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«Aria,lo sai che piangere non è la soluzione a tutto» cercò di consolarmi in tutti i modi possibili,non piangevo per mia madre in sè,ma nel modo in cui debba sempre peggiorarmi le giornate con i suoi comportamenti ostili,e questa cosa dura da quando l'ho scoperta con quei ragazzini.Non potevo negare che da lì iniziai a risponderle male,ma ricambiavo il suo trattamento.Aveva paura che spifferassi tutto a mio padre,e sinceramente lui alla fine lo scoprì comunque.

«Cameron per favore,non è il momento»

«Io non ti lascerò in queste condizioni per andare da Alice,nemmeno morto» si sedette a bordo del mio letto

«Cameron mio dio,vai.Non è niente di che » mi asciugai con una mano le lacrime e mi andai a sciacquare la faccia,anche se le lacrime minacciavano di scendere ancora,ma non potevo continuare a farlo,mi stavo rovinando la giornata e la stavo facendo rovinare anche a Cameron,e non volevo che succedesse.

«Dai,andiamo» gli presi la mano e lui mi guardò attentamente,come se stesse per analizzarmi.

«È stato solo un momento di sfogo.Sai com'è quando vedo mia madre» solo a pronunciare quel nome una lacrima mi scese,ma la asciugai  prima che Cameron la vedesse.

«Se stai male le dico che possiamo vederci un altro giorno,tu vieni prima di ogni altra cosa e lo sai» mi lasciò un bacio sulla fronte e io sorrisi forzatamente,come per fargli credere che io stessi davvero bene.

«Davvero,possiamo andare.Anzi,prendere un po di aria ci farà pure bene» lo tirai dal braccio e lo trascinai fuori casa e prendemmo il bus per arrivare dall'altra parte della città,non ho ben capito.

«Quando arriviamo?» si lamentò Cameron cedendo il posto ad una donna anziana

«Fra tipo quindici minuti.Spero di stare simpatica ad Alice,almeno potremmo uscire tutti e tre» onestamente questo era vero,mi sarebbe piaciuto starle simpatica e che lei stia simpatica a me,se no sicuramente ci sarebbero state discussioni con Cameron e non ne avevo voglia.Mi cinse la vita e mi scompigliò i capelli,per poi scoppiare in una fragorosa risata appena vide le mie condizioni.

«Ragazzi,scusate ma vi ho scattato una foto e una vorrei tenerla nel mio quaderno,se per voi va bene» ci porse la polaroid e Cameron mi guardò confuso e penso che la ragazza -che sicuramente non era di queste parti,e si poteva notare dall'accento e dall'abbigliamento- se ne accorse e ci disse anche la motivazione.

«Mi ricordate i miei genitori quando stavano ancora insieme,per me significa molto» ci guardò speranzosa

«Puoi tenerla,per noi non è un problema» dissi,mentre Cameron era ancora sorpreso.La ragazza mi abbracciò e io,non conoscendola e non sapendo cosa fare,ricambiai l'abbraccio.Ma dopo qualche secondo annunciarono la nostra fermata,e così salutammo la ragazza e ce ne andammo.

«Che strana ragazza»

Non mi diede nemmeno il tempo di rispondergli che una ragazza gli si fiondò addosso,credevo fosse Alice,anzi,sicuramente lo era.Con lei c'era un ragazzo che non sembrava molto entusiasto di questo rapporto con il suo ex ragazzo,e sinceramente stavo morendo dalla gelosia anche io visto che non si staccava e continuava a stare aggrappata a lui.

«Piacere,Quentin» mi porse la mano e io ricambiai

«Hanno un bel rapporto eh» risposi un cenno della testa e finalmente vidi Alice dirigersi verso di me

«Sono Aria,,Cameron mi ha parlato molto di te»le sorrisi cercando di essere il più gentile possibile

«Cam!Non sapevo avessi una sorella» si portò una mano davanti la bocca e io incociai le braccia

«Sono la sua fidanzata » la avvisai e lei sbiancò,per poi scusarsi e presentarmi Quentin,anche se già avevamo fatto conoscienza.

Credo di amarti [[Cameron Dallas]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora