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«ho un'idea!» esclamò Dylan,alzandosi dalla panchina

lo guardai incuriosita e lui si decise a parlare: «andiamo in giro per i vialetti e suoniamo,e poi corriamo»

risi,lo facevo quando avevo dieci anni,ma l'idea mi stuzzicava.

«Saranno le due del mattino,se sveglieremo qualcuno la colpa sarà tutta tua» lo avvisai

Mi alzai insieme a lui e attraversammo la strada,c'erano molte case qui e purtroppo mio padre doveva proprio prenderla vicino a cameron,prima ne ero entusiasta,adesso mi viene da prendergli il cervello e venderglielo al mercatino dell'usato poco funzionante,insomma,quante case ci sono a San Diego?

Io e Dylan continuammo a suonare,e qualche signora ci aprì prima di darci il tempo di scappare e non vi dico quante maledizioni ci mandarono.

«Non suonare lì» lo avvisai,ma lui lo fece prima che glielo dicessi,prima che io e lui potessimo scappare Cameron aprì la porta,e io mi immobilizzai davanti a lui,aveva la faccia impastata dal sonno e probabilmente lo avevamo,o meglio,aveva svegliato.

«Aria..» disse tristemente,ma quando vide un ragazzo accanto a me il suo tono si fece più duro,ma come poteva reagire così,dopo che mi ha detto di amare un'altra?

«Scusami,ho scambiato casa di mia nonna per la tua.Qui le case sono tutte fastidiosamente uguali!»

Cameron ci chiuse la porta in faccia e io supplicai il mio amico di smetterla di giocare a questo giochetto infantile,mi sedetti in uno scalino di un negozio, chiuso per l'ora e lui si sedette vicino a me,prendomi la mano e intrecciandola alla sua.

«Devi dimenticarlo Aria,se no non arriverai da nessuna parte e non riuscirai mai ad andare avanti,e non dovresti farlo solo tu,ma anch'io con Loren»

«Loren è il nome della tua migliore amica?Non me l'avevi mai detto»

Lui annuì e guardò l'orologio.

Mi accompagnò fino a casa mia,vicinissima da dove ci eravamo seduti entrambi.

«Devo andare adesso,se no mia mia madre mi mena» mi diede un bacio in guancia e se ne andò,salendo sulla sua auto.Rientrai a casa più silenziosamente che potevo,anche se mi accorsi che erano tutti svegli a disfare scatoloni,non avevo proprio voglia di aiutarli, quindi salii in camera mia e dopo aver cercato un nuovo pigiama,visto che quello che avevo era una vecchia maglietta di Cameron lo indossai e mi misi sotto le lenzuola.Da vari minuti continuavo a sentire vari rumori,e allora mi affacciai alla finestra e proprio lì vidi Cameron con una scala,che cercava di entrare nella mia camera.Scossi la testa e chiusi la finestra,lasciandolo lì.Non posso perdonarlo dopo una cosa del genere,mi ha praticamente tradita,okay che sono stata tradita molte volte e ormai mi sono abituata, ma da lui non me lo sarei mai aspettata.Mi rimisi a letto ma non riuscivo a prendere sonno,quel ragazzo mi aveva fottuto il cervello,e sono sempre stata dell'idea che noi due siamo legati da un'elastico molto resistente,ma che per me da qulche ora si è ufficialmente spezzato.Ognuno ha preso la sua strada quando eravamo piccoli,e l'elastico ha deciso di farci rincontrare perchè ci eravamo dimenticati l'uno dell'altra,poi però è arrivato il momento estremo,l'elastico stava per spezzarsi e ha reagito,ci ha fatto rincontrare,ma secondo me era meglio se ce ne stavamo ognuno dei due per le proprie,non avrei sofferto così tanto,non credo di meritarmelo dopo tutto quello che ho passato e che sto continuando a passare.

Credo di amarti [[Cameron Dallas]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora