Arriviamo al The night is Young . L'odore di fumo, di alcool, musica ad alto volume e le coppie che pomiciano rispecchiano in pieno il nome del locale.Vedo Richard dietro al bancone, intento ad esibire le sue abili braccia versando liquidi alcolici in bicchieri di vetro colorato da lontano e ci avviciniamo. -Ciao Richard, un margarita grazie!-
-Wei amico, calma. Non mi presenti la tua bell'amica?-
-Lei è-
Finisce la frase per me- Lara, ma non farti film mentali-
-Poco nervosetta? Piacere, Richard Moore-
-Avevo intuito. Sai nell'insegna lì fuori c'è scritto in evidenza il tuo nome, con la tua faccia per sfondo- termina la frase sfidandolo con lo sguardo. Onestamente, non ricordo di aver visto la sua foto sull'insegna-
-Se poni un freno al tuo ego da strafigo, vorremmo un margarita e un pink rum, grazie- non mi sorprendo della sua reazione e dentro me rido a crepapelle. A Lara non sono mai piaciuti commenti del tipo "bella ragazzina", "stronzetta", "pischella" o cose del genere perchè pensa che chi li dica sia un pollo con il cervello di una gallina.
Presi i nostri cocktail, ci gettiamo alla ricerca di un angolo in cui sedersi e due ragazzi lasciano il divanetto su cui erano seduti, come se avessero ascoltato la nostra richiesta.
-Gabriele che ne dici?- mi dice indicando il cocktail e subito comprendo voglia fare la gara a chi manda tutto giù prima. Sorrido maliziosamente e in meno di un minuto ho mandato tutto giù e vinco.
-Bis?- chiede e senza ottenere la mia risposta, si alza e sculetta fino al bancone, da Richard. Altro che coglione con comportamento da strafigo, Lara se lo vorrebbe scopare.
Una ragazza si avvicina e prende posto accanto a me, occupando la parte di Lara. Gambe scoperte, seno altrettanto come la pancia e il di dietro. Decido che il è il momento buono di mettere un punto sul capitolo Clara e Gabriele e mi presento.-Gabriele, piacere!-
-Caroline!- mi dice lanciandomi fulmini con lo sguardo felino. E' strano perdersi in un paio di occhi nero pece, ma quando avviene ciò è la fine. Il suo seno prorompente è il magnete e il mio sguardo il metallo. Si abbassa per prendere il bicchiere sul tavolino e mostra di non avere il reggiseno. Cazzo, cazzo, cazzo tutte a me. La parete opposta a noi è uno specchio e riesco a vedere gli sguardi che fa per attirare la mia attenzione. E' troppo provocante, anche quando dopo aver bevuto un sorso di alcool si lecca lentamente il labbro superiore. Prende una matita nera per gli occhi e scrive qualcosa in uno scontrino che subito dopo mi porge, andandosene. Per aprirlo mi macchio un pò i polpastrelli e leggo ciò che avrei e non avrei voluto leggere; cinquanta per cento il primo e cinquanta il secondo. TOILET, ovvero "BAGNO". La passione e l'eccitazione aumenta in me fino a convincermi di lasciarmiandare del tutto, seguendola. Prima di svignarmela, do un'occhiata furtiva a Lara che è ancora impegnata a parlare con Richard. Mi faccio largo tra la folla, strattonando qualcuno e guadagnando forti calci sui piedi. Arrivo davanti ad una porta scorrevole con su le etichette che indicano il bagno sia maschile che femminile ed entro. Una massa ribelle di capelli corvini si intravede dalla porta di uno dei sei bagni disposti in fila, uno dietro l'altro. Eccola qua, la bellissima Caroline che sfoggia il suo sguardo sensuale che mi fa giungere al limite. Mi getto su di lei e le strappo i vestiti di dosso, facendola rimanere in sole mutande. Mi avvinghio come un neonato al suo seno e lancia piccoli gridolini di piacere che mi fanno aumentare il ritmo. Stavolta, contrariamente a prima, prendiamo le giuste precauzioni e ci abbandoniamo alla passione, se così si può dire, di una mezz'ora nel bagno di un locale qualsiasi. Finiamo, lei continua a baciarmi l'incavo destro del collo, quando l'afferro per i polsi e la guardo serio. -Caroline, mi è piaciuto un casino farlo con te, ma voglio mettere le cose in chiaro. Non provo niente per te, solo forte attrazione fisica- mi guarda tesa e le spunta un sorriso. - Stessa cosa vale per me, è stato solo per puro piacere, nient'altro!- che sollievo, almeno non faccio soffrire altra gente. Mi trovavo sul filo del rasoio e ora un peso mi si è tolto dal petto. Ci salutiamo, con la promessa di rivederci e mi ricordo di Lara. Incredibile, ancora è con Richard ma stavolta con il sorriso stampato in volto. Bella cugina che ho, che si dimentica di me per un Moore qualsiasi. Lo so, non dovrei parlare nemmeno io però ora la cosa più importante è fare finta di niente e divertirsi per tutto il resto della serata. Con Caroline è stato bello ma con Clara qualcosa di speciale, emozionante, passionale e soprattutto sentito.
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Quei 91 giorni #Wattys2017
RomansaGabriele, sedicenne italiano decide di trascorrere le vacanze estive dagli zii, a New York. Qui fa la conoscenza di Clara, una ragazza italiana di diciotto anni per la quale perde la testa. Tutto va avanti per ben novanta giorni anche se con qualche...