Capitolo 34- Il campeggio pt.1

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Sono trascorse un bel pò di ore da quando Bridget vive con noi e appena nove da quando abbiamo fatto l'amore. E' stata una piccola distrazione estiva e devo ammettere che quando la stringevo a me, desideravo con tutto il cuore che al suo posto ci fosse Clara. Quando la guardavo in volto, vedevo quello deluso di Clara sul lungomare, a confessarmi che il suo amore per me è stato solo soffocato da polvere. Mia madre mi ha sempre insegnato a dire la verità e se devo essere onesto fino in fondo, devo anche dire che ho trascorso la notte piangendo lacrime salate. Sin da piccolo ho sempre avuto una fervida immaginazione e mi piace pensare che più salate sono le lacrime, più è grande il rammarico. Le mie erano salatissime. Si, penserete che me ne sia pentito e in effetti è così. L'ho solo usata per divertimento e credo di averla anche illusa con le parole. Mi sento un idiota ma ho voluto farlo per capire se ciò che provo per Clara è reale e sono giunto alla conclusione che è realissimo. Quando scendo le scale e sento le intenzioni di Bridget sulla mia colazione, il cuore mi si dilania e la voce esce flebile. Pancackes allo sciroppo d'acero, le dico e sono sicuro che ad ogni boccone sentirò l'amarezza e la delusione che provo per me stesso. Devo dirle tutta la verità e questo è il momento adatto. 

<<Lara ci lasceresti un attimo da soli?>> Le chiedo, consapevole dell'umiliazione che sta per subire Bridget.

<<Si, ma prima volevo dirvi che stasera tornano mamma e papà e ce ne andremo noi>>

<<Con questo cosa vorresti dire?>> Tronco il discorso.

<<Andremo in campeggio. Tutti insieme>>

<<Che bello, non vedo l'ora>> Dice entusiasta Bridget, abbracciando mia cugina.

Lara ci lascia da soli e vorrei non averle mai detto di andarsene. Ora che ho visto l'entusiasmo di Bridget per il campeggio, mi sento ancora più inutile e non voglio rovinarle il momento. Ha vissuto una vita senza diritti, incustodita, e si merita qualche giorno di relax.

<<Cosa volevi dirmi?>> Chiede lei, guardandosi le punte dei piedi.

<<Ehm.. niente di importante. Ti voglio bene>> La rassicuro, attirandola a me in un abbraccio quasi fraterno.

* * *

Gli zii sono tornati e dopo una lunga chiacchierata con il capofamiglia, siamo giunti ad una tregua. Mi sono quasi commosso delle sue scuse per ciò che pensava di me, e non ho resistito ad un abbraccio e ad un sorriso sinceri. Se lo zio avesse saputo dell'esistenza di Rich, non avrebbe dato a Lara il consenso per andare a trascorrere quattro giorni in campeggio. Sorrido pensando alle notti in bianco di sua figlia e del suo forse futuro cognato.

<<Gabriele, sei pronto?>> Urla Lara, bussando ripetutamente alla mia porta.

<<Si, devo solo mettere qualche maglietta in borsa>>

Per tutta risposta, Lara entra in camera e con le mani sui fianchi mi scruta in cagnesco.

<<Dobbiamo discutere delle tende per la notte!>>

<<E per quale motivo?>> Chiedo allarmato, sperando non dica ciò che penso.

<<Abbiamo solo tre tende da campeggio>>

<<E quindi? Tu e Rich dormirete assieme e io e Bridget nelle altre due restanti>>

<<Gabriele, forse ho dimenticato di aggiornarti su qualche dettaglio. Ci sono anche Clara e Nate>>

<<Prendi per il culo? Sai che le cose tra me e Clara non vanno bene e tu che fai, la inviti?>>

<<Ma dai, hai voltato pagina con Bridget. Se tu e Clara vi siete mollati, non vuol dire che devo abbandonare la mia migliore amica>> Afferma voltandosi verso l'uscita.

<<Ti odio>>.

Abbiamo dovuto fare quattro isolati a piedi per non destare sospetto nello zio, fino al The night is young (locale di Rich). In realtà, essendo l'unico uomo ho dovuto portare due borsoni in spalla e un trolley.

<<Benvenuti ragazzi, sistemo le ultime cose e possiamo andare>> Ci accoglie Rich, togliendomi i bagagli di mano.

<<Grazie Rich, tu si che sei un vero amico>>

<<Gabriele, loro sono donne e lo sai che sono tutte uguali>>

<<Chiudi il becco o ti faccio venire un'altra irritazione a colpi di..>>

<<Tutte tranne te, amore mio>> Si giustifica, abbracciandola.

<<Non ci posso credere. Hai ceduto come una pera cotta Rich>>

<<Ce n'è anche per te se ancora continui a isticare il mio ragazzo, hai capito?>> La reazione inaspettata di Lara mi fa ridere a crepapelle. 

Mentre le due ragazze bevono un drink su un divanetto e io e Rich sbarazziamo il locale, la porta d'ingresso si apre.

<<Ci dispiace, ma il locale è chiuso>> Grida il proprietario da sotto il bancone, intento a sistemare i calici di vetro.

<<Tranquilli, siamo noi>> Dice una voce familiare. All'ingresso c'è Clara, seguita dal suo amichetto.

<<Entrate ragazzi, non restate lì davanti come due salami>>

Senza avermi degnato di uno sguardo, Clara raggiunge le ragazze e Nate viene verso noi>>

<<Piacere, Nate>> Dice il trentenne, porgendo la mano a Rich che la stringe cordialmente.

<<Ciao Gabriele>> Dice, stavolta rivolgendosi a me.

<<Ciao>>

<<Ragazzi è tutto pronto, possiam dirigerci alla mia auto>> Afferma entusiasta Rich, prendendo i bagagli suoi e di Lara. Quando sono sicuro che tutti gli altri siano lontani dal sentire ciò che sto per dire a Rich, gli afferro il braccio.

<<Rich, ma Clara e quello verranno in macchina con noi?>>

<<Ehm.. si>>

<<Non ci posso credere, non farmi questo anche tu>> Lo prego, già esausto della presenza dei nuovi arrivati.

<<Sto scherzando amico. Dove li potremmo mettere, nel cofano? Non c'è spazio da noi. Loro verranno con l'auto di quel Nate>>

<<Ti voglio bene Rich, menomale che ci sei tu con me>> Affermo sollevato, facendolo ridere.

<<Amico, se devo essere onesto anche a me fa antipatia il nuovo arrivato e ne vedremo delle belle in campeggio>>

Angolo dell'autore:

Ragazzi/e , pronti alle avventure che vivranno i nostri protagonisti in campeggio? Se è sì, passate al prossimo capitolo e lasciate una stellina se vi è piaciuto. Grazie milleee.


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