-Mary-
23:00
Sono le 23, sto sul mio letto, con il cellulare in mano, sto guardando e riguardando il video che ha fatto mio fratello, all'instore. Mi manca. Penso continuamente a lui, che qualcuno mi salvi, non devo pensarci troppo. Mi guardo un attimo intorno e mi accorgo sempre di più che questa camera è decisamente troppo piccola, purtroppo è fatta male e non ci entrano poi così tanti mobili, ma mi accontento, in fondo non possiamo farci niente. L'importante è che sono riuscita a trovare un posticino per metterci tutto quello che riguarda Riki, sul primo ripiano di un mobile che mio padre ci ha fatto a me e mia sorella, è stupendo. E' di legno, tutto bianco, mi piace tanto. Ancora devo finire di sistemarlo, per ora ci stanno due giornali con dei poster, il suo CD, la fascia che ho comprato all'instore e il libro di Amici. Si ho preso anche il libro di Amici, parla anche di lui ed ero curiosa di sapere quello che ha fatto lontano dalle telecamere. Comunque ho anche intenzione di metterci la foto con lui, appena uscirà me la farò stampare da mio padre. Non vedo l'ora di vedere come è venuta la foto.
G: Tata, che fai?
Ho fatto un salto. Mi ha fatto prendere un colpo, ero praticamente persa nei miei pensieri.
Io: Mi hai fatta prendere un colpo. Comunque, stavo guardando questa camera e pensavo a cos'altro metterci nel posticino che ho fatto per Riki.
G: E cosa hai intenzione di metterci?
Io: Intanto, la foto che ci ha fatto il fotografo, appena uscirà sul sito. Vuoi metterci anche la tua?
G: Si, certo. Quel posticino è di tutte e due, non solo tuo.
Io: Tranquilla. Lo condivideremo.
G: Perfetto. Allora, sei riuscita a smettere di guardare quel video con Riki? Oggi sei stata tutto il giorno a fissarti lì.
Io: Ho preso una pausa. Ma domani ricomincerò.
G: Tu sei matta.
Io: Si, probabile. Anzi diciamo che sono pazza di lui. Non riesco a togliermelo dalla testa, è più forte di me. Mi manca.
G: Ti capisco, manca anche a me. Ma ovviamente non in modo esagerato come te.
Io: Beata te. Ho paura di prendermi una cotta per lui. E' sbagliato, lui è famoso, ha tantissime fan. Come può pensare ad una qualunque come me?
G: Si, in effetti. Cerca di non pensarci... pensa ad altro.
Io: Si, devo provarci. Ma comunque vorrei rivederlo.
G: Vedrai che lo rivedremo, un giorno.
Io: Lo spero.
La abbraccio forte forte. E' più piccola di me, ha 14 anni, ma ci si parla bene, lei ti ascolta. Le voglio un gran bene, senza non so cosa farei.
G: Vado a dormire, buonanotte tata.
Io: Buonanotte.
-Riki-
23:00
Sono arrivato all'hotel, ora andiamo a fare cena, FINALMENTE si mangia, ho una gran fame. L'hotel non è niente male. E' grande. Appena entri, alla parte centrale, c'è un grandissimo lampadario, con piccole lampadine a forma di cristallo, o almeno è quello che sembra. Ma comunque è stupendo. Le tende sono color panna, il soffitto è tutto bianco. Poi è pieno di colonne. WOW. Credo che si sia capito, adoro osservare.
D: Rikiiii, sveglia, sembri imbambolato.
Io: Non sono imbambolato. Mi stavo solo guardando in giro. Mi piace questo hotel.
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LA STORIA DI UN IDOLO || Riccardo Marcuzzo
FanfictionMary, una ragazza di 20 anni. Dolce e molto timida. Non si è mai innamorata veramente. Ma quando incontra il suo idolo succede qualcosa di speciale. Riccardo, un ragazzo di 25 anni. Ama la musica, ed è un cantante favoloso. Decide di partecipare ad...