Capitolo 10

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Ho fatto un piccolo cambiamento nel capitolo precedente. Non ci avevo pensato, ma è un po' pochino una settimana per arrivare al monte Kisokoma. Ho solo allungato la durata del viaggio. Non avrete problemi continuando a leggere.

PS: Che tenera l'immagine sopra!

Good Reding!

Sasuke P.O.V.'s

   Sto cavalcando da quasi due settimane. Anche oggi niente pause. Il cavallo è stremato. Anch'io comincio a sentire la stanchezza del viaggio. E' ora di fermarsi per una pausa. Tiro con delicatezza la criniera del cavalo, non è il caso di strattonarla. Non serve neppure chiederlo una seconda volta che l'animale si ferma. Appena scendo dalla sua groppa lo vedo stendersi. Vicino a noi scorre un piccolo ruscello. Mi ci avvicino, metto le mani a coppa e bevo. L'acqua è fresca e rivitalizzante. Sento il cavallo alzarsi e affiancarmisi per poi accingersi a bere anche lui. 

   Sono quasi arrivato al monte. Di questo passo altri due o tre giorni e sarò arrivato a destinazione. Il monte Kisokoma è conosciuto come il monte più alto di tutti. Riesco ad intravederlo da qui, tra i leggeri strati di nuvole. Solo pochissimi sono riusciti ad arrivarci in cima. Io sono determinato ad essere uno di quei pochi.

   Prendo la mia bisaccia e la poggio a terra come cuscino. Dormirò un paio d'ore e poi riprenderò la marcia. Sento il cavallo accovacciarsi dietro la mia testa, sfiorandola. Distende il muso davanti alla mia faccia, come in cerca di una coccola. Io glielo carezzo e poi chiudo gli occhi.

   Intorno a me è buio. Poi una luce, una voce. E' quell'essere titanico fatto di fuoco ed aria. 

   "Non c'è più speranza" sento la sua voce rimbombarmi nella testa. "Ormai sei solo. SOLO. Questa che ti stai creando è tutta un'illusione. Stai impazzendo". 

   La sua voce continua a ripetere la stessa frase di continuo, senza fermarsi, sempre più forte. Cado in ginocchio, tappandomi un orecchio. Sento i timpani dolermi. Del sangue comincia a gocciolarmi fuori dalle orecchie. I miei occhi piangono sangue. Vedo la mia pelle squagliarsi. Il sangue gronda da ogni singola parte del mio corpo.

   Mi sto sciogliendo. 

   Le vedo apparire davanti a me: Sakura e Sarda. Ma come sono ridotto non riesco neppure ad avvicinarmici di un passo. Poi anche loro cominciano a sciogliersi, ma molto più velocemente di me. 

   La voce non cessa di parlare. Sta gridando e ridendo.

   Mentre io continuo a squagliarmi come ghiaccio al sole, Sarada e Sakura si sono già trasformate in due pozze di sangue. Urlo, ma non esce alcun suono dalle mie labbra. Anche la gola mi si è sciolta. Non posso fare niente. Sono sempre più vicino al livello del suolo. Non sento più il mio corpo. Sento solo una parte del viso. 

   "Sono morte! E tu morirai con loro, senza riuscire a salvarle!"

   E' finita anche per me.

   Mi sveglio di soprassalto, sollevando la schiena e poggiando la mano fra i ciuffi d'erba. Mi manca il fiato. Un altro incubo. Mentre cerco di riprendere fiato, sento Tuono svegliarsi. Mi scuote la spalla come per cercare di tranquillizzarmi. Gli carezzo il muso. 

   - Sto bene -.

    Mi rialzo in piedi, aiutandomi con la sua groppa. Subito dopo si alza anche lui. 

  - E' ora di riprendere il viaggio -. 

   Gli salto in groppa e riprendiamo la cavalcata.

   Quel sogno dice molto. E' vero, potrebbe essere tutta un'illusione quello che ho visto. Potrei aver fatto tutto da solo. Forse sono davvero pazzo. Ma pur di esserne certo sono disposto a salire in cima a quel dannato monte. Sprono il cavallo a correre più veloce. Lui nitrisce ed accelera il passo.

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