipotesi su Jamie di prima che riguardavano la sua sorpresa si avverano, infatti non mi abbraccia subito, ma aspetta un attimo, come se non stesse capendo ciò che succede

Mi stringe a sé e mi accarezza i capelli lunghi mentre piango interrottamente.

Non parla.
Forse ha capito che con me le parole funzionano solo se usate a dovere

Io... io non so cosa fare.
Non riesco a smettere di piangere, ma poi per cosa?
Perché avevo paura di morire?
Ma in fondo io a cosa servo in questo mondo?
Io non servo a niente, assolutamente a niente.
Ho praticamente ucciso Angelina.
E l'ho fatto inconsciamente, come quando uno ragazzino prende per la prima volta in mano una sigaretta: all'inizio lo attira, vuole vedere cosa si prova a metterla in bocca, lo fa per gioco. Poi se non è capace di gestirla, lo porta alla morte anche se ha sempre saputo le conseguenze.

Penso che ora sarò costretta a dire a Jamie ciò che è successo, ma se ci pensò meglio potrei anche non farlo.
Quante cose del suo passato oscuro non so?

Non mi accorgo che lui mi ha attaccato al suo petto e mi sta conducenti giù dalle scale.

Sento una voce familiare: Lydia

Alzo subito lo sguardo e cerco di smettere di piangere.

Non posso sembrare debole anche davanti a lei.

Non capisco una cosa però: Dov'è andata Lei?

"Cheryl, oh mio Dio stai bene?!"

Viene verso di me e mi abbraccia.
Credo che non abbia mai visto delle lacrime bagnare il mio viso.

Mi asciugo il viso
"Si si sto bene"

"No, tu non stai bene"

Strano come Lydia possa leggermi nel pensiero

Allontano le sue parole con un gesto veloce della mano

"Dov'è Brigit?" Chiedo alzando lo sguardo

Sia Jamie sia Lydia arrossiscono violentemente

Io passo lo sguardo da lui a lei con la fronte aggrottata

"Allora?"

Lydia è la prima che si decide a parlare

"A scuola... non abbiamo fatto in tempo a chiamarla"

Io non ci credo infatti la guardo male, ma lei si nasconde dal mio sguardo e cambia discorso

"Chi è entrato e ha fatto questo casino?"
Chiede guardando la porta sfondata e i mobili al primo piano,che si intravedono da sotto, rotti

La domanda vera è: È ancora in questa casa?

Sbuffo e mi abbasso per prendere un paio di libri che sono caduti

"Non lo so chi sia stato... ero qui e..."
Le mie parole si fermano appena intravedo una figura nera uscire dal giardino

Assumo un'espressione cattiva e prendo un pezzo di ferro che trovo di fianco facendo volare i libri per terra

"Cheryl dove vai?"
Quella voce.
Da quando è qui non aveva emesso un suono e ora finalmente si dimostra capace di parlare.
Mi sembrano passati anni da quando non la sento e forse è passata un'oretta.

Wordplay-Jamie Campbell BowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora