Johanna
Incredula guardo il vestito che è stato confezionato per il mio matrimonio e mi porto una mano alla bocca cercando di trattenere un conato di vomito.
Tra lo stress e la paura di non farcela mi capita di vomitare spesso, tutta colpa delle mangiate che mi faccio di nascosto in cucina.Sospiro ed esco dalla stanza stanca, ho le caviglie gonfie a furia di andare in giro tutto il giorno, domani è il gran giorno e tutti corrono da un posto all'altro per rendere tutto perfetto.
Sbuffo sentendo le voci delle arpie e subito mi nascondo in cucina per non essere disturbata.
"Signorina cosa desidera?" Chiede Beatrice decorando l'enorme torta nuziale.
"Ci passa dalla porta?" chiedo indicandola disgustata, non perché sia brutta anzi ma per quello che rappresenta."Ha visto il vestito?" Chiede lei continuando a fare delle rose con la panna.
"Pesa più di un morto, preferirei sposarmi in bikini" rispondo prendendo un barattolo di nutella e un cucchiaino.
Beatrice mi osserva attenta alzando un sopracciglio.
"Cosa c'è?" Chiedo esasperata.
"Ma lei e Williams, ecco insomma avete, avete"
"Abbiamo?"
"Si vi siete, oh ci siete andata a letto" dice infine facendomi spalancare gli occhi.
"Oddio no!" Urlo non riuscendo a nascondere il disgusto che provo per lui.
"Beh state per sposarvi e..."
"E?"
Ma in tutta risposta fa spalluce e si gira per continuare a decorare la torta.Ormai sono trascorsi due mesi da quando sono andata via di casa, via dal mio uomo e dalla mia vita, qui fingo solo una parte, non sono più quella ragazzina ubbidiente che moriva per avere un gesto affettuoso dalla mamma, non sono mai stata felice in questa casa, e l'unica casa che conosco solo le braccia di André.
"Oddio!" Mollo il barattolo e corro in bagno per vomitare pure l'anima, credo di avere anche la febbre."Accidenti!" Ringhio tornando di sopra e imbattendomi contro Margaret.
"Tesoro ti cercavo, i parrucchieri arrivano domani alle sei, ora ci sono le estetisti che ti aspettano" mi sorride soddisfatta e io la sfotto imitando il suo sorriso.
"Oh non fare la bambina, tra un po' dovrai fare un figlio" un brivido mi corre lungo la schiena e le riservo un'occhiata carica di odio.
****"Ancora non capisco perché lo fai" sbraita mio padre entrando nella stanza aiutandosi con un bastone per camminare.
"Lasciateci soli" ordino alle ragazze che mi aiutano con il vestito.
"Papà per favore, sto facendo la cosa giusta" gli dico trattenendo le lacrime.
"La cosa giusta è! Ma ti sei vista? Questa non sei tu, questo vestito, la cerimonia tutto quello che stai facendo non sei tu!" Quasi urla lasciando che le vene sul collo si gonfino."Papà ascoltami, ora mi accompagnerài all'altare e sarai felice per me" quasi lo imploro.
"Mai! Ti si legge in faccia che non lo ami, e poi non credere che io sia stupido. Credi che non abbia notato quell'anello che porti? Pensi che metterlo al collo con una catenina lo nasconda alla vista. E poi ti rendi conto di quante volte sei dovuta correre a vomitare nell'ultimo mese"
Sbraita furioso con il sangue agli occhi.Mi lascio cadere a terra odiando questo enorme vestito.
"Cosa vorresti dire?" Chiedo con un filo di voce sentendo un enorme vuoto nello stomaco.
"Che sei incinta! Ogni parte del tuo corpo lo urla, e posso mettere la mano sul fuoco che non è di Williams" inizio a tremare, e le lacrime scendono rovinando il trucco.Avrei dovuto avere il ciclo una settima dopo che sono tornata, ma sono passati due mesi e non mi è venuto.
"È suo invece" dico cercando di salvare almeno la situazione.
"Allora ti ha presa con la forza, o mi stai mentendo! In entrambi i casi lo ammazzo piuttosto che fartelo sposare" ringhia a denti stretti."Ma io lo voglio sposare, perché non rispetti la mia decisione?"
"Perché si è scopato tua madre! Sotto questo tetto nella mia casa, pensano che non sappia nulla ma io lo so!" Respira in modo affannato e stringe la mano sulla testa di leone del suo bastone.
"Lo sapevo" dico alzandomi e iniziando a riprendere il controllo del mio corpo."Mi ha confessato tutto quando è venuto a prendermi, l'ho perdonato e ci ho fatto l'amore. Quindi ora scegli o mi accompagni all'altare, oppure non avrai più una figlia" esco dalla stanza lasciandolo solo e mi avvio verso le scale, mi sono rotta le scatole di questa storia.
In macchina assieme senza parlarci lui deluso e arrabbiato, io stanca e infelice.
"Non è questo che sognavo per te, ti saresti dovuta sposare con una cerimonia intima, con un vestito semplice perché sei già bella di tuo e non hai bisogno di questi vestiti appariscenti. Ti avrei accompagnato con le lacrime lungo un sentiero, camminando sulle foglie ché l autunno ha lasciato cadere, saremmo arrivati al gazebo di rose bianche e ti avrei dato ad un uomo degno di mia figlia" lo dice con le lacrime prendendo la mia mano nella sua.Faccio un profondo respiro mentre la macchina si ferma davanti alla cattedrale, ci sono tantissimi giornalisti e un sacco di gente, gli uomini della sicurezza si assicurano che restino lontani e mi lascino il passaggio libero.
"Sei ancora in tempo bambina mia"
"La vita non è un sogno padre" rispondo aprendo lo sportello senza spettare lui.Le gambe mi tremano pericolosamente e i flash delle macchine fotografiche mi costringono ad abbassare lo sguardo, mio padre mi prende un braccio mettendolo intorno al suo, iniziamo a camminare verso la chiesa e ad ogni passo mi sento mancare le forze.
Qualcuno da un pugno ad uno della sicurezza e mi si piazza avanti con il viso sconvolto."André" quasi mi accascio mentre altri uomini della sicurezza lo raggiungono.
"Lasciatelo stare" ordina mio padre mentre lui mi guarda stringendo i pugni.
"Questo è tutto l'amore che provavi per me eh? Dimmi almeno mi hai mai amato? O volevi solamente provare il brivido di una storia, eppure non ti ho mai fatto mancare nulla" parla con mascella stretta, furioso e amareggiato.Appoggio una mano sul suo petto e subito i brividi si impadroniscono del mio corpo, tutto sotto lo sguardo attento di mio padre e di centinaia di persone. Alzo lo sguardo e trovo la strega che mi guarda furiosa.
"Ti ricordi la mattina del matrimonio di Jennifer, quando abbiamo fatto l'amore e ti ho detto quelle cose?" Chiedo trattenendo le lacrime e sentendo mio padre irrigidirsi.André annuisce con gli occhi carichi di lacrime.
"Tu sei la mia vita" sussurro in modo che solo noi possiamo sentirci.
"Fidati di me ti prego, ho bisogno che ti fidi di me!" Ringhio a denti stretti passandogli accanto per entrare in chiesa, stringo gli occhi per non piangere mentre arrivo all'altare.
"Quindi è lui il padre" dice mio padre amareggiato lasciandomi all'altare e scuotendo la testa.Mi giro mentre André entra e si appoggia alla parete con le braccia incrociate, le lacrime gli rigano il viso e vederlo così mi uccidere.
"Fratelli e sorelle" inizia il prete ma io non lo ascolto, sto morendo, muoio nel vedere il male che sto facendo al mio amore, sto male perché avrei voluto solo baciarlo e dirgli che avremmo un figlio.
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una verità rischiosa (Completa)
ChickLitSpin-off di INGANNO LETALE. Johanna, una giovane ragazza londinese, bella come poche. Lascerà la sua amata Londra, per mettere distanza tra lei e quelle persone che tanto l'hanno ferita. Ma le difficoltà non mancheranno, troppo giovane e ingenua pe...