Capitolo 4

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Skura P.O.V.'s

   Quando Sasuke esce dalla porta, io rimango in piedi con una mano poggiata sulla guancia rossa, immobile per alcuni minuti. Poi mi decido a reagire. Prendo la foto da terra. La guardo. Raffigura me che tengo in braccio Sarada, mentre Sasuke, gli poggia una mano sulla testolina, per avvicinarla alla sua. Sarada lo guarda negli occhi, tenendo poggiata la manina sul suo mantello. Siamo tutti e tre sorridenti. E' di circa un anno fa quella foto. Ce l'ha scattata Naruto al terzo compleanno di Sarada. Sono venuti un sacco di bambini alla festa. Tutti figli dei nostri amici. L'anno in cui è nata Sarada sono nati praticamente tutti i loro figli. Che coincidenza eh?

   Ora però non posso farmi divorare dai pensieri malinconici. Sono scossa, parecchio. Voglio, devo, capire che cosa passi per la testa di Sasuke. Abbiamo discusso in passato, cose da poco che si risolvevano subito, ma non avevo mai visto Sasuke così furioso. Ora però devo mettermi a lavoro. Anche Sasuke, messo com'era, è andato in missione. Non posso essere da meno. Raccolgo lo stetoscopio da terra e lo metto nella valigetta che avevo poggiato a terra appena entrata in casa.

   Esco di casa e faccio un respiro, devo scuotermi. Sono già in ritardo. Mi metto in cammino verso la prima casa.


   Quando arrivo busso, visto che il campanello è rotto. Il mio cliente mi apre. E' sempre lui. Una volta alla settimana ha bisogno di una visita speciale per alcuni problemi di salute, troppo lunghi da spiegare. 

   - Già di nuovo qui?- mi chiede lui ammiccante. Non capendo lo guardo con aria interrogativa.

   - Ehm...di che parli?-

   - Guardala, sei una brava attrice n'eh?-

   Ma che cazzo hanno oggi tutti? Boh.

   - Ti devo visitare. Mi fai entrare?- chiedo mantenendo il mio tono gentile e professionale.

   - Certo. Prima io ho visitato te tu sai dove, e giustamente ora tocca a te -.

   Ma che... Non vorrei aver capito quello che ho capito, ma non capisco di che cazzo stia parlando.

   - Scusa, cosa intendi?- chiedo allora seccata.

   - Lo devo dire papale papale? Non li capisci i doppi sensi? Va beh, sei qui per fare di nuovo l'amore no, dolcezza?-

   - E quando sarebbe successo?-

    - Come quando? Hai sbattuto la testa? Meno di un ora fa -.

   Rimango esterrefatta. Non sembra scherzi. Era questo che intendeva Sasuke? Ma io non ho fatto niente! Anzi. Non ho ancora visto questo paziente in tutto il giorno. E' la prima volta che lo vedo. Ma che succede? Prima ero già in ritardo perché c'era stato un imprevisto durante il percorso. Quindi chi era la persona che ha preso il mio posto? O ero ipnotizzata? Io però non ho fatto niente, ne sono certa! Non sono una pazza che va in giro a scoparsi chi gli capita a tiro!

   - Non ero io quella! - tento di spiegare.

   - E allora chi era? La tua sorella gemella?-

   - Non lo so, ma di certo non ero io -.

   - Mmh, facciamo le difficili. Per caso non ti è bastato quello che abbiamo fatto prima? Se vuoi puoi entrare - mi invita con la mano.

   Vorrei tirargli un cazzotto, ma non posso, è un mio paziente. 

    - Sei stato visitato (con i medicinali e tutto) prima?-

    - Sì -.

   - Bene. Allora me ne vado -.

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