capitolo quarantatre'

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Respiro a fatica mentre Williams mi infila l'anello al dito, mi guardo intorno e vedo André che cerca di uscire ed Erich che gli sussurra qualcosa all'orecchio trattenendolo per un braccio.
"Ora tocca alla sposa" dice il parroco mentre tutti gli occhi sono puntati su di me.

"Io ho inciso le mie promesse nuziali su un nastro" bisbiglio iniziando a tremare, l'aiutante del parroco prende una piccola radio portatile e mette il nastro che ho fatto qualche giorno fa assieme a Margaret.

Il nastro parte sotto gli sguardi increduli dei partecipanti, Margaret si lancia per spegnere la radio ma Erich la prende per primo.
"Ora basta! Fatemi ascoltare" ordina la regina che si trova seduta alla destra nel posto riservato a lei.


*****

"Dove pensi di andare Johanna"
"Da mio padre!"

"Pensi che dopo quello che hai fatto puoi tornare in questa casa da padrona!"

"Mi dispiace deluderti Margaret, ma io sono la padrona di tutto!"

"Vedo che la nostra gattina ha cacciato gli artigli".

"E questo?"
"Non osare toccarmi ora chiariamo una cosa Margaret! Sono qui per mio padre, non per te e tanto meno per quel cretino questo è l'anello che mi ha regalato il mio fidanzato! E tornerò da lui"

"La piccola Johanna si è fidanzata che tenera, peccato che tra un mese ti sposi Williams"
"Perché non lo sposi tu! Non hai avuto problemi a portatelo a letto mentre era fidanzato con me! Hai tradito tua figlia e tuo marito sei solo una cagna!"

"Sai se facevi meno la suora magari lui non sarebbe venuto a letto con me!"
"Se tu facevi meno la puttana ora avevi ancora una figlia"

"Portala di là"

"Ascoltami bene ragazzina!"
"Ora tu andrai da tuo padre e gli dirai che ti sei pentita di essere scappata e aver mandano il matrimonio a monte. Tra un mese ti sposerai e appena avrai avuto un erede potrai anche sparire non mi interessa"

"Perché dovrei farlo?"
"Perché il tuo povero padre è malato, nessun dottore riesce a capire cosa abbia, e si da il caso che io sia l'unica a sapere cosa lo stia avvelenando, e sono l'unica ad avere una cura"
"Cosa mi assicura che non stai mentendo e che una volta sposata non lo lascerai morire?"

"Da domani avrà una percentuale più passa di veleno e nel giro di pochi giorni potrà alzarsi dal letto, ma se dici anche una sola parola, ci sarà un funerale molto presto"
"Posso vederlo?"
"Certo, ma prima ricorda che non puoi più avere contatti con l'esterno, anche solo una telefonata metterà in pericolo il tuo adorato padre, chiaro?"

"Perché lo fai?"
"Per il potere mia cara"
"Johanna non una parola, e comportati da figlia amorevole!"
"Certo madre!"
****

Sorrido soddisfatta mentre mia madre perde il colorito, tutti hanno ascoltato la registrazione e ora non può negare di avermi ricattata, strappo il velo lanciandolo a terra e mi avvicino a lei.
"Pensavi che ti avrei lasciata vincere? Impegnata come eri a fissare l'anello non ti sei accorta del ciondolo che portavo al collo, ci feci mettere una microspia appena ho capito che c'eri tu dietro a tutto questo! Come hai potuto farlo? Sono tua figlia" urlo disperata lasciando uscire tutta la mia frustrazione.

"Tu non sei mia figlia, ho sposato tuo padre che avevi solo due anni, avrei dovuto annegati, probabilmente ora il mio bambino sarebbe ancora vivo" ingoio il nodo che mi si è formato in gola e guardo mio padre.
Ha gli occhi lucidi e si porta una mano al petto, mi gira la testa e la confusione che si sta creando mi fanno mancare l'aria.

André

Stringo i capelli con una mano non credendo a quello che sto sentendo, Johanna guarda il padre incredula, scuote la testa e si porta le mani alla gola, corro da lei e riesco a prenderla prima che il suo corpo tocchi il pavimento. Intorno si scatena un vero e proprio putiferio, ma io vedo solo il suo viso pallido.
"Portiamola via" ordina il padre avvicinandosi e prendendo un coltello dallo smoking, inizia a tagliare l'enorme gonna ampia del vestito all'altezza delle ginocchia.

"Così sarà più facile portala in macchina, seguimi" nel trambusto generale prendo Johanna tra le braccia e raggiungiamo la macchina.
I fotografi scattano senza sosta, mentre quello stronzo e la madre di Johanna vengono portati chissà dove dalle guardie della regina.
In poco tempo ci ritroviamo in una villa enorme, a stento riusciamo a passare con la macchina visto che ai cancelli ci sono tantissimi giornalisti pronti per fare qualche scoop.

"Signorina, oddio lord che succede?" Un uomo si avvicina e mi apre lo sportello mentre prendo Johanna e seguo suo padre in casa, mi sento la testa vuota e non capisco molto in questo momento.
"Tony fai preparare una tisana da Beatrice e chiama il nostro medico" ordina togliendo i cuscini dal divano per darmi la possibilità di far stendere Johanna.

Le accarezzo il viso con le lacrime e le mani tremanti.
"Avresti dovuto parlare con me, sei una testarda!" Ringhio tra i denti arrabbiato.
"Si lo è" il padre si siede sulla poltrona e mi guarda attentamente.
"Quindi sei tu il suo ragazzo" afferma più che domandare.
"Si signore, Evans André" dico porgendogli la mano, ma lui non me la stringe e continua a guardarmi.
"Hai intenzioni serie con lei?" Il tono pacato e la faccia seria mi lasciano di stucco.

"Se ho intenzioni serie eh! Sono due mesi che mi ha mollato andando via con un'altro senza spiegazione. Due mesi che porto questo maledetto anello con me perché quel giorno avevo programmato di chiederla in sposa. Ho passato gli ultimi due anni a dormire con sua figlia stretta tra le braccia per poi ritrovarmi in un letto da solo a chiedermi dove avessi sbagliato! Mi son fatto ore di volo solo per vederla e essere sicuro che avesse scelto un'altro. Ora mi venite a chiedere se ho intenzioni serie? Ma scherziamo" sbotto furioso, la rabbia e la frustrazione sono esplosi facendomi urlare come un matto.

Ma l'uomo seduto di fronte mi guarda con un sorriso vittorioso, quasi gli facesse piacere che l'ho abbia risposto in modo così arrabbiato.
"Mi chiamo Robert" mi porge la mano e gliel'ha stringo incredulo, ma che problemi ha?
"André" mi giro di scatto osservo quei bellissimi occhi grigi che mi hanno incantato.

"Sono qui" le dico prendendo il suo viso tra le mani per baciarle la fronte.
"Perdonami ti prego" inizia a singhiozzare.
"Shh, tranquilla. Sarà Andreea a farti dannare per quello che hai fatto." Le dico facendole spuntare un sorriso.
"Ti amo amore mio" sussurra per poi baciarmi, la sua mano stringe i miei capelli mentre le lingue danzano lente regalandoci il sapore più bello che esista.

"Hem, hem, scusate ma è arrivato il dottore" ci avvisa quello che penso sia il maggiordomo.

Buona sera, spaventati eh....😂😂😂
Pensavate che lasciavo Johanna nelle mani di Williams😵😵😵
Spero che il capitolo piaccia e che ora la nostra coppietta tutta miele non abbia più problemi😇😇😇
(P.s. perdonate gli errori)

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