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«Hei Aria,ti vedo nera» disse Claire,avvicinandosi a me con una mano sul suo pancione,fra pochi mesi partorirà e sono contenta più o meno,mi dispiace che questa povera bimba debba avere un padre del genere.

«Non è successo nulla,dov'è mio padre?» chiesi scorbuticamente,onestamente ero nera dalla rabbia e non mi andava di raccontarle tutto,anche se era una brava consigliera,più o meno

«Tesoro,sai che puoi raccontarmi tutto.Comunque è in camera da letto che sta cercando un nuovo lavoro,è stato licenziato» abbassò lo sguardo e io annuì,per poi recarmi nella loro camera.

«Sei un uomo penoso.Che cosa hai detto a Cameron,eh?» mi sedetti davanti la sua scrivania e lui non rispose e non mi degnò nemmeno di uno sguardo,anzi,continuava a scrivere in dei fogli,credo per qualche promozione.

«Rispondimi!» alzai il tono di voce e finalmente rispose

«Devi stare lontano da quel ragazzo,e adesso ho cose più importanti,non posso pensare a te e a quel ragazzo,a meno che tu non voglia rimanere povera»

«Dio,odio quando devi fare così.Se butti via cinque minuti per conversare con TUA figlia non cambierà assolutamente nulla,quindi adesso,mettitelo bene in testa.Non so cosa tu abbia messo in testa a Cameron ma io continuerò a stare con lui,con o senza la tua approvazione.»

«Aria,sono io il genitore» mi guardó severamente,per poi tornare a compilare dei moduli

«Non puoi non farmi vedere la persona che amo,che ti sia chiaro.Continuerò a fare sempre di testa mia,e non importa se mi manderai a vivere dalla mamma.» uscii dalla camera e scesi al piano di sotto,e sotto lo sguardo curioso di Claire uscii di casa,sbattendo la porta.Mi diressi verso casa di Cameron e suonai il campanello,e fu proprio lui ad aprirmi.In men che non si dica mi fiondai nelle sue labbra,e lui sembrava ricambiare il bacio.

«Tu eri sveglia?» chiese,ma per quanto era affannato più che una domanda sembrava un'affermazione.

«Non devi lasciarmi più andare,quando vuoi capire che non mi crei nessun problema e che con la tua presenza li risolvi tutti?» appoggiò la sua fronte alla mia e poi mi sorrise

«Mai più.»

«Io non voglio più perderti e questa volta dico davvero» disse,e poi abbassò lo sguardo

«Cameron ascoltami,okay?Mio padre non ci separerà,non in questo modo.Magari,se avessimo avuto problemi di coppia e avremmo voluto lasciarci okay,mi sarei rassegnata,ma ci siamo lasciati per volere di una persona che nella nostra relazione non centra nulla.Quindi adesso,promettimi di non dare più ascolto a mio padre» gli porsi il mignolino in segna di promessa come facevo a dodici anni e lui scoppiò a ridere.

«Sei proprio una bambina,comunque si,te lo prometto» e dopo di che mi baciò,ma ad interrompere tutto fu Austin che entrò di colpo dalla porta,e solo dopo mi ricordai che per errore avevo lasciato la porta aperta.

Credo di amarti [[Cameron Dallas]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora