CAPITOLO 8

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-Mary-

02:00

Mi sono svegliata, non riesco a riaddormentarmi... Sono agitata. Forse è meglio che mi vado a prendere un bicchiere d'acqua. Scendo di sotto. E' tutto buio, perciò accendo la luce. La maggior parte delle volte, mi fa paura scendere al piano di sotto da sola, di notte, ma stranamente questa notte, non mi fa poi così tanta paura, anzi il silenzio mi dà tranquillità.

Mi prendo un bicchiere, cerco di fare piano per non svegliare la mia famiglia. Apro il frigorifero e prendo la bottiglia d'acqua liscia. Mi ci voleva proprio un po' d'acqua fresca. Quasi quasi me ne esco fuori, voglio prendere un po' d'aria fresca, magari mi aiuta a tranquillizzarmi e riuscirò a dormire. Mi siedo sul dondolo, si sta bene, è tutto così silenzioso e rilassante. Penso a lui. Chissà dove avrà messo la mia lettera. Chissà se la leggerà... Uff, che strazio. Come posso dimenticarmi di lui se lo amo... Cioè... no... non volevo dire che lo amo, impossibile, non posso amarlo, non lo conosco neanche tanto bene. NONO, IMPOSSIBILE. Chiudo gli occhi, e senza neanche accorgermene, mi addormento.


-Riki-

Ma... oddio, è la lettera che mi ha dato quella ragazza. Me ne ero praticamente dimenticato, di averla messa in tasca subito dopo che me l'ha data. La apro.

'Ciao Riki,

Mi chiamo Mary, ho 20 anni. Non so se leggerai mai questa lettera, per quanto sia una sfigata ne dubito, ma io provo ad essere positiva. Mi sei piaciuto subito, sin dai casting ad Amici, non solo per la tua bellezza, per il tuo sorriso e per quei occhi che sono spettacolari, ma per la tua voce, per come canti le canzoni con sentimento e si vede che ami quello che fai. Ogni volta che le ascolto mi vengono i brividi, mi fai stare bene. Quanto vorrei conoscerti bene, passare del tempo con te. Non ho mai provato una cosa così forte per un idolo, sei davvero importante per me. Tanto importante.

Dimmi qualcosa, qualcosa che resta senza fare di più che la scena è perfetta se quando ti guardo è già tutto migliore, PERDO LE PAROLE.

Dalla tua super fan, Mary.'

Senza neanche accorgermene, mi sono commosso, non so neanche come. E' stata tanto dolce. Ha 20 anni. WOW. Non sembra, sembrava più piccola. Meglio così, ci spostiamo solo 5 anni e va benissimo. Dice che vuole conoscemi meglio, anche io vorrei conoscere lei. Allora cosa sto aspettando?! DEVO TROVARLA. Ma la domanda è... Come faccio? Ho gli instore, e poi ci sono Davide e Riccardo, che molto probabilmente, non vorranno che io lasci gli instore per una ragazza. Devo farmi venire un'idea. Ora, per forza. Pensa Riki pensa...

Bingooo. Ho trovato. Però mi servirà l'aiuto di Andreas. Devo chiamarlo, e dirgli la mia idea. Speriamo che stia sveglio.

*Al telefono*

A: Ehi, Riki, come mai mi chiami alle 02:30? Capisco che ti manco, però è un'orario un pò sbagliato, non credi?

Io: Si, hai ragione. Forse è sbagliato, ma ho bisogno di dirti una cosa importante. Non volevo aspettare domani. Non odiarmi, sai che ti voglio bene.

A: Proverò a non odiarti, anche perchè per tua fortuna, non dormivo. Comunque, cos'è questa cosa così importante che mi devi dire, da non riuscire ad aspettare domani?

Io: Beh... mi piace una ragazza... cioè, lei è una mia fan, che ho incontrato ieri, all'instore che ho fatto qui a fermo.

A: Uuuu, si fa interessante, continua. Per caso, la vuoi cercare?

Io: Cavolo, come lo hai capito? Si, la voglio trovare... ho intenzione di conoscerla, e farei di tutto. Anche lasciare gli instore in sospeso.

A: Aspetta, aspetta... tu vorresti lasciare in sospeso gli instore, per questa ragazza? Ne sei sicuro? Insomma, hai tantissime fan che ti aspettano e che vogliono incontrarti.

Io: Lo so, ma non ho altra scelta. Non posso aspettare, dopo potrebbe essere troppo tardi e potrei perderla.

A: E cosa dicono Davide e Riccardo, sono d'accordo?

**

Proprio in quel momento, mi arriva un'avviso di chiamata. Probabilmente o è Riccardo o è Davide. Ed io non voglio rispondere, quindi ritorno a parlare con Andreas.

**

Io: Scusa Andre, mi era arrivata un'avviso di chiamata. Comunque a loro non ho detto niente e non ho nessuna intenzione di dirglielo.

A: E perchè, non sarebbe meglio dirglielo?

Io: No... loro non capirebbero. Non mi farebbero mai andare a trovarla e lasciare gli instore in sospeso.

A: Capisco. Allora è davvero una cosa seria. E dimmi, qual'è la tua idea?

Io: Ascoltami bene. Domani andrò all'instore, in centro Abruzzo. Poi la sera, dopo aver finito, in qualche modo mi farò riportare qui a Fermo. Così tu, potrai raggiungermi senza problemi.

A: Si, meglio. Anche perché ora sto ad Ancona, quindi mi è più semplice venire a Fermo. E poi? che intenzioni hai? Scappiamo di nascosto?

Io: Si, scappiamo di nascosto. Allora? Sei disposto a darmi una mano?

A: Certo, non ti lascerei mai solo. Quindi si, conta su di me. Sai qualcosa di lei, che potrebbe servirci per trovarla?

Io: Grazie amico mio. Non so tanto. So solo che si chiama Mary, che è delle marche, o almeno è quello che spero, visto che è venuta qui a Fermo. E che ha 20 anni.

A: Cavolo, sarà più difficile di quanto pensassi.

Io: Già...

A: Pensiamo positivo. Per prima cosa la cercheremo a Fermo, visto che è stata lì, poi proseguiremo in altre città. Se siamo bravi, la troveremo.

Io: Si, se siamo bravi. Ora devo andare. Ti ringrazio davvero tanto. Ci sentiamo domani e ti dico dove e a che ora ci incontreremo. Buonanotte Andre.

A: Va bene. Buonanotte.

**

So che sarà davvero difficile trovarla. Ma ho bisogno di vederla. Voglio conoscerla. E se non faccio niente, potrei pentirmene. Quindi sono sicuro. Sono sicuro di volerlo fare.

Penso sia ora di tornare all'hotel. E' tardi e domani devo partire presto. Mi arriva una chiamata. E' Davide. Riattacco. Ancora non mi va di parlargli. So che forse, sto esagerando. Che forse, ho dei comportamenti da bambino. Ma sono fatto così, quando mi arrabbio devo allontarmi. Per tranquillizzarmi devo stare da solo. Mi passerà...

LA STORIA DI UN IDOLO || Riccardo MarcuzzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora