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Tre mesi dopo

«Aria,ho preso una decisione.Siamo in questo ospedale da tre mesi» tirò su con il naso

«E Cameron vive solo perché è attaccato ad una macchinetta,come sai l'hanno operato.Il cuore batte,ma dalla forte botta presa il cervello non c'è più e non c'è più nessuna possibilità che si svegli,quindi,ho deciso di farlo staccare da quella macchinetta.È mio figlio,lo amo,ma è una cosa che si deve obbligatoriamente fare,non ce la faccio più nemmeno io.» scoppiò a piangere e io feci la stessa cosa,per poi abbracciarla.

A quanto pare era davvero arrivata quell'ora;l'ora in cui le macchinette avevano deciso di spegnersi,e insieme a loro,anche una vita.La vita di un ragazzo meraviglioso,che aveva migliorato in modo smisurato la mia vita.

«Non c'è proprio più nessuna possibilità?» chiesi,e Tatiana scosse la testa.

«Entra un secondo nella sua stanza,nel frattempo vado a parlare con una dottoressa» annuii ancora in preda alle lacrime e mi diressi nella sedia accanto al suo letto.Lo osservai per l'ultima volta,e anche se faceva male dirlo,era così.Lo guardai attentamente e mi ricordai dei suoi occhi castani sempre accesi e vispi e delle sue labbra sempre calde e soffici sopra le mie.Era pallido e i suoi capelli erano scompigliati.

«Ti prego,svegliati» gli sussurrai,per poi lasciargli un bacio sulle labbra e uscire dalla stanza,piangendo ancora più forte.Una dottoressa entrò nella sua camera subito dopo e qualche minuto dopo lo vidimo uscire con una barella.Tatiana seguì la dottoressa e io mi accasciai a terra,piangendo come una isterica.Dylan,che tutti i giorni era venuto a farmi compagnia,si sedette accanto a me e mi prese la mano.

«Cameron» sussurrai,sognando di averlo ancora accanto a me

Non lo avrei visto più,mai più,non lo avrei più baciato e non mi sarei mai potuta scusare per tutte le cose sbagliate che avevo fatto con lui,volevo piangere e basta.Mi mancherà da morire,mi mancherà tutto di lui,i suoi baci,la sua voce calda,quando diventava geloso e usava google traduttore per insultare i ragazzi in mandarino,quando era arrabbiato,quando era premuroso.Io lo amo e lo amerò sempre e comunque,non importa se mi troverò un altro ragazzo da grande,nessuno potrà mai prendere il suo posto,lui rimarrà sempre con me,mi ha migliorato la vita,e a lui devo tante,anzi,troppe cose.E proprio oggi io e lui facevamo un anno dal nostro fidanzamento.

**
Oggi si celebrava il suo funerale e secondo me,era uno dei giorni più tristi e che mi sarei ricordata a vita.Fui una delle prime ad entrare in chiesa insieme a Courtney,e anche se lei volle vedere il corpo di suo figlio,io non ce la feci,ero troppo scosso e preferivo ricordarmelo quando era vivo.

«Mi dispiace così tanto,Courtney» qualche lacrima mi rigò il viso e lei annuì comprensiva.

C'erano molte persone al funerale,tra cui Alice -che stava molto bene- e Quentin.Tutti erano dispiaciuti e la maggior parte delle persone piangevano,soprattutto Nash,che non aveva avuto l'occasione di riappacificarsi con il suo migliore amico.

La messa si svolse normalmente e le mie lacrime non smettevano di scorrere,stavo per sentirmi male e vedere la sua foto dove era davvero felice,mi riempiva il cuore,ma poi vedevo la bara,e lì il mondo mi crollava addosso,non ce la facevo,non ero mentalmente stabile.

Il prete poi ci fece uscire fuori e ci diede dei palloncini bianchi e mi diede un pennarello,scrissi -ti amo- e poi lo lanciai in aria,seguita dagli altri.

«L-lui era un ragazzo favoloso,pronto ad aiutare tutto e tutti e non si meritava di morire in questo modo così crudele e così giovane,sarebbe stato meglio se sarebbe molto nel suo lettino a calduccio,magari per la vecchiaia.Continuo a dire che lui mi ha stravolto la vita in modo positivo,e chi lo conosce bene sa com'è fatto,preferisce proteggere gli altri che proteggere sè stesso,è questa è una delle sue qualità,ed è anche la motivazione per cui adesso tutti ci troviamo cui,lui,quella notte,ha deciso di proteggere una persona,e ci è riuscito.Cameron,noi tutti,che siamo riuniti qui,non riusciremo mai a ringraziarti abbastanza.» dissi,per poi voltare le spalle e andarmene,se fossi rimasta,sarei nuovamente scoppiata a piangere davanti a tutti e anche se ad un funerale era una cosa normale,preferivo farlo in solitudine,così mi accasciai dietro un albero e lì cominciai a ripensare al suo magnifico sorriso,e poi alla barra.Cominciai a piangere a dirotto,e anche se sapevo poche cose,sapevo per certo che nessuno prenderà mai il suo posto,mai.

Credo di amarti [[Cameron Dallas]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora