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Federica Pov
Finalmente dopo tante ore di viaggio scendiamo, ora ci tocca solo prendere le valigie nella speranza che non ce le abbiano perse.
Sto per prendere la mia valigia, quando ad un certo punto sento una spinta alle spalle, perdo l'equilibrio e la mia valigia cade esattamente sul piede di una ragazzo che avrá all'incirca la nostra etá. Emma cerca di trattenere le risate, ovviamente fallendo, mentre io cerco in tutti i modi di sollevare la mia valigia e di chiedere scusa nel modo piú serio possibile. Ma tutte a me devono capitare?!
Il ragazzo scoppia a ridere e mi dice " Bel modo per iniziare la mia vita qui in America".
Non so cosa dirgli quindi gli chiedo dove alloggerá per i prossimi sei mesi e la sua risposta mi stupisce un po', infatti mi risponde " Alloggeró con dei miei amici alla casa famiglia che c'è di fronte a Starbucks in centro"
A quel punto guardo Emma e insieme diciamo " Anche noi vivremo lí!"
Abbiamo già conosciuto delle persone che vivranno nella nostra stessa casa, ed in piú io ho già fatto una figura di merda epocale.

Abbiamo preso un taxi che ci ha portate direttamente alla nostra nuova casa. Come prima cosa ci siamo buttate sul letto e abbiamo iniziato a ridere per tutte le cose che ci erano già successe nelle poche ore che siamo a Los Angeles...non oso immaginare cosa possa accadere tra una settimana, ovvero quando inizierá la scuola.
Sentiamo bussare alla porta e quando apriamo ci troviamo davanti il ragazzo dell'aereo che dice " Vi va di andare a fare un giro per iniziare a vedere un po' questa città?"
La risposta mia e di Emma è ovvia e infatti io dico "Va bene, ci troviamo fuori da casa tra un quarto d'ora" lui fa una faccia un po' stupita allora io gli dico "Giusto il tempo di preparaci"
La sua risposta è:"Ma va dai siete perfette e bellissime così, non c'è bisogno di nessun quarto d'ora"
Diventiamo subito tutte rosse, perché in Italia nessuno ci aveva mai detto una cosa del genere e capisco che diventeremo grandi amici noi tre.

Andiamo un po' tra i negozi della città, mentre Kevin, il ragazzo dell'aereo, ci continua a fare delle foto e noi come due sceme ci mettiamo in pose molto strane, facendo finta di essere modelle. Ci fermiamo davanti al negozio "Dolce&Gabbana" e ci mettiamo a fare altre pose. Ad un certo punto un uomo sulla quarantina esce dal negozio e dice " Ragazze potreste entrare un attimo perché dobbiamo farvi una proposta".

Americane nel DNADove le storie prendono vita. Scoprilo ora