Capitolo 38- Il campeggio pt.5

102 16 3
                                    

Siamo avvolti da ragnatele e batuffoli di polvere ma ciò è niente in confronto al desiderio e all'ardore che abbiamo provato facendo l'amore. Tra tutte, questa è stata quella in cui mi sono sentito un tutt'uno con lei; in simbiosi. Adesso mi sta fissando mentre con le mani gioca con i miei peli del petto. Le tavole di legno marcio che costituiscono il pavimento di questo capanno, mi fanno sentire costantemente la schiena bagnata e la sensazione mi riporta alla realtà, facendomi rammentare chi sta fuori quella porta: Nate. Spero che questa piccola dimostrazione d'amore le abbia fatto cambiare idea su Nate e voglia ritornare alla sua solita vita con me.

<<Gabriele ed ora come glielo dico a Nate?>> Mi chiede spostando la mano dal petto all'entro coscia.

<<Che cazzo me ne fotte di quel coglione, ora ti ho con me e per me e non voglio di certo che un coglione del genere rovini tutto. Glielo farò capire con un calcio in culo>>

<<Gabriele non parlare così perchè in fin dei conti anche lui, come Bridget, è stato una cavia del nostro esperimento d'amore, delle nostre provocazioni e insomma un mezzo per farci capire quanto ci amiamo>> Sposta tutto il peso del suo corpo su di me e abbassa lentamente la testa verso me. Percorre con le mani l'incavo del collo, i pettorali e l'addome.

<<Clara sai che farei l'amore con te sempre ma se non iniziamo a pulire le canoe ora, si insospettiranno e ci troveranno in queste condizioni>>

<<Gabriele non m'importa. Sai che non abbiamo usato il profilattico e il rischio di rimanere incinta c'è sempre>> Prorompe con una scintilla di enfasi negli occhi.

<<Tranquilla, mi sono fermato giusto in tempo>>

<<Che idiota che sei>> Dice prima di alzarsi e iniziarsi a vestire.

Dopo esserci rivestiti ci mettiamo a lavoro e azioniamo la pompa per lavare le canoe. Dato che ogni canoa è a due posti, ne basteranno tre.

<<Salirai con lui in canoa?>> Le chiedo mentre con una pezza di spugna sfrego il bordo di resina della canoa. Alzo lo sguardo e noto il suo su di me, dalla fessura che c'è tra una canoa e l'altra.

<<Gabriele non mettermi ansia. Si, salirò con lui e stasera o domattina gli dirò tutto>> Esclama, palesemente infuriata.

<<Ma che cazzo ti passa per la testa? Abbiamo fatto l'amore e mi chiedi di aspettare tutta una notte in cui tu e lui potreste fare sesso nella tenda accanto alla mia? Ti rendi conto che supplizio sarebbe mettere a bada la voglia di averti mia stanotte?>> Sbraito, lancio la spugna in un angolo e mi rendo conto di aver esagerato. Non sono un dipendente dal sesso e le parole appena dette confermano il contrario.

<<Mi sa che devi mettere a bada la voglia di scoparmi per almeno questa notte!>>

* * *

Gli schizzi d'acqua che mi arrivano in faccia a causa del movimento dei remi, mi fa venire la pelle d'oca. Nonostante il sole cocente avverto freddo su tutto il corpo.

<<Gabriele stai bene?>> Mi chiede Lara mentre si accosta con la canoa alla mia. Rich e Lara condividono una canoa e io e Bidget un'altra.

<<Sento freddo>> Sbiascico le due parole come fossero le ultime prima di morire.

<<Avvicinati che ti tocco la fronte>> 

<<Lara smettila, sto bene. Mi basta la rompipalle di mia madre>> Le dico e ricordo che non sento i miei genitori e Aldo da almeno tre giorni. Sono un grandissimo stronzo. Ora penseranno che non mi importa nulla di loro.

<<Cuginetto ma stai scottando di febbre>> Urla allarmata Lara che è riuscita nell'impresa di poggiarmi il palmo della mano sulla fronte. Lara ha ragione e ne sono consapevole ma non voglio avere le loro attenzioni.

<<Tranquilla, un caffè caldo e una dormita sistemeranno tutto>> La tranquillizzo e inizio a remare, imitato da Bridget dietro di me.

Un senso di vuoto mi fa chiudere le palpebre e perdo l'equilibrio. Avverto il buio più totale e l'acqua fredda che mi punge la pelle come aghi finemente affilati.

* * *

Apro le palpebre e mi accorgo di essere asciutto e dentro la tenda. Una tenda non mia. Una tenda con dentro lo zaino di Clara.

<<Ei, come stai?>> Bisbiglia qualcuno alla mia destra. Non mi ero accorto di Clara che al mio fianco immerge una pezza in una bacinella d'acqua e me la poggia in fronte.

<<Adesso meglio. Che cosa è successo?>> Chiedo, consapevole di conoscere parte della storia.

<<E' successo che sei un coglione. Non hai detto a nessuno di avere la febbre e quando Lara se ne è accorta hai fatto il fighetto della situazione, coprendo i panni di Hulk. Sei caduto in acqua e Rich ti ha recuperato giusto in tempo. Stai scottando di febbre amore mio e non sai lo spavento che mi hai fatto prendere; ho temuto il peggio>> Completa il discorso, iniziando a singhiozzare

<<Ei, non intendevo farti piangere>> Le sussurro attirandola a me.

<<Ti amo>> Aspettavo da tanto queste due semplici parole e finalmente si è fatta coraggio a dirmele.

<<Clara ma non hai paura che Nate entri e ci veda così?>>

<<Nate è passato, gli ho detto tutto e ha deciso di andarsene a casa con Bridget>>

<<Bridget?>> Chiedo sbalordito.

<<Si, voleva anche lei tornare alla vita di periferia e sono tornati assieme>>

<<Quindi stanotte sei tutta per me?>> Le domando trattenendo un sorriso malizioso.

<<Stanotte dovrai riposare e riprenderti stupido>>

<<Amore ma mi sento già meglio, anche la febbre è passata>>

<<Idiota>>

<<Ti amo>>

<<Ti amo anch'io>>

Angolo dell'autore:

Grazie mille a tutti per le visualizzazioni e spero che questo capitolo vi piaccia. Se è così, lasciate una stellina. Grazie e baciii. La prossima pubblicazione sarà domani sera perchè poi per 10 giorni non potrò aggiornare (Sarò in vacanza.. YESS!!)

Quei 91 giorni #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora