capitolo trentatré

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André

Mi rigiro nel letto indolenzito e cerco con la mano Johanna, ma affondo nelle lenzuola ancora calde.
Mi alzo e faccio scricchiolare la schiena e il collo intorpiditi.
Sorrido come un ebete ripensando alla notte che abbiamo appena trascorso, il suo corpo caldo attorcigliato al mio, e la sua voce soave che mi chiedeva di non fermarmi.

Ci siamo amati tutta la notte fino allo sfinimento, se chiudo gli occhi la rivedo ancora sopra di me, completamente sudata mentre si muove lenta senza fretta con la voglia di assaporare ogni movimento.
Questa notte mi ha mostrato una passione che non credevo possibile, si è data a me come non aveva mai fatto.

In questi mesi Johanna è cambiata tantissimo, anche se gli attacchi di gelosia non mancano ha iniziato a fidarsi di me e a lasciarsi andare completamente, è una visione angelica vederla cercarmi per fare l'amore.
So che qualcosa la tormentata e la sua sceneggiata quando ha visto i messaggi di Andreea è stata la conferma, sa bene che non le faremo mai nulla di simile, ma è scattata ugualmente.

Cerco i miei boxer ed esco in veranda dove Johanna sta facendo colazione osservando il panorama.

Appena mi vede si alza e mi viene incontro sorridendo

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Appena mi vede si alza e mi viene incontro sorridendo.
"Amore, fa freddo copriti" mi rimprovera baciandomi il petto, il suo profumo mi avvolge facendomi rispuntare un sorriso ebete.
"Buongiorno piccola" le dico stringendola in un tenero abbraccio che ricambia senza esitazione.
La voglia di lei mi assale all'istante e la prendo in braccio facendole cacciare un urlo.

"Che fai?" Chiede ridendo.
"Mi prendo la mia colazione" rispondo facendola cadere sul letto.
L'accappatoio si apre mostrandomi il suo bellissimo corpo.
Mi fiondo sui suoi seni baciando e mordendo "Mh, amore tra un po' devo uscire con Andreea" ansima lei mentre strofino con la mano la sua intimità già pronta.

"Amore fermati,devo prepararmi" sussurra eccitata cercando di svincolare senza riuscirci.
Il campanello della stanza suona facendomi imprecare e alzare il viso da questo paradiso terrestre.
"Vado ad aprire io!" Sbuffo prendendo il pantalone dal pavimento.

"Ehy finalmente è un'ora che aspetto" mi rimprovera la mora facendomi alzare gli occhi al cielo.
"Spero di non aver disturbato"
"Invece hai disturbato" le rispondo irritato.
"Gne gne" fa lei entrando in camera.
"È per la miseria ci avete dato dentro eh?" Ridacchia osservando la camera sotto sopra e alcuni oggetti per terra.

In effetti ieri sera abbiamo fatto un macello.
"Oddio che faccia da idiota, stai pensando a lei è?"
"Andreea!" La sgrida Johanna uscendo dal bagno.
"Amore vado a fare shopping, torno presto" mi bacia a stampo ed esce lasciandomi solo.

Decido di rimettermi a letto e in poco tempo sprofondo in un sonno tranquillo tra l'odore della donna che amo.

"Amore, dai pigrone svegliati" sussurra al mio orecchio scuotendomi leggermente.
"Che ore sono?"
"Le cinque, hai dormito tutto il pomeriggio, ho portato il pranzo forza alzati" Johanna mi  bacia la fronte e si allontana.
Mi alzo stordito e metto a fuoco la sua figura che prepara il cibo su un vassoi.

"Mangiamo a letto?" Chiede voltandosi per guardarmi.
Annuisco strofinandomi gli occhi, lei si avvicina felice e mette il vassoio con delle lasagne sul letto.
"C'è un ristorante italiano e non ho resistito" mi spiga iniziando a prendere piccole quantità di cibo e portale alla mia bocca.

Assaporo con piacere la pietanza senza staccare lo sguardo da lei, i capelli alzati in una coda alta e il viso leggermente rosso.
"Ho comprato anche dei vestiti visto che siamo partiti senza nulla" dice infastidita dallo scherzo che le abbiamo fatto.
Le tocco il fianco per avvicinarla ma si allontana con una smorfia di dolore.

"Ché hai?" Le chiedo secco.
"Nulla"
"Johanna!" Ringhio spostando il vassoio per avvicinarmi a lei.
"Aspetta, chiudi gli occhi" la guardo smarrito ma li chiudo lo stesso.
Passano pochi secondi e mi dice di guardarla.

Appena li apro la vedo senza maglia girata di fianco mentre si morde nervosa un'unghia.
Quella che sembra un'enorme macchia nera sul suo fianco destro si rivela essere un tatuaggio.

Una piuma che parte dalla vita e va verso l'alto fa da cuscino ad una frase.

Vivo per te, André

Rimango a fissarla con la bocca aperta senza sapere cosa dirle.
"Non ti piace?" Chiede nervosa con un labbro tra i denti e lo sguardo triste.
Le bacio il fianco e la stringo all'altezza della vita appoggiando la testa sul suo addome.
"È bellissimo amore" le dico emozionato.

Passiamo i giorni successivi a letto facendo l'amore fino a perdere il fiato, di tanto in tanto usciamo con Andreea che continua a prenderci in giro dicendo ché, siamo smielati da far venire il vomito.
Ma a noi non importa, è come stare in un enorme bolla che ci isola dal mondo, siamo solo noi, io e lei.

"Amore ha chiamato Maicol" le dico posando il telefono e raggiungendo le ragazze in veranda.
"A sì, come è andata la proposta di matrimonio?" Chiede osservando le persone che camminano sotto di noi.
"Jennifer ha detto che ora non si può sposare"
"Eh? E perché mai?" Alza la testa e mi fissa imbronciata.
"Perché tra poco avrà la stessa stazza di un elefante"

"Ma smettila di prendermi in giro" sbuffa riportando la sua attenzione alla strada.
"Non scherzo amore è incinta" annuncio emozionato, mio cugino stava sicuramente piangendo quando me l'ha detto.
"Wow è fantastico urlano in coro Johanna e Andreea"

Buona sera......
So che è un capitolo breve e neanche molto importante ma spero che vi piaccia ugualmente, buon weekend amori😍😍😍
( sti due mi stanno facendo diventare smielata blah... 😲😲😲)

una verità rischiosa (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora