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Un mese dopo

Non avevo più visto Cameron da quella sera,ho provato a chiamarlo un milione di volte dal telefono di Claire che era totalmente in disaccordo con mio padre ma lui non ha mai risposto,e solo una volta ha risposto,oggi.E per fortuna Claire ha detto che potevamo uscire insieme e poteva benissimo coprirci,anche se non poteva farlo per sempre e ne ero consapevole,il mio rapporto con lei in questo mese era migliorato tantissimo e sinceramente ne ero felice,più o meno.Mentre con mio padre,nulla,non riesco nemmeno più a guardarlo negli occhi che provo solo schifo nei suoi confronti,e anche se a volte sbaglio con lui,lui ha sbagliato altrettante volte con me.

«Claire,aiuto!Cosa devo mettere?»

Salì immediatamente per aiutarmi e onestamente,i suoi gusti facevano davvero pena visto che mi consigliò un vestito a palloncino arancione che mi regalò mia nonna paterna.

«Prova questa gonna »mi porse una maglia bianca da mettere dentro la minigonna aderente con una fantasia strana,ma allo stesso tempo davvero molto bella.La cosa curiosa è che non sapevo nemmeno di averla nell'armadio,mi diede anche degli stivaletti troppo alti per i miei gusti,tralasciando questo non ci azzeccavano per niente con il contesto.Scartai tutto e presi un paio di jeans skinny con una maglia,per poi prendere delle converse visto che a parer mio,solo le scarpe da tennis sono comode.

«Non cambierai mai» arricciò il naso e poi si rimise nel divano,secondo me potrebbe sponsorizzare poltronesofà per quanto sta in quel fottuto divano,ma dai,è anche da capire visto che è incinta di cinque o sei mesi,non ricordo precisamente.

Mi vestii in quel modo e mi guardai allo specchio,se prima ero un mostro,adesso sono bruttina,ma è la mia faccia e non posso cambiarla purtroppo,anche perchè se provavo a truccarmi diventavo un piccolo clown e se uscivo per strada mi portavano direttamente al circo.Erano le nove e mezza quindi scesi di corsa le scale,e per la fretta caddi anche,ma questi sono dettagli.Non appena uscii dalla porta lui era lì con la sua auto ad aspettarmi,e appena salii nell'auto non era molto felice e la tensione che fra noi non c'era mai stata prima d'ora si iniziava a fare sentire.

«Cameron,va tutto bene?Non mi sembri molto felice»

«Devo parlarti di una cosa»

Lo guardai interrogativa e lui accostò in un posto abbastanza desolato dove c'era solo il mare.

«Senti,so che dopo questa cosa che ti dirò succederà un casino e so che hai ragione e probabilmente non c'è nemmeno bisogno di scendere dall'auto.Io mi sento con un'altra»

Sentii come una coltellata dritta al cuore e penso che fra poco si sarebbe rotto in mille pezzi non ricomponibili fra loro.

«Ah,e quando pensavi di dirmelo?» alzai il tono della voce e sentivo già qualche lacrima che mi rigava le guance arrossate.

«Non voglio più sentirne di te,vaffanculo Cameron.E tutte quelle promesse che mi hai fatto quella sera?Dove sono finite?Ti ho chiamato giorno e notte per un fottuto mese con il telefono della compagna di mio padre e oggi tu mi hai risposto per chiedermi di uscire e dirmi questa puttanata?Io non ti riconosco più,e dai che ti dico?Austin aveva ragione in tutto»

«Perchè l'hai fatto?Perchè?» cominciai a piangere ancora più forte e non ricevetti una risposta da lui,ma si limitò ad abbassare lo sguardo e io scossi la testa in segno di delusione,dopo qualche secondo uscii dall'auto sbattendo lo sportello dell'auto e per fortuna non eravamo arrivati così lontani da casa,e infatti la raggiunsi in qualche minuto.Mi sedetti davanti al portico di casa mia e proprio lì c'era Dylan,e non esitai a raccontarli tutto.Mi strinse a sè e io continuai a piangere,mentre lui mi sussurrava di stare calma e che tutto sarebbe passato.

«Io lo amavo davvero e lo amo tutt'ora?Come ha potuto farmi una cosa del genere?» mi staccai dall'abbraccio e lo guardai negli occhi

«Aria,io non lo so.So solo che sei una ragazza stupenda e che a questo punto non ti meritava,lo so che sarà difficile dimenticarlo e farà sempre e dico sempre parte della tua vita e anche se troverai un altro ragazzo non riuscirai mai a dimenticarlo,ma forse troverai qualcuno di meglio,e dopo questo te lo meriti» si levò la felpa e me la mise addosso,visto che faceva parecchio freddo.

«Aria,non devi più pensarci e so che è difficile,ci sono passato con la mia migliore amica e nessuno potrebbe capirti meglio di me» forzò un sorriso e poi prese le mie mani e le intrecciò alle sue.

Credo di amarti [[Cameron Dallas]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora