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«È una cosa positiva o negativa?» chiesi continuando a camminare a passo veloce

«Per una cosa è stra negativa,mentre per un'altra cosa è positiva»

«È riguardo a ieri vero?» abbassai lo sguardo e iniziai a giocare con il mio elastico,e lo facevo solo quando ero nervosa.

«Certo che sei proprio paranoica,sai già ciò che penso» mi fece l'occhiolino e io sorrisi scuotendo la testa

«Hanno trovato la vera madre di Alexia e adesso mia madre deve riportarla al suo paese di origine quindi per tipo cinque giorni avrò casa libera»

«Tu mi hai fatto morire d'ansia per dirmi questa cazzata?Stai scherzando,vero?» gli dieci un leggero schiaffo che lo fece soltanto ridere e avanzai velocemente arrabbiata.

«Lo sai che sei bella quando ti arrabbi?» mi domandò e poi mi prese come se fossi una sposa per poi farmi il solletico,il solletico è un'arma letale per me e quando comincio a ridere,non ce la faccio a smettere.

«Ti prego,basta» dissi ridacchiando,ma lui non mi lasciò,bensì trovo l'occasione per baciarmi e mettermi la sua giacca addosso quando vedeva che avevo la pelle d'oca per il freddo.In più mi passo una mano dove avevo l'eyeliner e il mascara,dicendo che fossi più bella senza.

«Cam,sembro un panda,per favore»

«Comnque volevo parlarti di Alice,quella ragazza italiana»

Strabuzzai gli occhi e cercai di fare mente locale,ma credevo di non sapere chi fosse.

«Ah si,quando mi vedevo con lei non ci conoscevamo.Lei è dovuta partire e oggi tornerà,era la mia ex fidanzata e possiamo dire di essere rimasti amici,spero che per te non sia un problema» mi guardò dritto negli occhi e anche se probabilmente sarei morta dalla gelosia,andava bene per me,più o meno.

«Non è un problema.L'importante è che sia solo un'amica»

«Ancora non ti fidi di me?» alzò un sopracciglio

«Io mi fido di te,io non mi fido delle altre ragazze.Perchè insomma tu sei ehm,come dire,fantastico e ceh,chi non si innamorerebbe di te?sicuramente ne troverai una più bella e simpatica di me e mi lascerai,e non voglio che succeda» abbassai lo sguardo e lui si avvicinò a me,alzandomi il mento con il pollice e accarezzandomi la guancia destra.

«Ma io non ne voglio una più bella e simpatica di te,io voglio te e basta,e hai pure le fossette,dove la trovo un'altra così?»

«Ah e quindi stai con me solo per le fossette?Sono profondamente offesa»

«No,anche per il culo.Cioè complimenti»

Lo guardai male e lui scoppiò a ridere,mentre io lo spinsi in avanti,sorridendo.

«Comunque sono curiosa di conoscere questa ragazza» mentii,se era la sua ex significava che lui era stato innamorato di lei,e se è successo una volta potrebbe risuccedere.

«Beh anche io di rivederla,da quando ci siamo lasciati siamo rimasti in buoni rapporti e proprio stamattina mi ha scritto che sarebbe tornata,ma avevo ''paura'' della tua reazione,ma dovevo dirtelo prima o poi»

«Ma no davvero,non preoccuparti,piuttosto parlami un pò di questa Alice» forzai un sorriso

«Non c'è molto da dire,è una ragazza carina e simpatica,ma ci siamo lasciati perchè insomma,non sapeva fare la fidanzata.»

«Ohw,credo di aver capito» intrecciai la mia mano alla sua

«Ma dove stiamo andando?Camminiamo da ore!»mi lamentai

«Vieni,hai presente quel terrazzo dove ti ho portato quando ci siamo baciati per la prima volta?questa è una strada un po più lunga perchè volevo passare più tempo con te» arrossii e lui se ne accorse,visto che sussurrò qualcosa di incomprensibile.

Appena arrivammo c'erano le solite scalinate,anche se i muri che di solito erano pieni di umidità erano stati dipinti di bianco e il muro 'sbriciolato' non c'era più.A fatica salimmo le scale e notai che la porta non c'era più,ma noi eravamo sempre lì,sempre gli stessi due ragazzi pronti ad amarsi nonostante tutti i problemi,che non erano pochi.Mio padre ha cercato di ostacolarci,e ci è riuscito in parte,ma poi siamo ripartiti più forte di prima,Amalia,tutte quelle litigate,ci hanno resi più forti e basta,e onestamente,credo che senza il loro ostacolarci non saremmo qui.

Le ulteriori cose che notai è che avevano aggiunto un tavolo bianco e dei divani rosa cipria.

Mi fiondai sulle labbra di Cameron e picchiettai la lingua sulle sue labbra e lui mi diede l'accesso facendomi indietreggiare lentamente,per poi sollevarmi sul tavolo,sempre continuando a baciarmi.Torturò l'orlo della mia maglietta alzandola leggermente e mi morse il labbro,provocandomi un leggero dolore,a cui non feci minimamente caso.Lui aveva voglia di approfondire il bacio e si poteva benissimo notare e sinceramente se fossimo stati a casa,avrei voluto farlo anche io.

«Ragazzi,mi dispiace interrompervi ma questa è una proprietà privata da circa un mese» Cameron si staccò da me e io guardai quella signora con una voce che conoscevo alla perfezione,mia madre,che appena mi vide mi squadrò da capo a piedi.

«Ah,state ancora insieme?» domandò mordendosi un'unghia tinta di nero

«Si» rispose il ragazzo,precedendomi.Scesi dal tavolo,per poi mettermi accanto a quest'ultimo.

«Che ci facevate qui?»

«Nulla,è un posto dove venivamo spesso» risposi,mentre lei ci guardava con un sorriso beffardo.

«Beh ormai non potrete più venire,è di mia proprietà e del mio quasi marito,ah Cameron,puoi venire anche tu al matrimonio,se vuoi» non la degnai di una risposta e entrambi ce andammo.

«Hai le labbra gonfie e arrossatissime,e in più abbiamo fatto una figura di merda colossale»

«Me ne rendo conto,ma adesso voglio solo tornarmene a casa.» dissi tristemente.

Credo di amarti [[Cameron Dallas]]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora